Perché il 2020 è pieno di teorie della cospirazione? La pandemia, il 5G, i vaccini e i poteri forti hanno rinfocolato tutto il repertorio dei complottisti. Nel giro di pochi mesi questi gruppi si sono accresciuti raccogliendo consensi nella popolazione esasperata dal lockdown e dalla crisi economica.

Cosa sono le teorie della cospirazione?

Le teorie della cospirazione (dall’inglese conspiracy theories) sono delle idee che ruotano intorno a una visione alternativa della realtà storica.

Sebbene sembrino un prodotto dei nostri giorni, le teorie della cospirazione esistono da molto tempo. Alcune di esse sono diventate famose nella storia come, per citarne una, il Protocollo dei Savi di Sion (rivelatosi in seguito un falso prodotto dalla polizia zarista in funzione antisemita).

In questi anni i complottisti hanno acquisito maggior fama. Le loro teorie bizzarre come quelle su scie chimiche, i vaccini, i gruppi di potere che controllano il mondo, gli alieni, eccetera, si sono diffuse grazie ad Internet.

Chi sono i teorici della cospirazione?

Questi complottisti sono particolari gruppi di persone di origine eterogenea. Si contraddistinguono per un profondo scetticismo verso le fonti ufficiali di informazione, il pensiero laterale e il fanatismo.

I teorici della cospirazione sono individui dal profilo psicologico e sociale assai complesso.

A livello psicologico i complottisti presentano diverse caratteristiche peculiari che rimandano a problemi come emarginazione, scarsa autostima e vari disturbi mentali.

A livello sociale tra di loro si trovano personaggi istruiti dalle vedute eterodosse con soggetti dalla preparazione superficiale e, quindi, facilmente suggestionabili.

In cosa credono i sostenitori delle teorie della cospirazione?

I cospirazionisti pongono alla base del loro pensiero l’affermazione secondo cui tutto quello che le fonti ufficiali di informazione propinano sia falso o alterato. Dietro questa disinformazione ci sono diverse società occulte che governano segretamente il mondo.

Le organizzazioni segrete al comando del Mondo.

I diversi tipi di cospirazione nominano e descrivono gli occulti burattinai operanti a livello mondiale in molti modi. Menzionando solo un paio dei più famosi, in primis troviamo gli Illuminati, un gruppo di capi di Stato e VIP famosi per il simbolo della piramide con l’occhio. In secundis c’è l’organizzazione Cabal, la quale, secondo i complottisti di QAnon, controlla quasi tutto il governo statunitense eccezion fatta per l’esercito e gli ambienti vicini a Trump, suo acerrimo nemico.

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Teorie della cospirazione-The Web Coffee

Il complottismo attacca anche le conoscenze scientifiche consolidate come la sfericità della terra, la geografia e i vaccini. Questi gruppi mettono alla berlina queste nozioni ormai consolidate da secoli di studi perché sarebbero balle raccontate dai “poteri forti” per controllare le menti delle persone.

Nelle teorie di questi complottisti è ricorrente il tema del dominio delle idee esercitato dai suddetti “poteri forti” su gran parte della popolazione. I segni di questa dominazione, secondo i teorici, si trovano nei discorsi dei potenti e nei retroscena della vita di personaggi influenti, così come nelle teorie scientifiche.

Il pensiero laterale e i contatti con l’estrema destra.

Contrapposti alla logica mainstream, infatti, si attestano i teorici della cospirazione i quali, essendo a conoscenza della “verità”, cercano di risvegliare le coscienze dei dormienti.

Spesso le teorie della cospirazione vengono accostate ai gruppi di estrema destra a causa del pensiero laterale e dell’opposizione ai governi in carica. Ma tale equazione non è sempre vera dal momento che diversi elementi nel cosmo delle teorie del complotto si dichiarano apartitici.

Ricapitolando: le teorie della cospirazione si basano sul pensiero laterale fino a sfociare nella dietrologia per denunciare e sconfiggere i gruppi occulti che governano il mondo attraverso il controllo totale della popolazione. Il loro fine è quello di sconfiggere questi gruppi e di risvegliare il mondo grazie alla loro “verità”.

Perché il 2020 è pieno di teorie della cospirazione?

Il 2020 è un anno di cui difficilmente ci scorderemo. Sono avvenuti o comunque sono ancora in corso, infatti, eventi di varia natura che hanno consentito alle teorie della cospirazione di salire alla ribalta.

Questo fenomeno è in crescita da diversi anni e nel 2020 ha trovato le condizioni per ottenere una visibilità molto più ampia.

La crisi economica, la pandemia da covid 19 e le elezioni negli USA sono alcuni avvenimenti a seguito dei quali le teorie complottiste nascono e si diffondono.

La cassa di risonanza di questi gruppi complottisti è Internet. La Rete offre a chiunque la possibilità di esprimere le proprie idee liberamente. A causa della sua vastità, dell’anonimato e dei controlli non sempre efficaci, il Web si presenta come il terreno ideale per fake news, gruppi o siti borderline e propaganda.

Ad aumentare la platea dei complottisti nel 2020 concorrono essenzialmente due fattori: la mancanza di analisi critica di una notizia (complice soprattutto l’analfabetismo funzionale) e il disagio socio-psicologico della popolazione.

Questi elementi sono complessi e lunghi da analizzare, ma possono dare una interessante chiave di lettura dell’intera faccenda.

Perché il 2020 è pieno di teorie della cospirazione: l’informazione.

Ai giorni nostri è facile informarsi: basta avere un telefono per connettersi col mondo e ricevere in notizie in tempo reale dall’altro capo del globo.

Quella che a tutti può apparire come una comodità ha, però, dei lati negativi. Infatti le notizie possono essere male interpretate o scritte in maniera ambigua e generare incomprensioni.

In una società come la nostra, in cui la velocità la fa da padrone, in pochi si fermano a leggere parola per parola un articolo e porsi delle domande su ciò che è scritto. Molte volte capita che le persone si fermano al solo titolo di una news posto in evidenza per attirare l’attenzione.

Il problema più grande, però, si nasconde nella preparazione delle persone. Negli anni i sondaggi hanno dimostrato che il fenomeno dell’ analfabetismo funzionale, ossia l’ incapacità di comprendere il senso di ciò che si legge, è in crescita in tutta la popolazione.

Questa fenomeno, unito all’ incapacità di riconoscere una bufala da una notizia vera, rende elevata la probabilità che le fake news si espandano.

Per arginare questa fuoriuscita, le principali fonti di informazione e i governi hanno predisposto degli organi di fact checking per avvertire sui social se le notizie siano corrette o meno. In secondo luogo hanno organizzato delle campagne di sensibilizzazione volte a spiegare come riconoscere una fake news.

Perché il 2020 è pieno di teorie della cospirazione: il disagio sociale.

In quest’anno la società è stata sottoposta a notevoli limitazioni dovute alla pandemia e alla crisi economica. In più le tensioni internazionali, i progressi della scienza e della tecnologia hanno generato nella popolazione ostilità a causa delle fake news.

I teorici hanno sfruttato l’esasperazione della gente in quarantena e in difficoltà economica per portare nuovi seguaci nei loro blog e siti sul Web. Essi si sono presentati come coloro che sanno tutta la verità dietro al coronavirus e che possono ribaltare il mondo.

Una volta che una persona suggestionabile viene a contatto con delle notizie diffuse dai complottisti (che spesso presentano contenuto incorretto e fonti inadeguate) nella sua mente scattano dei bias, dei pregiudizi.

Questi ultimi aumentano via via che la “ricerca” del complottista progredisce. Inoltre i cospirazionisti cercano di portare dalla loro parte amici e parenti. Se non ci riescono, si isolano da loro accusandoli di accontentarsi delle mistificazioni comunicate dai media mainstream.

Si può dire che chi entra nei gruppi delle teorie della cospirazione e ne rimane irretito sviluppi una sorta di dipendenza da essi a causa del bias di conferma. Questo bias si basa sul fatto che, quando un’idea si infiltra nel cervello, si fa di tutto per confermarla e supportarla. Ciò che può essere un punto di vista diverso sul concetto viene allontanato.

Perché il 2020 è pieno di teorie della cospirazione: la radicalizzazione politica.

La popolazione è portata a credere alle teorie del complotto anche a causa della radicalizzazione politica. Infatti negli ultimi anni si è assistito alla crescita dei gruppi di estrema destra come l’Alt Right americana.

In questo momento storico l’ultradestra e le teorie del complotto sono molto vicine e capaci di portare in piazza migliaia di persone a protestare come è successo a Berlino, Londra e Parigi lo scorso agosto.

I due movimenti compongono gruppi chiamati “no-mask” e “no-vax”. Anche se quest’ultimo esisteva da tempo, con l’approssimarsi del vaccino contro il coronavirus, gli attivisti contro i vaccini si stanno facendo sentire ancora di più.

Alla base del connubio tra estrema destra e cospirazionisti c’è uno slancio verso quella che loro chiamano libertà e contro il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale (uno dei tanti modi delle teorie per indicare i padroni della Terra). Le proteste mostrano l’intolleranza di parte della società verso le politiche dei governi moderati e le imposizioni della “dittatura sanitaria”.

Perché il 2020 è pieno di teorie della cospirazione: la diffusione del 5G.

Un altro motivo di dissenso dei complottisti è il 5G. Questo è il futuro della connessione Internet e della comunicazione che si sta gradualmente diffondendo nei Paesi più avanzati del Mondo.

La connessione 5G presenta prestazioni molto migliori rispetto al 4G e presto sarà disponibile ad un gran numero di utenti grazie a dispositivi elettronici di nuova generazione.

Le problematiche del 5G sono sorte nella costruzione di nuovi ripetitori criticati per la quantità eccessiva di radiazioni che potrebbero arrecare danni alla popolazione. Poi questa tecnologia è tra i motivi di tensione geopolitica tra USA e Cina.

Su questo tema le teorie del complotto sostengono che il 5G serva ad espandere il coronavirus e perciò durante il lockdown sono stati installati molti ripetitori.

La bizzarra teoria si lega a quella secondo cui la pandemia è stata ideata a tavolino per rendere schiava la popolazione e in realtà non esiste. Essa si basa sull’interpretazione scorretta di alcune ricerche riguardo al rapporto tra le onde elettromagnetiche e i virus.

Perché il 2020 è pieno di teorie della complotto: il caso di QAnon.

Per avere un’idea di come le teorie della cospirazione siano cresciute in maniera esponenziale si può osservare il fenomeno di QAnon.

QAnon è nato nel 2017 in Rete grazie alle rivelazioni forse scherzose di “Q”, un enigmatico utente che nei suoi messaggi (le “Q-drops”, le gocce di Q) svela la verità sulla lotta tra Donald Trump e il Deep State, organismo governativo manovrato dalla Cabal.

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Il simbolo di QAnon. Il suo motto si può tradurre con “Uno per tutti e tutti per uno”. (Fonte: BBC.com)

La Cabal.

La Cabal è un gruppo di satanisti pedofili di cui fanno parte molti politici e funzionari americani. Stando a QAnon, questa setta rapisce bambini negli USA e nel mondo per rinchiuderli in tunnel sotterranei e usarli come vittime sacrificali o oggetti sessuali.

Il volto pro-Trump di QAnon.

Le teorie di “Q” non si fermano solo a questo tema, che, però, è il più noto specie dopo il cosiddetto “Pizzagate”. Con l’arrivo della pandemia, del 5G e delle elezioni negli USA, QAnon è sceso in campo per rivelare le sue teorie (basate su alcuni fatti reali misti a una grande quantità di invenzioni) e per difendere Trump, il suo Messia.

Il fatto che QAnon sia così vicino al Tycoon e al partito repubblicano fa credere che questo gruppo sia pilotato dal presidente stesso (forse c’è lui dietro il misterioso “Q”) per scontrarsi contro altre formazioni del cosmo complottista e, in particolare, Anonymous.

Il consenso delle teorie di “Q”.

Secondo le indagini condotte dall’Istituto Civiq, il 16% della popolazione americana pensa che le teorie di QAnon siano in parte vere. Tuttavia questi dati sono di difficile uso visto che la narrazione di questo gruppo ha alcuni elementi di verità e non si capisce se gli intervistati credano alle verità dimostrate o alle dicerie.

Continuando a parlare di cifre, QAnon nel 2020, tra marzo e luglio, ha aumentato i suoi followers sui social del 600%, da 213.000 ad 1.400.000. Il ricercatore Marc-André Argentino ha compiuto questa stima su un campione di 179 gruppi Facebook legati alla teoria di Q.

Questi numeri sono attualmente calati in seguito all’azione di Facebook, seguito a ruota da YouTube, che ha cancellato parte dei gruppi legati a QAnon.

Questa battuta d’arresto, però, non ferma i complottisti. Essi, infatti, riescono a sfruttare le falle nei controlli e continuare la loro attività in gruppi affini.

L’espansione in Europa e la sua influenza nelle elezioni USA.

C’è da precisare che questa teoria della cospirazione ha messo piede anche in Europa raccogliendo proseliti in Germania, in Italia e UK. Gruppi di seguaci di “Q” sono stati protagonisti insieme ad altri complottisti e simpatizzanti di estrema destra delle manifestazioni negazioniste a Berlino e Roma.

Questi avvenimenti fanno capire che QAnon ha la forza necessaria per proiettarsi fuori da Internet e scendere in piazza. Anzi sono capaci di compiere o anche azioni criminali organizzate come quella contro la pizzeria Comet Ping Pong di Washington nel 2019, accusata di essere al centro del traffico di minori e di adenocromo (una sostanza che, secondo QAnon, viene ricavata dai bambini) gestito dalla Canal.

QAnon rappresenta un fenomeno che può segnare il 2020 degli Stati Uniti. La sua capacità di diffondersi in ampie fasce della popolazione è dovuta al linguaggio ispirato alla cultura pop e la possibilità di infiltrarsi nella politica con la sua fama sui social e il fanatismo dei suoi accoliti. Queste caratteristiche rendono QAnon una vera e propria setta affamata di adepti da scagliare contro il deep state gestito dalla setta (inventata) Cabal.

Conclusioni.

Questi sono solo alcuni accenni ad un argomento vastissimo come il complottismo. Un’ analisi approfondita del fenomeno non potrebbe esimersi da ricerche sulla psiche dei complottisti, sul linguaggio, sulle gerarchie e su come e perché la società si senta attratta da questo coacervo di follia, odio e disagio.

Può sembrare un fenomeno comico, quello di QAnon et similia, da deridere quando lo vediamo nelle parodie di Maurizio Crozza o su Internet. Però occorre ricordare che questi gruppi esistono davvero e agiscono nel Web più profondo. La realtà può essere più inquietante di quanto sembri.

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