“VINCENTE”, il nuovo album del Fabio De Vincente, è un progetto impossibile da collocare in un unico filone di genere: si tratta di un racconto autobiografico. Rivolto al main stream è l’esempio perfetto di un crossover moderno, dove il piano è uno degli strumenti più presenti insieme alla scelta di groove tematici.

La sua capacità compositiva, le melodie immediate, la sostanza testuale, il suo pianismo e la cura degli arrangiamenti fanno di lui un musicista completo. Inoltre, grazie alla sua versatilità da polistrumentista, ha inserito parti di batteria, chitarra, percussioni, tastiere, voci, effetti, ricercando sempre un’originalità del suono. 

“VINCENTE” perchè arriva da un periodo molto difficile con il quale Fabio ha combattuto, “VINCENTE” perchè rientra nel suo DNA, nella sua indole contagiosa. Un album che ti trascina con se facendoti credere che anche tu ce la puoi fare e perchè ha tutte le carte di esserlo, oltre al cognome, anche il suo destino.

L’intervista con Fabio De Vincente: il suo album “Vincente” e il suo inedito “Al Top”


Qual è il filo rosso che lega tutte le tracce tra di loro? Qual è la tematica comune?

Sono 10 brani che mi appartengono totalmente e profondamente. Raccontano esperienze, aneddoti, analisi, sensazioni, emozioni, ambizioni e aspirazioni che ho vissuto. Quando racconti senza filtri la tua vita in musica, le canzoni ne risultano inevitabilmente legate.


In che genere musicale si colloca il tuo album?
“Fabio De Vincente”: il mio genere può essere definito così, giusto per evitare errori. Il mio scopo è arrivare alle persone, e se raggiungere questo scopo significa essere pop, allora mi va benissimo. Mi hanno definito come un’artista con un linguaggio da rapper e col sound pop/rock. Sono solo etichette: a me interessa essere sincero e diretto. Il resto lo lascio ai critici.


Con quale inedito hai deciso di lanciare l’album? Perché?
Ogni cosa viene da sé e ha il suo tempo.
“Al Top” è il singolo di lancio, e prende ispirazione dalle nottate che ho passato nella mia casa di Torino. Situazioni all’insegna della festa, trascorse con personaggi di ogni genere ed estrazione sociale.

Anche se era pronto da molto trovavo fuori contesto farlo uscire prima, sia per la pandemia, sia per il mio status. Bali, dove mi sono esibito per alcune serate, ha rappresentato il momento e il contesto perfetto. L’uscita dell’album era imminente quindi è stato spontaneo il connubio.

WhatsApp-Image-2023-01-09-at-00.03.44-320x361 Fabio De Vincente si racconta: "Vincente" è un album "Al Top"
Fabio De Vincente – La presentazione con la Red&Blue – Fonte Instagram @fabiodevincente

Quanto tempo hai investito nella stesura dell’album? Quale parte della tua vita racconta?

Le fasi di un album sono molteplici, la scrittura, pre-produzione, produzione, tutto questo richiede diverso tempo soprattutto per fare un buon lavoro.
“VINCENTE” è un album che mi scorre nelle vene, è una mia biografia attraverso canzoni.
In questo album ho messo tutto me stesso e non c’è miglior presentazione possibile. Ogni frase, ogni nota e ogni parola parla di me e null’altro potrebbe spiegarmi meglio.

Ci sono delle date live in cui avrai l’occasione di presentare l’album al tuo pubblico? Dove è stato pubblicato? 

Il 25 gennaio sarò a Seregno (Monza/Brianza) al Tambourine, il 18 febbraio a Pisa al Backsatge Academy e il 24 febbraio a Spoleto al Cinema Teatro Pegasus. 

Sono solo le prime date di un tour che spero mi porterà in più palchi possibili. Sulla mia pagina instagram aggiornerò costantemente le date e su tutte le piattaforme digitali, come Spotify,  potrete ascoltare la mia musica. 

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