Accompagnare lo sposo all’altare è uno dei ruoli più importanti, secondo forse soltanto a chi conduce la sposa verso la sua metà. Di norma è la madre dello sposo a compiere questo gesto, quasi come a confermare il fatto che stia concedendo suo figlio ad un’altra donna con cui condividere la propria vita finchè morte non li separi. In altri casi può essere la suocera, una sorella, un’altra parente.
Ma se fosse un’amica ad accompagnare lo sposo all’altare?
Accompagnare lo sposo all’altare -La richiesta
Quando due dei miei amici hanno deciso di convolare a nozze mi è sembrata la cosa più normale del mondo. Vivevano assieme già da diverso tempo quindi mi pareva il passo più naturale del mondo quello di sposarsi. Tra loro sarebbe cambiato ben poco, se non che, con un anello al dito, avrebbero sancito ancor di più il loro profondo legame d’amore.
Sin da subito è stato magico entrare in contatto con tutte le loro idee per il matrimonio, assistere alle problematiche che si presentavano, dalla scelta dell’abito, al numero degli invitati.
Una cosa però era certa dall’inizio. Io ero stata invitata e non come una semplice comparsa. Ero la damigella.
Un onore. Fino a che ad un certo punto, nel gruppo di amici (con gli sposi) vengo ad apprendere che non lo sarei stata più. Rimango interdetta.
Lo sposo però mi contatta in privato per chiedermi di accompagnarlo all’altare. Ho pensato stesse scherzando, in fondo quello era un ruolo che da sempre, almeno secondo le logiche della società, appartiene ad altri.
Ovviamente ho accettato la proposta, con la commozione che si faceva strada e il panico di dover essere perfetta quel giorno. Insomma! Avrei accompagnato lo sposo all’altare!
Accompagnare lo sposo all’altare – il giorno del matrimonio
Il giorno del matrimonio è stato fuori dagli schemi per tanti motivi. Basta solo pensare, che per far calmare le ansie della sposa, noi della comitiva abbiamo messo su il primo episodio Friends… sperando che non accadesse nella realtà ciò che era successo a Rachel!
E’ stato un modo per smorzare l’atmosfera e cercare di essere davvero più tranquilli per quella imminente giornata.
Dopo aver fatto la mia parte da amica nei confronti della sposa, il mio ruolo era ben altro. Dovevo preoccuparmi dello sposo.
In realtà il futuro marito non aveva bisogno di parole. Ci è bastato stringerci, più io al suo braccio per non cadere, che lui al mio conforto per non fuggire e non far trapelare quanto fosse emozionato.
L’ansia di fare una figuraccia sui tacchi poco comodi ed il vestito lungo era alle stelle, tutti al più che eravamo in pochi e le attenzioni erano concentrate anche su di me.
Ho impresso bene in mente l’ingresso in sala, il sedermi accanto agli altri testimoni, il porre le firme, l’attendere che i miei due amici venissero dichiarati marito e moglie.
Inutile negare che le lacrime si sono fatte strada mentre loro pronunciavano il fatidico si.
Accompagnare lo sposo all’altare – e se fosse un’amica?
A volte quando si decide di fare un passo importante come quello di sposarsi, si ha bisogno delle persone più care al proprio fianco. Se fosse dunque un’amica ad accompagnare lo sposo all’altare, cosa ci sarebbe di sbagliato? se per lui è lei la persona che lo sosterrà nel passaggio da fidanzato a marito, quel momento che in fondo sancisce davvero l’età adulta, perchè negarlo?
Tutti gli sposi hanno bisogno di chi nel giorno del matrimonio li tranquillizzi, li sgridi se stanno avendo un attacco di follia e li riporti alla ragione in quello che è il momento più bello della loro vita.