Tra le serie comedy più amate di sempre, c’è sicuramente The Office. Per il Vintage Friday, ricordiamo insieme la serie.

theoffice-1-1024x768-1-320x240 Vintage Friday: The Office è la serie che tutti dovrebbero guardare
Fonte foto: Shockwave Magazine

 

The Office è, senza dubbio, tra le serie comedy migliori in circolazione, ricca di citazioni cult e di personaggi eclettici e divertenti.

Parliamo di una serie televisiva statunitense, creata da Greg Daniels, remake dell’omonima serie cult britannica, scritta e ideata da Ricky Gervais e Stephen Merchant. In confronto, la versione americana ha avuto molto più successo della versione originale britannica.

The Office US è andata in onda dal 2005 al 2013, per un totale di 9 stagioni e 201 episodi. La serie è stata girata con una telecamera singola, per dare l’idea di di un documentario, perciò non sono presenti risate registrate e né il pubblico in studio.

 

Trama The Office

La trama ruota intorno alla vita lavorativa dei dipendenti di una filiale della Dundler Mifflin, una piccola azienda cartaria. Il direttore della filiale è Michael Scott, un manager spesso incompetente, con la testa fra le nuvole. L’ufficio sarà il protagonista di un nuovo documentario, che racconterà la vita sul posto di lavoro, concentrandosi anche sulla vita privata dei dipendenti.

Nel corso delle 9 stagioni, vedremo la vita dei dipendenti della Dundler Mifflin, con una particolare attenzione sulla parte professionale, ma includendo anche la loro privata, tra scappatelle amorose, dichiarazioni d’amore, matrimoni e figli.

La forza della serie risiede sicuramente tra i protagonisti, tutti perfettamente caratterizzati e ricchi di sfaccettature. In The Office, possiamo sicuramente avere un personaggio preferito, ma il cuore della serie sta proprio nell’elevata coesione del cast.

Tra i personaggi principali troviamo:

Michael Scott (Steve Carrell): Michael è un personaggio istrionico, perennemente alla ricerca di affetto e che spesso si lascia andare a frasi e comportamenti inadeguati. Dopo un inizio tiepido, in cui il personaggio era fin troppo sopra le righe, gli sceneggiatori hanno aggiustato il tiro, regalandoci uno dei migliori personaggi seriali di sempre. Michael, anche a causa del suo straripante bisogno di affetto, considera l’ufficio e i suoi dipendenti, la sua famiglia.

Dwight Schrute (Rainn Wilson): è un addetto alle vendite, piuttosto pignolo e supponente, a livelli maniacali. È appassionato di fantascienza e arti marziali e ha un notevole senso della giustizia, che lo porterà spesso in situazioni imbarazzanti e a tratti violente. Dwight viene considerato da Michael il miglior venditore dell’ufficio e i due sono legati da un profondo sentimento d’amicizia. Ha una perenne rivalità con Jim Halpert ed è spesso vittima dei suoi scherzi.

-Jim Halpert (John Krasinksi): è un addetto alle vendite, ma è spesso pigro, svogliato e infantile. Durante le ore lavorative, passa il tempo a fare scherzi a Dwight. All’inizio della serie è follemente innamorato di Pam, la segretaria, nonostante lei sia fidanzata con Roy, un magazziniere dell’ufficio.

Pam Beesly (Jenna Fischer): Pam è la segretaria dell’ufficio ed è dolce, tranquilla e molto timida. Riesce a sopportare i comportamenti inappropriati di Michael, con cui instaurerà un rapporto di amicizia e di affetto. All’inizio della serie, è totalmente insoddisfatta della sua vita, tra un lavoro noioso e il fidanzamento con Roy.

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Fonte foto: USA Today

 

Come abbiamo detto, la forza di The Office sta proprio nel suo cast variopinto.

Perciò, non possiamo che citare gli altri personaggi: Ryan (il nuovo stagista con manie di grandezza); Andy (il quale arriverà solamente nella terza stagione); Stanley (sfaticato addetto alle vendite e perennemente di cattivo umore); Kevin (pessimo contabile e uomo poco brillante, ma dal cuore grande); Meredith (donna di mezza età, con problemi di alcolismo e ipersessualità); Angela (donna fredda, cinica, rigida e amante dei gatti); Oscar (contabile saputello, spesso bersaglio di Michael per le sue origini ispaniche e per la sua omosessualità); Phyllis (addetta alle vendite, anche lei vittima delle battute di Michael per la sua età e per il suo essere poco attraente); Toby (addetto alle risorse umane, odiato profondamente da Michael); Creed (responsabile del controllo qualità, nessuno conosce la sua vita o il suo passato) e Kelly (ragazza di origini indiane, frivola e immatura).

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Fonte foto: The Mary Sue

 

Produzione The Office

Dopo la vittoria di due Golden Globe della serie originale inglese, la NBC commissionò una versione americana. The Office US riprende il titolo e le premesse della serie, ma è stata cambiata la location (spostandosi a Scranton, in Pennsylvania) e l’intero cast. Tra gli sceneggiatori troviamo anche gli attori di Kelly, Ryan e Toby.

La prima stagione, composta da soli 6 episodi, è considerata da molti come la peggiore, probabilmente perché l’ironia usata riprendeva troppo quella della serie originale, che non funzionava sul pubblico americano. Oltretutto, il personaggio di Michael era stato caratterizzato in maniera fin troppo fastidiosa ed esagerata, suscitando nel pubblico quasi solamente fastidio.

Fortunatamente, dalla seconda stagione, gli sceneggiatori hanno cambiato totalmente punto di vista, regalandoci 8 stagioni divertenti, ricche di gag e situazioni comiche.

Uno degli elementi che ha riscosso maggiore successo è stata l’improvvisazione da parte di alcuni dei protagonisti.

Tra questi, ci sono sicuramente Steve Carrell e Rainn Wilson: entrambi, a detta del resto cast, hanno improvvisato molte parti durante la serie, rendendo alcune scene epiche.

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Fonte foto: Pinterest

Critica The Office

The Office US viene spesso considerata una delle migliori comedy di sempre, proprio per semplicità della storia raccontata. Nella serie vediamo la vita di tutti i giorni in un ufficio che si occupa della vendita di carta. Ovviamente nascono degli amori, dei dissapori e delle amicizie, così come nella vita vera.

La modalità del falso documentario rende il tutto ancora più realistico e si slega dalle solite comedy con le risate in sottofondo e il pubblico in studio.

Ma il vero punto forte è il realismo dei personaggi.

Chiaramente alcuni personaggi, primo fra tutti quello di Michael Scott, sono portati all’estremo. Ma nell’ufficio di The Office troviamo dei veri e propri personaggi realistici: lo scansafatiche, il burlone, l’egomaniaco, l’incapace, tutti personaggi che potremmo trovare in ogni ufficio.

Sono tanti gli elementi iconici che ricorderemo per sempre di The Office: le puntate dell’incendio e della cena a casa di Michael e Jan, il parkour”, la storia d’amore (infinita) tra Pam e Jim, le lamentele di Angela, la pazzia di Dwight e la sua fattoria in cui coltiva barbabietole, il “That’s what she said” (tormentone di Michael), l’odio per Toby, il balletto al matrimonio di Jim e Pam, le battute sessiste e razziste di Michael, la sigla ormai iconica e ovviamente Michael Scott.

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Fonte foto: Know your meme

Michael Scott

Il personaggio di Michael Scott viene portato perfettamente in scena da un grandioso Steve Carrell, che sfoggia tutte le sue doti attoriali e comiche in questo personaggio che l’ha reso leggenda.

Molti di noi potrebbero anche immedesimarsi in lui: Michael non è cattivo (tranne con Toby), molti dei suoi comportamenti non sono dovuti ad una sua cattiveria insita, ma spesso sono il frutto di una profonda ingenuità.

Spesso deve affrontare momenti difficili e farà di tutto per poter salvare i suoi colleghi. Michael pensa che i suoi colleghi siano una famiglia e pensa che i piani alti dell’azienda lo considerino importante, ma si renderà spesso conto che non è così e noi non possiamo che empatizzare con lui: quante volte ci siamo resi conto che i nostri sentimenti non erano ricambiati?

Michael è un uomo solo ed è per questo che è così invadente coi suoi colleghi.

Nella settima stagione Steve Carrell lascia la serie (i motivi ancora non sono chiari, anche dopo anni) e, nonostante rimangano degli attori e dei personaggi validi, un pezzo del nostro cuore se ne va con lui. Michael è la colonna portante e il cuore di The Office US e il suo addio ancora ci spezza il cuore.

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Fonte foto: Pinterest

 

Curiosità The Office

-Inizialmente il ruolo di Michael Scott era stato offerto a Paul Giamatti, il quale rifiutò. Per il ruolo, furono pensati anche Martin Short e Bob Odenkirk, ma poi arrivò Steve Carrell, il quale riuscì a partecipare, grazie alla cancellazione di un’altra serie che lo vedeva come protagonista.

Rainn Wilson, interprete di Dwight, fece il provino per il ruolo di Michael, ma poi rivelò che fu un disastro, poiché cercò di imitare fin troppo Ricky Gervais. I direttori del casting apprezzarono comunque le sue doti, dandogli la parte di Dwight.

-Nel corso della serie, abbiamo la presenza di tantissime guest star, come Jim Carrey, Amy Adams, Idris Elba, Kathy Bates e lo stesso Ricky Gervais.

-La serie ha vinto 5 Emmy a fronte di 42 candidature e un Golden Globe (vinto da Steve Carrell) su 10 nomination.

-La città di Scranton, dove è ambientata la serie, ha acquisito molta popolarità grazie a The Office US. Inoltre, davanti al municipio, figura uno striscione con il logo della Dunder Mifflin.

 

 

The Office US è sicuramente una delle migliori comedy di sempre, grazie ad un cast perfetto in cui è impossibile scegliere il migliore. 

Grazie soprattutto a Steve Carrell, per averci regalato Michael Scott, il capo che, nonostante tutto, avremmo sempre voluto avere.

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