Il World Prematurity Day è dedicato a tutti quei piccoli, ma forti, guerrieri che combattono perchè nati pretermine.

La giornata mondiale della prematurità, è una giornata dedicata a chi diventa genitore prima e si ritrova ad affrontare una situazione che, inizialmente, è piena di paure.

Cosa è la prematurità?

Un bambino è pretermine se il parto avviene prima della 37^ settimana di gestazione, detto in modo sintetico perché dipende molto da “quanto anticipa“. Infatti c’è una classificazione:

  • Estremamente pretermine: cioè se la nascita avviene entro la 28^ settimana;
  • Molto pretermine: la nascita è tra la 28^ e la 31^ settimana;
  • Moderatamente pretermine: la nascita rientra tra la 32^ e la 33^ settima;
  • Tardo pretermine: la nascita avviene tra la 34^ e la 37^ settimana.

Altro parametro usato per valutare i bimbi prematuri è il loro peso alla nascita:

  • <1000 grammi: peso estremamente basso;
  • da 1000 a 1499 grammi: peso molto basso
  • da 1500 a 2500 grammi : peso basso .

I neonatologi si attengono alle curve di Crescita Fenton che vengono usate per la valutazione della crescita versus l’età gestazionale.

Il parto prematuro può essere elettivo nel caso ci siano complicanze materne, prima della 32^ settimana, che vanno valutate a differenza dei casi. Può essere spontaneo nel momento in cui ci siano delle cause “scatenanti” (come il distacco della placenta o malattie infettive in gravidanza).

Le complicanze che può avere un nato pretermine sono diverse:

Cardiache: pervietà del dotto arterioso.

Sistema centrale nervoso: apnea, emorragia intraventricolare, ritardi nello sviluppo e/o cognitivi .

Complicanze oculari: retinopatia del prematuro, miopia e/o strabismo.

Complicanze polmonari: sindrome da distress respiratorio, insufficienza respiratoria, displasia polmonare .

Metaboliche: ipoglicemia, iperbilirubinemia

Cosa vuol dire emotivamente?

La nascita di un figlio prematuro stravolge il programma dei neo genitori, spesso come nei casi di estrema e molto alta prematurità, è necessario il ricovero in TIN (terapia intensiva neonatale). Vedere il proprio bimbo piccolo, fragile, pieno di tubi, con macchinari che lo monitorano e con personale medico ed infermieristico che li accudisce e dà loro quel calore, quell’affetto che di “solito” viene dato dalla mamma e il papà, non è affatto facile.

I bimbi sono in quelle incubatrici, che sostituiscono il ventre di una madre che, quasi sempre, si sente la responsabile dell’accaduto, si sente una mamma che non riesce ad assolvere il suo dovere. Una mamma che per la sua prima volta dovrà cambiare il pannolino inserendo le mani in quella teca, con la paura di fargli male.

Quei genitori che fuori dall’ingresso della TIN attendono di entrare, che hanno il desiderio di toccare quell’esserino indifeso, di accarezzarlo, di sussurrare loro paroline di affetto. In molti ospedali si pratica la Kangaroo Therapy che predilige il contattato tra genitori e bimbi perché è fondamentale per loro sentire il calore umano, riconoscere il cuore della mamma che è il primo suono che sentono.

La prematurità è una sfida, e la giornata Mondiale vuole sensibilizzare e informare su questa che è una fase di vita iniziale con cui molti si ritrovano a che fare, in modo che venga migliorata ed adeguata l’assistenza e il follow-up per questi piccoli pazienti.

Ci saranno molti eventi previsti in diversi ospedali anche di Italia che si tingeranno di viola ( che è il colore della prematurità) e che vogliono, appunto, sensibilizzare su questa tematica.

Fonte: manualemsd.com

Virginia Di Leone

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