Ci sono tanti tipi di film. Quelli che vedono una donna stereotipata, di solito bionda e stupida, e quelli intrinsechi di femminismo, in cui la donna è una combattente e lotta per i suoi diritti.

Nei film cliché americani che tanto piacciono agli adolescenti troviamo la tipica bionda stupida e sciacquetta o la mora che deve riuscire a conquistare il ragazzo troppo per lei.

In molti film le adolescenti sono nemiche, si fanno la guerra per un uomo o per la popolarità.

Ma nei film femministi troviamo un altro tipo di donna.

Ci sono donne forti, donne indipendenti, donne ribelli e rivoluzionarie. Donne che prendono in mano la propria vita, donne che lottano per ciò che desiderano.

Abbiamo ragazze che non lasciano ad altri scegliere per loro, ragazze che non si fanno mettere i piedi in testa dalla storia.

15 film con protagoniste femministe

  • We Want Sex (2010): Inghilterra, 1968. 187 donne che lavorano in una fabbrica in condizioni drammatiche lottano per avere gli stessi diritti dei colleghi uomini.
  • Frida (2002): La vera storia di Frida Kahlo e del marito Diego Rivera, i pittori con una personalità leggendaria che divennero i più acclamati artisti della storia del Messico.
  • Million Dollar Baby (2005): Frankie, coriaceo allenatore di boxe, prende la giovane e talentuosa Maggie sotto la sua ala e la trasforma in una atleta da competizione.
  • Marie Antoinette (2006): Un’adolescente austriaca sposa il Delfino di Francia e diventa la regina del paese dopo la morte del re Luigi 15esimo nel 1774. Anni dopo, in seguito a una vita di lusso e privilegi, Maria Antonietta viene uccisa durante la Rivoluzione Francese.
  • Thelma & Louise (1991): Due casalinghe vittime delle proprie vite decidono di partire per una vacanza che si trasformerà nella più grande e tragica avventura della loro esistenza.
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Locandina di Thelma & Louise
  • Erin Brockovich (2000): Senza denaro, lavoro, né prospettive, la donna implora il legale di darle un lavoro nel suo studio. Qui si imbatte in un tentativo di copertura di un caso di avvelenamento delle acque che sta causando gravi malattie nella comunità locale.
  • Big eyes (2015): Verso la fine degli Anni 50, l’artista Walter Keane ottiene un successo incredibile grazie a dei ritratti di bambini con occhi grandi. Nessuno però sa che il vero autore dei quadri è sua moglie, Margaret, la quale è troppo insicura e timida per ribellarsi. Solo dopo la fine del loro matrimonio, la verità viene a galla.
  • Easy Girl (2011): Una ragazza racconta ingenuamente una bugia sulla sua vita sessuale e finisce vittima dei pettegolezzi.
  • La bicicletta verde (2012): Una ragazza ribelle partecipa ad un concorso di recitazione del Corano, nella speranza di vincere il denaro sufficiente a comprarsi una bicicletta.
  • North Country (2005): Il matrimonio di Josey Aimes è naufragato e per sopravvivere lei è costretta a tornare insieme ai due figli nella sua cittadina natale nel nord del Minnesota. Josey riesce a trovare lavoro presso le locali miniere di ferro.
  • Suffragette (2015): Seguiamo l’affascinante storia di Maud e delle sue compagne che lottarono per i propri diritti e la propria dignità durante i primi passi del movimento femminista inglese.
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Locandina di Suffragette

Il femminismo nelle serie tv

Negli ultimi anni sopratutto, anni in cui le donne acquistano sempre più consapevolezza dei propri valori, il femminismo è cresciuto anche sul piccolo schermo.

Piattaforme come Netflix e Amazon Prime hanno promosso molto quest’iniziativa, pubblicando diverse serie tv.

Una di queste è The Marvelous Mrs Maisel, prodotta da Amazon Prime.

Miriam “Midge” Maisel è una donna sposata, casalinga ebrea, nei sessisti anni ’50, che si vede costretta a dover affrontare una separazione e a dover scalare una montagna per la propria indipendenza tramite il mestiere del comico.

Le ragazze del centralino, disponibile su Netflix, è una serie ambientata nella Madrid del 1928 e racconta le storie di quattro donne di diversa provenienza. Ognuna di loro affronta le proprie vicende personali per riuscire a emanciparsi ed essere finalmente libera.

Una serie purtroppo cancellata ma che merita sempre è Good Girls Revolt, su Netflix, che segue le vicende di un gruppo di giovani ricercatrici della rivista News of the Week nei tempi rivoluzionari del 1969, quindi degli anni in cui il femminismo cominciava a radicarsi nelle vite comuni. Le donne si rendono conto della differenza di stipendio e anche di possibilità di mestiere, per questo cercheranno di cambiare la propria situazione.

Nel campo della Marvel, una donna con la D maiuscola è Agent Carter. 

Peggy Carter è un agente segreto che lavora per la Strategic Scientific Research. La donna combatte contro le minacce atomiche che tengono il mondo intero sulle spine nel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale.

Infine, Girl Boss, prodotta e cancellata da Netflix, ma una seria piena di femminismo.

Sophia è una ragazza ribelle che si rifiuta di attenersi alle regole. Appassionata di vestiti vintage, decide di aprire un negozio online, diventando così un’improbabile imprenditrice. Tuttavia si renderà conto delle difficoltà di essere il capo di se stessi.

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