La depressione post parto è una forma depressiva che colpisce le donne dopo aver partorito. Al termine della gravidanza sono molto frequenti le alterazioni del tono dell’umore – alle quali ci si riferisce spesso con l’espressione baby blues – e che sono determinate essenzialmente dai livelli ormonali e dal bilanciamento cui stanno andando incontro.

In alcuni casi si può arrivare ad una vera e propria forma patologica, la quale complica circa il 15% delle gravidanze e che può essere individuata tenendo a mente i sintomi della depressione post parto. E’ importante intercettare questa condizione patologica ed intervenire in maniera tempestiva, perché essa si associa ai rischi principali delle malattie psichiatriche: tendenza all’abuso di alcol e droghe, aumentato rischio di suicidio.

Quali sono le cause?

Non è stata ancora definita quale sia la causa precisa del manifestarsi di questo problema, ma sono stati individuati alcuni fattori che possono contribuire all’insorgenza della depressione post partum. Si è visto innanzitutto che la frequenza aumenta nella popolazione di donne che hanno già sofferto in passato di questa tipologia di episodi, il che impone di fare maggiore attenzione e di mettere in atto una sorveglianza sanitaria più attenta per evitare delle ricadute.

Anche i tratti caratteriali possono contribuire, nello specifico le donne ansiose e con carattere irritabile sono maggiormente a rischio. Il rischio è maggiore anche nelle fumatrici, nelle donne che assumono alcool in maniera eccessiva, in quelle che vivono in scarse condizioni socioeconomiche e a seguito della prima gravidanza.

Ecco i sintomi principali

Per quanto concerne la sintomatologia, le donne affette da questa patologia depressiva manifestano riduzione dell’appetito, insonnia, sensazione di stanchezza, anedonia, sensi di colpa e sentimenti di vergogna, irritabilità, riduzione persistente del tono dell’umore. 

Criterio importante per poter fare diagnosi – oltre ovviamente al dato anamnestico della gravidanza appena conclusasi – è l’avere dei pensieri ricorrenti di autolesionismo o addirittura di morte.

Si tratta essenzialmente della classica sintomatologia che compare però dopo aver partorito, ma che non per questo deve essere sottovalutata. In particolare, bisogna fare attenzione a non credere che la depressione post partum e la condizione definita baby blues siano la stessa cosa: nel primo caso è fondamentale intervenire, mentre nel secondo caso l’alterazione del tono dell’umore tende a scomparire nel giro di tre o quattro giorni dal parto. 

Come si può curare? 

Per risolvere la situazione è possibile rivolgersi ad uno psicologo specializzato, che saprà come intervenire per trattare questo stato patologico. Non è necessario allarmarsi se l’alterazione dell’umore dura qualche giorno, ma il protrarsi del disturbo deve essere invece un campanello d’allarme, soprattutto se si sperimentano diversi sintomi tra quelli che sono stati descritti in precedenza.

Grazie all’aiuto di uno psicologo specializzato negli stati depressivi associati alla gravidanza sarà possibile intervenire prontamente e stabilire insieme il percorso da seguire per risolvere la situazione. E’ di vitale importanza ritrovare il giusto equilibrio psichico, anche perché si sta attraversando un momento delicato della vita: essere diventate madri significa aver deciso di occuparsi anche di un’altra vita, quella del proprio bambino, che ha bisogno di cure e di attenzioni. 

bedd8809-c459-4a53-bca7-66ab7042c9ff Depressione post parto: cause, sintomi e cura

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