5 cose improbabili che succedono solo nei libri erotici

(vietato ai minori. Non perché sia hot, ma perché vi distruggerà un sogno fiabesco. E anche perché in effetti tratta temi un po’ hot)

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libri erotici vs realtà

A tutte voi sarà sicuramente capitato di innamorarvi, di sentirvi sospese tra un perenne senso di giubilo e un’insana seppur euforica sensazione di malessere nauseabondo. Il problema è che troppo spesso, noi donne, proviamo queste sensazioni anche quando non vediamo un uomo dai tempi del triassico.

Perché? Il motivo è semplice: perché noi donne siamo innamorate dell’amore. Ma non di quello reale. Noi ci innamoriamo di un’idea. Ci facciamo castelli in aria. E di solito questi castelli hanno ponte levatoio e cavalieri in armatura scintillante che scorrazzano su destrieri, armati di spada e virilità.

Come trovare quindi un protagonista maschile degno della nostra attenzione e del nostro innamoramento dalla lacrima facile? Basta comprare un libro erotico.

C’è solo una falla in questo nostro brillante piano: il 90% dei romanzi hot sono diventati ormai delle banali caricature di come vorremmo fossero gli uomini reali.

Vi elencherò a questo punto 5 passaggi trovati in alcuni libri erotici che sono a mio parere ingannevoli e illusori.

1. IL PENE

Ci sarà un motivo se un uomo reale soprannomina il suo pene reale con l’appellativo “banana”?! Prendiamo la fisionomia del frutto in questione. Di norma la banana ha una leggera pendenza verso destra o sinistra, tipo torre di Pisa, esattamente come dovrebbe essere lo spatapacchio di un qualunque fanciullo. Poi se voi ne avete trovati di altre forme, per carità, fatemelo sapere.

Perché allora nei libri erotici, il protagonista è dotato di una mastodontica erezione che potrebbe far invidia all’autostrada A22? Vi riporto il passaggio:

“si abbassò gli short e il suo pene enorme, lungo e drittissimo svettò verso di me”

Nulla da dire sul lungo e l’enorme, buon per lui. Ma da quale libro di anatomia umana ha preso spunto l’autrice quando ha scritto “drittissimo”?

2. QUANDO GLI UOMINI FANNO SESSO, PARLANO! 

Ma non una parola o due, fanno proprio monologhi. Ora, per carità, non ho nulla contro gli uomini e l’articolo non vuole attaccarli oppure offenderli in alcun modo ma, da quando in qua gli uomini sanno fare due cose contemporaneamente?

Per una donna è diverso, anche perché le sue doti innate del sapere fare otto cose contemporaneamente devono pur trovare radici da qualche parte.

Infatti quando noi donne facciamo sesso, nel frattempo stiamo anche facendo la lista della spesa, stiamo cercando di ricordarci se ci siamo depilate, controlliamo lo smalto alle unghie.


Per l’uomo però non è così: o si parla o si fa sesso. Infatti i maschietti sono così concentrati nel pensare “non devo venire… non devo venire… non devo venire…” che appena sentono una sillaba diversa da “oh”, oppure da “oh sì”, il loro cervello va in tilt. Stop. Fine dei giochi.

Non possono mantenere l’eccitazione e allo stesso tempo concentrarsi sugli spoiler che gli stiamo spifferando dell’ultima puntata di The Walking Dead. E’ umanamente impossibile.

3. IL PRESERVATIVO

Tenendo sempre a mente che la realtà non è un film porno, le probabilità che nel lasso di tempo impiegato a infilarsi il preservativo l’erezione vada a farsi benedire, sono alte. Statisticamente alte. Soprattutto se l’uomo in questione non ha idea di come si metta un preservativo. Nessun libro erotico ne parla.

In quei libri, o il preservativo non si usa oppure glielo infila la ragazza. Nella realtà è un tantinello diverso. Primo, ogni uomo dotato di un minimo di ego ha trascorso metà dalla propria adolescenza ad esercitarsi.

Anche se nessun uomo lo ammetterà, a sedici anni sono più i preservativi che ha buttato nel cestino durante i vari tentativi di esercitarsi, piuttosto che quelli usati per fare veramente sesso. Il problema è appunto che, in diversi romanzi erotici i protagonisti sono molto giovani, eppure potrebbero ottenere una cattedra in sessuologia e avere il buon caro Siffredi come studente.

4. LA DURATA DELL’UOMO

Qua potremmo aprire dibattiti talmente lunghi da far venire mal di testa persino a Cicerone. Ma la farò breve. Questa eccessiva pretesa e idealizzazione della performance sessuale maschile deve finire! Gli uomini che durano 6 / 7 ore NON ESISTONO.

Convinciamocene però! E’ un pensiero che va aldilà della logica fisica. Anche perché, pensare “non devo venire… non devo venire… non devo venire…” per 7 ore consecutive romperebbe le scatole anche a un santo.

Capisco che qualche donna senta l’esigenza di credere a questa cosa, anche perché noi siamo lente a raggiungere il culmine tanto agognato. Voglio dire, è normale. Se per scegliere un paio di scarpe impieghiamo anche più di venti minuti, come possono gli uomini pretendere che possiamo raggiungere l’orgasmo in meno tempo?

Il problema è che agli uomini invece bastano 15 minuti. A volte anche 10. E son certa che, segretamente, in ognuno di loro c’è il sadico desiderio di portare una donna quasi al culmine per poi fermarsi e guardarla con aria di sfida per dire: “Dai! Prova a non venire. Dai!”.

E’ per questo che in certi libri non dovremmo ridicolizzare i tempi di un uomo, soprattutto alle sue prime volte. Sono certa che l’imene, strappandosi, faccia un gran male. Ma non è che l’orgoglio, rompendosi, ne faccia meno.

5. IL POST SESSO

Recentemente mi è capitato di leggere un libro erotico in cui il LUI di turno si è portato nei bagni di un locale una LEI di turno incontrata per caso. Quello che è successo in quel bagno non ve lo sto neanche a raccontare.

Il punto è che terminato il tutto, cosa ha fatto lui? L’ha baciata, le ha dato il numero di telefono e l’ha rivestita. Ripeto: l’ha RIVESTITA.

1. Nella vita reale non mi bacia più nemmeno mio figlio. 

2. Ho difficoltà a farmi dare il numero di telefono persino dall’idraulico assunto per rifarmi le tubazioni di casa.

3. Nella vita reale, un uomo che ti ha sfruttata allo stesso modo in cui tu hai sfruttato lui, non solo si piazza davanti all’orologio contando i secondi che impieghi a toglierti dalle scatole, ma il massimo del romanticismo a cui può ambire è passarti il perizoma, finito non si sa come sulla plafoniera, per incitarti a sbrigarti. E il più delle volte il perizoma che ti passa non è nemmeno il tuo.

Con questo si concludono le inspiegabili, seppur divertenti, situazioni imbarazzanti riscontrate in moltissimi libri hot. Se ne avete altre, aggiungetele nei commenti.

 

 

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