Sanremo 2020: un festival generalista, aperto a tutte le generazioni ed i cui brani potranno essere “ricercati su youtube o spotify sin dal giorno dopo”. È questo l’obiettivo che Amadeus, direttore artistico della settantesima edizione della kermesse, si è posto alla selezione dei 24 artisti in gara.

Nonostante non si conoscano ancora i nomi ufficiali delle spalle che accompagneranno il presentatore, sono già emersi i nomi degli artisti in gara. A giudicare dai nomi avanzati, si può ipotizzare che questo impegno sia stato parzialmente portato a termine.

I favoriti di The Web Coffee: un podio di qualità

Saranno diversi i big in gara che destano la curiosità degli appassionati, e tra questi spicca sicuramente Piero Pelù. Il cantante toscano ci ha abituati a pezzi dalle tonalità decisamente rock sin dai tempi dei primi Litfiba. La sua “Gigante” è una delle grandi incognite in questo pre-festival: rispecchierà il background a cui siamo abituati o sarà un pezzo riadattato all’occasione?

A distanza di due anni dal trionfo sul palco dell’Ariston, torna in gara anche Francesco Gabbani, con “Viceversa”. Oltre a melodie incalzanti, i testi particolari ed elaborati sono il vero punto di forza di questo autore, che ha trovato proprio nella località ligure la culla dei suoi maggiori successi. E’ esploso con “Amen” nel 2016, e nel 2017 si è confermato trionfando nella categoria big. Il 2020 potrebbe essere l’anno per la sua, personalissima, tripletta.

Tra i favoriti, ci sentiamo di poter inserire anche Raphael Gualazzi. Questo interprete decisamente eclettico non ha una forte fan base a livello social, ma le sue grandi qualità canore possono facilmente guadagnare il favore della giuria di qualità. Inoltre, è già stato un assiduo frequentatore del festival, trionfando nella categoria giovani nel 2011 ed arrivando secondo, tra i big, tre anni dopo. Quest’anno, al Festival, porterà “Carioca”. Sarà una canzone da ballare o il titolo nasconde una melodia decisamente più in linea con la tradizione?
Ai posteri, l’ardua sentenza.

I possibili outsider del Festival di Sanremo 2020

Tra gli outsider, invece, meritano decisamente una parentesi i Pinguini Tattici Nucleari. Per i pochi internauti non avvezzi alle graduatorie streaming, la band bergamasca è stata capace di totalizzare 70 milioni di ascolti in pochi anni, proiettandosi tra i big della nuova scena indie italiana.

Hanno siglato il primo album con una casa discografica appena un anno fa ed il loro “Fuori dall’Hype” tour ha fatto registrare diversi sold out in tutta Italia. Approdano per la prima volta a Sanremo con “Ringo Starr”, tribute song dedicata al batterista dei Beatles. In passato, già Kurt Kobain è stato omaggiato dal complesso, senza contare le innumerevoli citazioni su Lucio Battisti. Il loro brano potrebbe essere il vero crack della kermesse.

Nella stessa categoria rientra Achille Lauro. Il rapper classe ’90 ha già stupito nella scorsa edizione del Festival, portando sul palco un brano palesemente ispirato a “Vita Spericolata” di Vasco Rossi. Dopo essersi auto-proclamato erede del rocker di Zocca, il veneto è pronto a presentare sul palco una nuova hit, dal titolo decisamente esemplificativo per il suo stile musicale: “Me ne frego”.

Anche Enrico Nigiotti entra di diritto nella categoria outsider. Dopo aver stupito nel 2019 con un’interpretazione appassionata ed avvincente, il cantautore torna a Sanremo con “Baciami adesso”. Il titolo dà alla canzone le potenzialità della tradizionale ballad, ma il livornese ci ha già stupito una volta. Potrebbe rifarlo.

Chi sono i potenziali crack tra gli altri partecipanti a Sanremo 2020?

Questi sono solo sei dei ventiquattro nomi presenti in gara. Meritano senza ombra di dubbio una menzione Bugo e Morgan con “Sincero”, Le Vibrazioni, che presenteranno “Dov’è” e Elodie, che interpreterà un brano scritto dall’ultimo vincitore del Festival, Mahmood: “Andromeda”.

Il 2020 sarà l’edizione anche dei grandi ritorni sul palco della kermesse: Marco Masini con “Il confronto”, Michele Zarrillo con “Nell’estasi o nel fango”, Tosca con “Ho amato tutto” e Rita Pavone con “Niente (Resilienza 74)” rappresentano la vecchia guardia.

Elettra Lamborghini ha decisamente fatto discutere con la propria partecipazione, ma la sua “Musica (e tutto il resto scompare)” ha promesso di stupire. Ci sarà anche Irene Grandi a rimpolpare le quote rosa del festival (appena 7 su 24) con “Finalmente io”.

A completare il quadro dei partecipanti: Junior Cally con “No, grazie”, Anastasio con “Rosso di rabbia”, Diodato con “Fai rumore”, Giordana Angi con “Come mia madre”, Paolo Jannacci, figlio del ben più celebre Enzo, con “Voglio parlarti adesso”, Levante con “Tiki Bom Bom”, Riki con “Lo sappiamo entrambi”, Rancore con “Eden” e Alberto Urso, che presenta “Il sole a est”.

I pronostici su Sanremo 2020: è tempo di dire la vostra

Appartenere a quest’ultimo pool di partecipanti non significa certamente essere sfavoriti. Nessuno è ancora a conoscenza dei brani proposti e non è possibile fare una stima oggettiva di chi potrebbe essere a trionfare nella competizione.

Secondo voi, quali potrebbero essere i potenziali vincitori della settantesima edizione del Festival?

Per la definitiva risposta, l’appuntamento è fissato per l’8 febbraio presso il Teatro Ariston di Sanremo.

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