Propoli per acne: dalla natura un toccasana per il viso. L’uso della propoli, così come gli altri prodotti naturali derivanti dall’attività delle api (miele, polline d’api, pane d’api, pappa reale, cera d’api e veleno d’api) in ambito medico è noto sin dall’antichità. Negli ultimi tempi, gli studi indicano che i prodotti naturali delle api possono essere utilizzati per il trattamento della pelle e le sue problematiche, tra le quali l’acne.
Propoli per acne: perchè viene utilizzata?
La propoli, come accennato in precedenza, è uno dei prodotti naturali che derivano dall’attività delle api: essa, nello specifico, è una sostanza resinosa raccolta dalle api dai germogli di alberi, arbusti e piante verdi (pioppo, salice, betulle, ontani, nocciolo, quercia, solo per citarne alcune).
Tale resina è ricca di diversi principi attivi (attualmente se ne sono identificati circa 300), tra i quali acidi fenolici, flavonoidi (come crisina, la luteolina, l’apigenina, la galangina, il kaempherol, la quercetina) acido benzoico e acido cinnamico, che rappresentano i composti biologicamente attivi più importanti.
A questi vanno aggiunti minerali (calcio, magnesio, manganese, zinco, rame, ferro, cobalto e selenio), vitamine (B1, B2, B6, C ed E) ed enzimi (succinato deidrogenasi, glucosio-6-fosfatasi, adenosina trifosfatasi, acido fosfatasi).
In particolare i flavonoidi sono responsabili delle proprietà anti-infiammatorie e analgesiche, che rendono la propoli efficace nel contrastare diverse problematiche della pelle, compresa l’Acne vulgaris.
Propoli per l’acne: come va ad agire?
L’acne è uno dei disturbi più comuni della pelle, che colpisce donne, ma anche uomini; si tratta di una malattia cronica della pelle ad evoluzione benigna, che ha alla base della sua patogenesi un processo infiammatorio a carico del follicolo pilifero.
Tale processo viene innescato dall’ accumulo di cellule epidermiche morte, di batteri e di sebo secco che provoca un’ostruzione dei pori ed una conseguente sovvraproduzione di sebo, portando anche all’insorgenza di punti neri e punti bianchi (comedoni).
Essa può essere più o meno o grave e riguardare non solo il viso, ma anche altre parti del corpo, quali collo, spalle, dorso e parte superiore del torace
Dal punto di vista eziologico e patogenetico, l’acne è una malattia multifattoriale.
Essa può essere dovuta ad una aumento della produzione di sebo, ad una cheratinizzazione anomala del canale pilosebaceo, colonizzazione batterica (Propionibacterium acnes, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis sono i patogeni più importanti) e la produzione di fattori infiammatori.
Tuttavia uno dei principali fattori scatenanti è l’aumento dei livelli ormonali, soprattutto degli androgeni, caratteristico della pubertà.
La propoli agisce efficacemente limitando tale produzione, oltre a contribuire, grazie alla presenza degli amminoacidi arginina e prolina, al processo di cicatrizzazione e rigenerazione della pelle, aumentando la sintesi del collagene e di accelerare così la riparazione dell’epidermide danneggiata.
Inoltre la propoli svolge un’azione antiossidante, grazie ai polifenoli e ai flavonoidi in essa contenuti.
Rimedi alla propoli contro l’acne
Uno dei più efficaci rimedi alla propoli contro l’acne è la cosiddetta tintura madre. Si tratta di una preparazione idroalcolica ottenuta facendo macerare la propoli a freddo in solvente idroalcolico; il prodotto finale di tale processo è un concentrato di sostanze preziose come flavonoidi, vitamina C, vitamina E, vitamine del gruppo B e PP e galangina, che he un’elevata funzione antibatterica e lo rende quindi un antibiotico naturale. Inoltre la tintura madre ha note proprietà cicatrizzanti, antiossidanti, immunostimolanti, anestetiche, antinfiammatorie.
In alternativa la propoli viene usata in combinazione con altri ingredienti naturali (es. tea tree oil) sotto forma di crema, agendo topicamente contro lo sviluppo dell’infezione, e al tempo stesso calmare e disinfiammare la pelle irritata