“Abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente. Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la nostra vita mentale.”
              DANIEL GOLEMAN

 

L’intelligenza emotivaè la capacità di comprendere e saper utilizzare al meglio le proprie emozioni, ed è composta da 2 tipi di intelligenza: quella intrapersonale (consapevolezza di valori ed obiettivi) e quella interpersonale (consapevolezza dei sentimenti altrui).

Uno dei metodi più utili per sviluppare l’intelligenza emotiva, è la meditazione. La IE è composta da 5 aree:

  • consapevolezza di sé, conoscere sè stessi, le nostre risorse ed intuizioni
  • autoregolamentazione,controllare i nostri impulsi, le nostre risorse, e il nostro stato mentale;
  • motivazione, capacità di mantenere le nostre azioni allineate ai nostri obiettivi;
  • empatia, consapevolezza dei sentimenti, dei bisogni, e delle preoccupazioni altrui;
  • competenze sociali, abilità di influenzare gli altri.

Questa settimana analizzeremo il punto 1, ossia l’autoconsapevolezza

Essere consapevoli significa conoscerci, questo aiuta a vedere le cose in modo più chiaro, e ci fa comprendere come emozioni e sentimenti influiscano sulla nostra vita e sulle nostre azioni.

image-1-320x214 Intelligenza emotiva, step 2: cosa è e dove ci può portare

 

La principale caratteristica dell’autoconsapevolezza è il non prendersi sul serio, ridere di se stessi, anche perché ridere fa bene al corpo, alla mente e all’anima.

Evitiamo le ansie inutili: quelle sul passato non servono a nulla perché tutto è già successo, quelle sul futuro idem ma perché non abbiamo idea di che cosa succederà. Domani è una tela bianca su cui possiamo scrivere quello che vogliamo. Ieri è una tela su cui abbiamo già scritto, quindi di che ci preoccupiamo?

Non vergogniamoci nel richiedere agli altri riscontri su di noi: non è la cosa più semplice del mondo, ma spesso chi ci circonda vede parti di noi che non riusciamo a vedere.

images-2 Intelligenza emotiva, step 2: cosa è e dove ci può portare

Concludendo: per capire chi siamo veramente ascoltiamo noi stessi e gli altri; sediamoci in un angolo tranquillo e parliamo con noi stessi, esploriamoci e conosciamoci. Diamo peso alle opinioni altrui, chiaro quando queste sono costruttive e non fatte appositamente per demolire.

Affrontiamo le emozioni negative, capiamo perché le proviamo, da cosa derivano e come trasformarle in energia positiva. Non permettiamo alle persone negative di buttarci giù, rendiamoci forti partendo da noi stessi

0 pensiero su “Intelligenza emotiva, step 2: cosa è e dove ci può portare”
    1. Io mi sto avvicinando adesso con questi articoli a questo argomento, per cui se hai consigli sono tutta orecchi!

    1. Penso proprio di si! Solo fermamente covinta che il destino dell’umanità stia tutto nelle emozioni e nell’empatia. Se riuscissimo a trasformarle in energia positiva, il mondo avrebbe un carburante unico, e andrebbe molto meglio!

  1. questa è l’unica intelligenza che prendo in considerazione. ascolto molto di più le sensazioni e le intuizioni e così facendo so che sto seguendo me stessa e non schemi/voleri di altri. per quello che riguarda le opinioni altrui beh, quello che gli altri pensano non è e non deve essere un mio problema 😉

    1. Ciao! Quello che pensano gli altri non dev’essere un problema, ma è di sicuro un modo per vederti diversamente. Non deve condizionare la tua vita, ma può farti riflettere su atteggiamenti o altro, che magari non sai di avere o pensi di trasmettere una determinata cosa e invece ne arirva un’altra….in questo senso è rilevante, per farci riflettere su noi stessi!

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