Da vari sondaggi pubblicati recentemente sul web è emerso che, buona parte, ritiene che l’insalata in busta sia meno igienica rispetto a quella fresca

Ma è proprio corretto pensarla cosi? Tutto ciò è sicuramente una conseguenza di una recente ondata di finto allarmismo diffusosi, appunto, recentemente sull’insalata.

Ma come faccio, allora, a scegliere correttamente l’insalata in busta?

Ecco qui, dunque, una mini guida che può fare al caso vostro, da salvare e da tenere sempre a mente, qualora ne aveste necessità:

  • Attenzione alla data di scadenza dei prodotti: in questo caso, le insalate in busta, generalmente si conservano per cinque giorni. Consiglio, però, di consumarle entro 3 giorni dalla data del confezionamento.
  • Sono da preferire le insalate a foglia larga e rossa, come radicchio rosso e lattuga, che contengono un maggior quantitativo di antiossidanti piuttosto che le “baby” insalate come, ad esempio, la valeriana ed il songino.
  • Abbiate buon occhio ed osservate attentamente la confezione: essa non deve essere gonfia, non vi devono essere foglie di insalata annerite o liquide.
  • Tutto questo, generalmente, avviene nelle insalate tagliate a foglie piccole (le baby, appunto, di cui vi parlavo), perché le cellule rotte liberano un liquido che favorisce la creazione di batteri.
  • Conservate l’insalata nei ripiani del frigo più centrali. Si consiglia una temperatura di circa 2/4 gradi.

E’ importante, però, prediligere sempre verdure fresche e soprattutto di stagione

Questo per far si che, il nostro organismo, abbia per tutto l’anno il giusto apporto nutritivo (vitamine, carboidrati, fibre, grassi, sali minerali, zuccheri..)

Le insalate a foglia larga -come ad esempio la lattuga- sono ortaggi poco calorici, con una prevalenza di carboidrati rispetto alle proteine.

L’apporto di potassio e fibra in essi presenti sono abbastanza buone, e ne costituiscono lo pseudo nutriente principale.Questi ortaggi sono anche molto ricchi d’acqua, aspetto molto importante nell’alimentazione.

Il potere saziante ottenuto dal connubio fibra-acqua giova di gran lunga al nostro organismo. Dal punto di vista vitaminico, infine, questi ortaggi sono ricchi di vitamina C, B2 e contengono anche una piccola dose di vitmina E.

Fonte: https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/lattuga.html

Milena Vittucci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *