Tra le montagne dell’Abruzzo sorge Aielli, il borgo di murales. Questa meta sta diventando sempre più popolare grazie alla street art incastonata nel paesaggio montuoso della Marsica.

Aielli: il borgo dei murales abruzzese: che cosa c’è da vedere?

Informazioni generali.

Partiamo dalle basi: Aielli è un piccolo paese in provincia de L’Aquila. Si trova nel Parco Regionale del Velino-Sirente ed è circondato ad est e a ovest da due torrenti che si riversano nell’ex-alveo della conca del Fucino.

Data la sua posizione elevata, il nucleo più antico di Aielli si trova a 1021 m. sul livello del mare, è sempre stato un buon punto di osservazione su tutta la piana del Fucino. Per un turista questa caratteristca significa solo una cosa: un ottimo panorama da immortalare!

La Torre delle Stelle e Museo del cielo.

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Torre delle Stelle. (Fonte: Aielli.it)

Nel centro storico svetta la torre trecentesca detta Torre delle Stelle che ospita un osservatorio astronomico. Annessi a quest’ultimo ci sono il Museo del cielo e la biblioteca scientifica.

Aielli è un borgo legato all’astronomia grazie a Filippo Angelitti, astronomo aiellese nato nel 1856, che lavorò all’Osservatorio di Capodimonte a Napoli e poi a quello di Palermo, dove, peraltro, ne divenne direttore. Nel suo paese natale gli è stata dedicata una piazza e una statua in bronzo.

Le porte storiche e la Torre dell’Orologio.

Come in ogni paesino abbruzzese che si rispetti, non possono mancare gli intricati vicoletti di origine medievale che portano alle attrazioni del centro storico.

Oltre ai luoghi citati in precedenza, il paese marsicano di appena un migliaio di abitanti accoglie i visitatori con le sue tre porte antiche: Porta Montanara, Porta Jannetella e Porta Terra (o Nuova).

Appoggiata sulle antiche mura si trova la Torre dell’Orologio e accanto il Municipio cittadino. Questa seconda torre, come si può intuire dal nome, ospita un orologio che prima del drammatico terremoto del 1915 era messo in un’altra torre che fu distrutta.

Le chiese.

Importante è anche il patrimonio religioso di Aielli. Tra le chiese c’è quella della SS. Trinità, edificata nel 1362 dal conte Ruggero II di Celano, ma restaurata in stile bizantino-romanico nel 1927 a seguito del terremoto di 12 anni prima.

La Chiesa della SS. Trinità, posta a Piazza Risorgimento, presenta un portale di scuola aquilana del 1479 e al suo interno sono conservati oggetti, arredi liturgici e tele seicentesche di scuola romano-napoletana molto preziosi.

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Chiesa della SS. Trinità. (Fonte: Aielli.it)

Un’altra chiesa antica ad Aielli è quella dedicata a San Rocco, risalente al 1546. Nel Seicento probabilmente la chiesa fu usata come ricovero per i malati di peste insieme all’Ospedale di Santa Maria della Pace di Bovezzo.

Due chiese novecentesche sono degne di menzione: la Chiesa di San Giuseppe ad Aielli stazione (il nucleo in basso più recente del borgo) e la Chiesetta Alpina Monte San Pietro sulle pendici dell’omonimo monte.

La prima è un esempio di edilizia fascista, infatti la chiesa dedicata inizialmente a sant’Adolfo venne inaugurata nel 1937 e si trova vicino ad altre strutture della stessa epoca come il Sacrario ai Caduti e alla Casa Littoria.

Invece la Chiesetta Alpina venne costruita dagli Alpini negli anni ’80. In più il Gruppo Alpini ogni anno organizza una fiaccolata per la Pace nel periodo tra Natale e Capodanno.

Natura ed escursioni

Come detto prima, la zona dove sorge Aielli è molto bella anche dal punto di vista naturalistico. Perciò è più che consigliato organizzare un’escursione per immergersi nella natura. Ecco alcuni dei luoghi più validi.

Particolarissime sono le Gole di Celano-Aielli, un canyon naturale spettacolare creato dalla costante opera di erosione del torrente La Foce.

Situate tra i massicci della Serra di Celano e del Sirente, misurano dai 3 ai 6 m. di larghezza e fino a 200 m. di altezza nei punti più profondi. Il periodo migliore per visitarle va da giugno a ottobre.

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Le gole di Celano-Aielli. (Fonte: Parco Naturale Regionale Sirente Velino)

Altri itinerari di escursioni da provare sono anche il Monte Sercine, la Via Romana e Aielli Vecchio. Inoltre ci sono diverse altre zone di grande valore storico e naturalistico intorno ai due nuclei di Aielli.

Aielli: il borgo dei murales abruzzese: Borgo Universo.

Nel borgo abruzzese ci sono molte feste e sagre in ogni periodo dell’anno, ma una in particolare l’ha reso famoso negli ultimi anni: Borgo Universo.

Borgo Universo è un evento dai molteplici volti culturali che spaziano dall’arte al teatro, dalla musica all’astronomia. Questa manifestazione, che si tiene ad agosto, sta rinvigorendo il piccolo paesino medievale grazie alla sua freschezza e novità.

Il nome “Borgo Universo” viene dall’astronomo Filippo Angelitti, lo stesso di cui abbiamo parlato prima, che usò queste due parole per descrivere Aielli per via della sua predisposizione verso il cielo e le stelle.

Il pezzo forte della manifestazione è sicuramente la street art. Ogni anno si recano ad Aielli artisti da tutto il mondo per comporre i loro murales sui muri del paese. Tra gli street artist più importanti che hanno partecipato all’evento ricordiamo Okuda San Miguel, Ericailcane, Gio Pistone, Millo, Alleg e Luca Zamoc.

Grazie alle creazioni di questi artisti contemporanei, negli ultimi anni Aielli si è trasformata in un museo a cielo aperto che ad agosto si anima come non mai con spettacoli, concerti e performance artistiche di tutti i tipi.

Per gli amanti del campeggio durante Borgo Universo è possibile campeggiare liberamente in un’area attrezzata e gratuita.

Alcuni murales da non perdere.

Tra i murales più belli e profondi dal punto di vista concettuale segnaliamo:

Illuminary Place di Okuda San Miguel. Estremamente instagrammabile e colorato, è nella top 55 murales più belli al mondo stilata da Widewalls.

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Illuminary Place di Okuda San Miguel. (Fonte: Fondoambiente.it)

Your sky di Millo. Quest’opera raffigura una ragazza vestita di rosso che strappa un disegno in bianco e nero di un paesaggio urbano rivelando un bellissimo cielo stellato. Il messaggio dell’artista è che è possibile trovare un universo al di sotto delle cose più comuni.

Fontamara di Alleg. Questo murale è stato creato nel 2018 in collaborazione con la cittadinanza aiellese che ha dettato il testo del romanzo Fontamara di Ignazio Silone, molto legato a questo territorio. Inoltre ad Aielli nel 1977 furono girate le scene del film Fontamara di Michele Placido.

La Costituzione italiana. Realizzata con una stampante particolare, questa opera riporta l’intera Costituzione del nostro Paese ed è dedicata al sindaco di Pollica, ucciso in un attentato.

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La Costituzione Italiana. (Fonte: Siviaggia.it)

Fetonte notturno di Luca Zamoc. Qui Luca Zamoc attraverso il mito di Fetonte, il figlio del Sole caduto dal carro paterno, racconta insieme il legame tra Aielli e le stelle e il terremoto della Marsica del 1915.

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Fetonte Notturno di Luca Zamoc. (Fonte: Webmarsica.it)

Albero Solare di Sam3. Anche questo murale rappresenta la vocazione astronomica di Aielli con un albero le cui radici sembrano inabissarsi nella terra e i rami, invece, si protendono verso il cielo stellato.

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Albero Solare di Sam3. (Fonte: Raccontidalborgo.it)

Pale Blu Dot di Nicola Alessandrini. Probabilmente è l’opera che più vi farà riflettere: il titolo riprende una foto scattata nel 1990 dalla sonda spaziale Voyager 1 in cui la Terra è solo un pallido puntino blu (un “pale blue dot”, appunto) circondato dall’infinito cosmo. Immagini come queste fanno molto riflettere sulla condizione dell’essere umano e sulla sua angoscia e tormento di fronte alla sua piccolezza.

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Pale Blu Dot di Nicola Alessandrini. (Fonte: Viaggiatorenonpercaso.com)

Le Bis di Valeria Iozzi ed Emanuela Esposito. Le due artiste celebrano in un murales dalle tinte sgargianti la forza e le qualità dell’universo femminile.

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Le Bis di Valeria Iozzi ed Emanuela Esposito. (Fonte: Borgouniverso.com)

Segnali di Vita di Guerrilla Spam. La creatura antropomorfa di questa creazione contiene in sé moltissimi altri esseri e organismi. L’ispirazione viene da un verso di Franco Battiato che recita: “Dentro di me vivono la mia identica vita dei microrganismi che non sanno di appartenere al mio corpo; io a quale corpo appartengo?”

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