La regina Vittoria, però, ha totalmente modificato la tradizione. Quando sposò il principe Alberto di Sassonia-Coburgo nel 1840, era una giovane ventenne e si premurò di informare la corte che, consapevole del suo ruolo come regina, avrebbe scelto un abito da sposa più sobrio.

Tutta l’attenzione era su di lei e, soprattutto, su ciò che aveva indosso una volta raggiunto St. James Palace: un abito bianco. Semplice ma meraviglioso. Era in seta bianca e raso, con tratti in pizzo. La sua testa era sormontata da una corona di fiori d’arancio e mirto, che sostituivano la tiara.

Vittoria, con il suo abbigliamento, aveva dimostrato ancora di più quanto ci tenesse ad indossare solo materiali locali (quindi, britannici). Inoltre, la sua scelta, soprattutto per quanto riguardava il colore, era porre l’accento sulla decisione di sposare il Principe Alberto, come donna innamorata e non solo per il ruolo da regina. Quale colore, se non il bianco, avrebbe potuto dimostrare la sua purezza e innocenza?

Fu proprio lei, nel 1849, a riportare in auge la scelta del bianco come abito nunziale. Questo colore, infatti, era adeguato per rappresentare la purezza e l’innocenza della fanciullezza delle future spose. Proprio grazie alla regina Vittoria, il bianco è diventato la scelta perfetta per le spose nel giorno più bello della loro vita.

pexels-kyle-roxas-2122356 Perché si indossa l'abito bianco il giorno del matrimonio?
Perché si indossa l’abito bianco – The Web Coffee

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