29 Maggio 2023

19 thoughts on “Noi, Congiunti fuori regione, perché non meritiamo una forma di tutela?

  1. Ho letto per curiosità il tuo articolo, sotto certi aspetti lo trovo veritiero… per il resto speriamo tutti che si trovi un modo di reagire e tornare a vivere, magari meglio con più etica e rispetto per la terra.

  2. Difficilissima situazione, soprattutto per le persone che vivono questa situazione particolare dei #congiuntifuoriregione. Come dici tu, a volte non basta una videochiamata per riempire l’assenza, ma soprattutto nel caso di persone anziane spesso non viene in aiuto neanche quella. Una vera prova di forza, che a noi sembra insormontabile, ma che se ben pensi, l’umanità ha vissuto per migliaia di anni, prima dell’avvento del telefono e dei trasporti veloci. E’ dura, ma possiamo farcela anche noi!

  3. Ci sono sicuramente spunti interessanti e di grande riflessione. Questo periodo è particolarmente difficile a mio parare, non solo per la pandemia in sé, ma anche per il modo in cui è stato e ancora viene gestito. Non c’è una linea certa da seguire. Alla fine ognuno fa un po’ ciò che vuole e il risultato è che la situazione continua a peggiorare. Io sin dall’inizio non ho capito bene questa storia dei congiunti, ripeto, ognuno l’ha sempre interpretato a modo suo perché di base una vera linea guida non c’è.

  4. Io ormai al premier (non merita essere chiamato così) e a questo governo di incompetenti non credo più. Credo alle persone che con la loro forza e coraggio cercano soluzioni ove chi dovrebbe non ci riescono.
    I congiunti fuori regione è solo una delle tante vergognose scelte fallimentari di un bellissimo paese come l’Italia che non si merita certa gentaglia al potere.

  5. Capisco benissimo quello che vuoi dire, ma bisogna fare anche mea culpa: quando ci dicevano che la seconda ondata dipendeva da noi, avevano ragione. Stiamo pagando un’estate scellerata e la colpa è nostra.

  6. Sicuramente la situazione è complessa e purtroppo alcuni hanno avuto maggiori problematiche di altri. L’unica cosa che posso fare è mandarti un grosso abbraccio virtuale, sperando che il prossimo anno, si sia riusciti a trovare una soluzione e tornare ad abbracciarsi dal vivo.

  7. Comprendo bene la tua rabbia, ma la situazione è così difficile che sembra che qualsiasi decisione non vada bene e colpisca una categoria di persone. Purtroppo il problema è a monte, tutto dipende dal primo passo che è stato fatto all’inizio, si è deciso con troppa leggerezza e adesso paghiamo lo scotto

  8. Guarda, io ho mia sorella mo fuori regioni ma in un comune diverso…e per i motivi che tutti sappiamo non ci possiamo incontrare, non posso vedere mio nipote di pochi mesi…noi siamo zona arancione…e che dire…tanta tanta amarezza e rabbia. Capisco la tua rabbia.

  9. Conguiunti fuori regione o fuori comune, ristoranti e attività allo stremo, persone che non ce la fanno più… tantissimi temi e storie diverse che ci hanno travolti tutti.
    Aspetto questa sera (3 dicembre) per sapere ufficialmente quale sarà il mio destino e lo accetterò, come ho fatto per il primo lockdown ed il secondo, il coprifuoco e tutto il peggio di questa situazione.
    Questo Natale sarà sicuramente amaro

  10. Io sto insieme al mio compagno da quasi 8 anni. Lui vive con i suoi in Umbria e io con i miei nel Lazio, ma ci siamo conosciuti che io vivevo in Svizzera, quindi la distanza non é mai stato questo grande problema. Questo doveva essere l’anno della svolta (abbiamo scelto proprio l’anno perfetto vero?) e io dovevo trasferirmi li e prendere casa insieme per ovvi motivi la cosa é saltata. Normalmente Natale lo abbiamo sempre fatto da me e dopo tutti questi mesi di incertezza e progetti infanti sarebbe stato bello. Ma no

  11. Ho letto con grande interesse il tuo articolo. Ho un’amica, medico, che vive paraticamente isolata dagli affetti ed amicizie ed, oltretutto, ha il proprio congiunto fuori regione. Da Febbraio, con irrisorie parentesi da maggio ad ottobre, vive isolata. Stretta in una morsa tra la solitudine forzata e l’angoscia. Trovo disumano che non si pensi a queste situazioni! Grazie per questo articolo!

  12. Guarda, condivido con te alcuni punti e comprendo la tua rabbia. Purtroppo la situazione è veramente complessa e al momento l’unica cosa che mi auguro è presto i vaccini facciano il loro lavoro.

  13. Articolo e testimonianze toccanti, alle quali se vuoi aggiungo la mia: fidanzata e in procinto di sposarmi, ho dovuto anulare il matrimonio previsto per luglio scorso, abitando non in regioni diverse, ma paesi diversi, siamo stati impossibilitati persino di vederci. Nervosismi vari e opinioni diverse legate alle costrizioni (io a favore lui contro) la situazione è diventata insostenibile e abbiamo finito per lasciarci.
    Però spenderei anche una parola per i single, quelli che vivono da soli e che nemmeno una chiacchierata al bar possono fare, con amici o sconosciuti, pur mantenendo le dovute distanze.
    Questa situazione ci sta mettendo alla prova mica da ridere

  14. Guarda ti capisco anche se per fortuna non ho fidanzati o parenti fuori regione. Però ti dico una cosa: ne ho sentiti tanti, ma tanti che si sono spostati e continuano a spostarsi. Da Milano, anche quando era zona rossa. Conosco gente che va in Liguria il week end, in Veneto, a Cannes, addirittura a Sharm in Egitto. E lo so perché ovviamente pubblicano stories mentre vanno in giro. Poi ognuno è responsabile di ciò che fa, però trovo assurdo non far incontrare i congiunti quando poi i centri commerciali e i negozi per il Natale sono strapieni. Ma non è l’unica cosa incomprensibile di questo governo. Ti faccio i miei auguri.

  15. Questo decreto lo trovo orribile, non riesco a pensare di stare lontano dai miei cari a Natale solo perché hanno deciso così. Loro vivono in un comune vicino al mio e io dovrei lasciarli soli?

  16. I congiunti sono sempre quelli più sfortunati, purtroppo è così e ci lasciano sempre allo sbaraglio e non mi sembra giusto. E’ una situazione folle e stancante soprattutto in questo periodo dell’anno.

  17. Capisco che fa male la distanza e sembra difficile ma è così per tutti dobbiamo stringere i denti ancora un po’ che passerà questo brutto momento.

  18. Potrei definirmi una congiunta fuori regione da anni allora. Non passo il Natale con la mia famiglia da 6 anni, non per scelta. Sono un’expat, tornare a casa in questo periodo è impossibile tra lavoro e biglietti aerei. Eppure ci si fa una ragione, si prende Skype e via. Lo so, non è facile ma si sopravvive.
    Soprattutto durante una pandemia, è forse meglio pensare ai nostri parenti più anziani e rimanere lontani e proteggere tutti che passare due giorni tutti insieme e mischiati, no?

  19. Ogni categoria colpita pensa di pagare il prezzo più caro, questo dipende dai punti di vista. Ristoratori, esercenti, personale dello spettacolo (mi vengono in mente questi ma ce ne saranno molti altri) pensano di pagare il prezzo più caro perché non possono lavorare, e in termini economici, è sicuramente così. Chi lavora ma non può vedere i propri cari fisicamente, pensa di pagare il prezzo più caro, ma c’è gente che i propri cari non li vedrà mai più perché a causa del covid sono morti. La questione è che di fronte ai propri cari non conviventi e ai propri amici, almeno per moltissimi, non vengono rispettate le misure sicurezza, ragion per cui questa è la conseguenza. Personalmente, se dal lato umano posso capire, dall’altro ritengo che i pranzi numerosi con parenti che non vedi da mesi siano un rischio che non possiamo permetterci in questo momento, per chi è mancato, per chi ha perso il lavoro e per tutti quelli che si trovano in grave difficolta. Pesare di vanificare sacrifici di mesi per passare le feste di Natale con i parenti per me è sbagliato, come, era sbagliato, aprire le discoteche e far andare tutti in giro all’estero quest’estate senza imporre e verificare che venisse rispettata una quarantena.

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