Che cos’è la RCEP? Lo scorso 16 novembre la Cina e altri 14 Stati dell’Estremo Oriente hanno firmato la RCEP. Questo accordo commerciale creerà un’area di libero scambio e abbatterà i dazi in un’area nevralgica per l’economia mondiale.

Che cos’è la RCEP? La mossa della Cina.

La Regional Comprehensive Economic Partnership è un trattato commerciale che ha come obiettivo la creazione di un’area di libero scambio in Asia. La Cina è stata la promotrice di questo accordo sin dal 2012.

Oltre al Dragone hanno aderito Giappone, Corea del Sud, Australia e diversi Paesi dell’ASEAN (unione commerciale comprendente gli Stati del Sud-est asiatico). I 15 membri della RCEP detengono il 30% del PIL mondiale e potrebbero creare la zona di libero scambio più ricca del mondo.

Il grande risultato della RCEP sarà l’abbassamento o il totale abbattimento dei dazi tra le Nazioni asiatiche. Ciò porterebbe ad un aumento consistente degli scambi.

Per fare un esempio della portata dell’accordo commerciale, il Giappone vedrebbe eliminati i dazi sull’86% dei prodotti esportati in Cina. Il ministro delle finanze cinese ha celebrato così la RCEP: “Cina e Giappone hanno raggiunto un accordo bilaterale sulla riduzione delle tariffe per la prima volta, segnando una svolta storica.”

Che cos’è la RCEP? I vantaggi.

Quando questo accordo verrà ratificato da tutte le parti in campo porterà in Estremo Oriente grandissimi vantaggi economici.

A beneficiare della zona di libero scambio non saranno solo il commercio di merci e servizi, ma anche gli investimenti e l’e-commerce.

Inoltre la RCEP potenzierà non solo la crescita economica dell’Asia, ma anche quella mondiale. Tuttavia Stuart Tait (banchiere ed ex-direttore del gruppo HSBC) avverte che il centro di gravità dell’economia si sposterà sempre di più verso l’Oriente, lontano dai tradizionali centri europei ed americani.

Questo accordo commerciale avrà anche delle ripercussioni sulla geopolitica asiatica. Al di là delle questioni in sospeso tra Cina e USA su cui ci soffermeremo più tardi, la RCEP ha avviato un processo di “riappacificazione” tra Nazioni asiatiche che negli ultimi anni hanno registrato tensioni.

In particolare Cina, Giappone e Corea del Sud hanno compiuto passi in avanti per la normalizzazione dei rapporti, spinte anche dalla necessità di risollevarsi dalla crisi dovuta alla pandemia. Invece per i Paesi dell’ASEAN questo accordo rappresenta una vittoria contro le misure protezionistiche adottate negli ultimi anni da diverse Nazioni.

Che cos’è la RCEP? Le criticità.

Non è tutto oro quel che luccica. Infatti questo accordo commerciale asiatico presenta dei punti deboli. Se prima è stato detto che il RCEP potrebbe aiutare la Cina a normalizzare i rapporti con alcuni Stati come il Giappone, bisogna precisare che rimarrebbero comunque dei motivi di tensione e, dettaglio non da poco, non cesserebbe in diverse Nazioni la cooperazione militare con gli States in chiave anti-cinese.

Un altro punto critico per l’accordo è la ratifica da parte dei singoli Stati. Ciò vuol dire che anche se il RCEP è stato firmato, i membri devono confermarlo e quindi ratificarlo.

Questo passaggio fondamentale ha una durata che varia da Nazione a Nazione. Il processo di ratifica può durare alcuni mesi dove l’accordo viene visto in maniera assolutamente positiva oppure addirittura svariati anni.

D’altronde nei Parlamenti asiatici non sono pochi coloro che guardano con diffidenza alla Cina e si mostrano contrari a qualsiasi avvicinamento al Dragone. Spesso a fare paura è la politica commerciale di Pechino, nota per la sua aggressività. Queste ipotesi sono state fatte da Nick Marro, capo analista per il commercio globale dell’Economist Intelligence Unit.

Che cos’è la RCEP? Lo scacco cinese agli interessi americani in Asia.

Questo accordo commerciale abbiamo visto non ha solo una valenza economica, ma anche geopolitica. La Cina, il Giappone, la Corea, l’Australia, la Nuova Zelanda e l’ASEAN hanno dimostrato di saper costruire una zona di commercio libero senza l’intervento degli Stati Uniti.

Se tutte le procedure per il consolidamento della RCEP andranno in porto, gli States si troveranno in una situazione scomoda in Estremo Oriente. Infatti la politica commerciale altalenante tra la presidenza Obama e Trump li ha esclusi prima dalla TPP (un precedente accordo tra USA e Paesi asiatici voluto da Obama, ma abbandonato dal Tycoon) e ora dalla RCEP.

20201118-AI-RCEP-trade-frameworks-diag-320x203 Che cos'è la RCEP? L'accordo commerciale asiatico entra nella storia?

Che cos’è la RCEP? Schema dei principali trattati commerciali firmati con i Paesi dell’Estremo Oriente. (Fonte: Nikkei)

Gli Stati dell’Estremo Oriente hanno mostrato la loro sfiducia per gli USA che nel tempo ha perso attrattività e terreno in Asia a vantaggio di una Cina arrembante. Il neopresidente Joe Biden è chiamato ad un rilancio poderoso in questo ambito.

Tuttavia non è detto che Biden opererà una grande apertura verso la Cina che permetta di rilanciare la presenza americana nella zona. Anzi il 46° inquilino della Casa Bianca ha delle posizioni ancora più estreme di Trump nei confronti di Pechino.

In questo momento gli Stati Uniti stanno mostrando le loro debolezze amplificate dalla pandemia. Le criticità si registrano all’interno del Paese con la crisi delle infrastrutture e della classe media e all’esterno con il progressivo indebolimento dell’influenza in varie aree del mondo.

La Cina approfitta di questi tempi incerti e porta avanti i suoi progetti con il dinamismo e la spregiudicatezza che abbiamo imparato a conoscere. I giornali cinesi parlano della RCEP in primis come un successo politico e poi commerciale.

Il messaggio che lo Stato della Grande Muraglia vuole fare passare è che ha abbastanza potere per scalzare l’Occidente dalle sue posizioni di forza in Asia sfruttando le caratteristiche del capitalismo.

Negli USA, invece, Biden, così come Trump prima di lui, deve ricostruire una strategia a lungo respiro che permetterà di difendere la supremazia economica e politica americana dall’avanzata cinese.

Che cos’è la RCEP? La posizione dell’Italia.

In tutto questo dov’è l’Italia? È duro da dire, ma noi occupiamo una posizione a dir poco marginale in questi ambiti. A livello politico l’Italia è uno storico alleato degli Stati Uniti, ma negli ultimi anni si sta facendo forte l’influenza cinese.

Pechino, oltre a stendere la sua mano sul nostro tessuto industriale in affanno, vuole avere dei saldi legami nella politica nostrana trovando appoggio nel Movimento 5 Stelle.

Nell’ambito del commercio con l’Estremo Oriente, l’Italia in questi anni si trova in difficoltà. I dati mostrano il volume dei traffici in calo con quasi tutti i Paesi tranne il Giappone che segna un tenue aumento.

L’arrivo della RCEP può essere uno stimolo per gli investimenti e i traffici, ma il problema sta nella difficoltà da parte nostra di inserirci in un panorama incompreso e in rapida trasformazione.

Che cos’è la RCEP? Conclusioni.

La Regional Comprehensive Economic Partnership, qualora venga ratificata da tutti i membri nei prossimi mesi o anni, forgerà una nuova visione dell’Asia orientale. La Cina lo considera una vittoria nella guerra commerciale con gli States.

Questi ultimi alle prese con la crisi economica e la pandemia devono mettere in discussione le proprie politiche economiche per affrontare un avversario che ha molte carte da giocare e non ha paura di farlo.

Con l’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca i piani cambieranno rispetto all’amministrazione Trump che ha attuato con la Cina un vero e proprio braccio di ferro. Questa situazione rende le previsioni molto difficili in uno scacchiere che presenta luci e ombre.

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