Leggere a voce alta è di beneficio sin da quando il bambino è dentro il pancione. Ma quando acquistare i primi libri che può usare da solo? Quali libri scegliere?

Dopo il primo mese di vita, i bambini riconoscono già il bianco e il nero, proprio per questo in commercio trovate dei libri per bambini con solo questi colori. Sono libri che non vengono molto apprezzati nelle librerie perché sembrano una macchia stonata nel mondo dei colori. In realtà il contrasto bianco – nero è il primo che viene riconosciuto e insieme a linee semplici e figure chiare, insegna al bambino a riconoscere le forme e a soffermarsi su quelle. Questi testi, di solito hanno un formato piccolo, si possono mostrare fin da subito.

I tattili.

Dopo aver scelto fra i titoli in bianco e nero, ci si può soffermare sui libri tattili, che già verso i sei mesi di vita, il bambino può cominciare a manipolar da solo. Sono quei testi dove ci sono pezzi di stoffa di grammatura diversa, o plastiche di colore vario. In questi testi il bambino scopre con le proprie mani come il mondo sia fatto di vari materiali e consistenze. In alcuni libri, queste parti tattili coincidono con parti del corpo di un animale e diventano un ottimo modo per insegnare parole nuove.

Libri di stoffa.

Sono quelli più comuni e più usati entro l’anno di vita, perché si ha paura che il bimbo possa farsi del male con quelli in cartone. Ci sono anche delle ottime artigiane che li producono personalmente e che aggiungono alle semplici pagine delle piccole attività di stacca/attacca, la cerniera o altro che avvicinano questi libri agli insegnamenti montessoriani.

Libri con le finestrelle.

Man mano che il bimbo cresce si possono prendere libri con qualche difficoltà manuale in più. I volumi con finestrelle che si aprono permettono al bambino di scoprire qualcosa in più e di imparare a gestire un movimento nuovo.

I pop up.

Sono i testi le cui pagine si alzano e creano un mondo tridimensionale, questi testi vanno bene dopo l’anno di età, ma in ogni caso insieme a un genitore perché la loro apertura non sempre è facilissima e sono invece veloci alla rottura.

Libri sonori.

In questa categoria ce ne sono di varie tipologie: quelle con i suoni dei mezzi o con il verso degli animali; quelli che raccontano la storia o quelli con la musica classica. Questi ultimi sono veramente bellissimi e avvicinano i bambini al mondo di Mozart con grande divertimento. Per quanto riguarda i versi degli animali, fatti da mamma e papà sono sempre meglio.

Libri che passione.

A molti genitori i libri sembrano inutili in questa fase, ma dovete ricordare che un testo può essere vissuto, non solo letto. Lasciate che i vostri bimbi ci giochino, li mangino e anche che li rovinino, non devono essere visti come qualcosa di intoccabile, altrimenti questa idea gli rimarrà anche da grandi. Il libro deve essere loro, in ogni modo in cui lo vogliano usare.

Ricordate che il semplice girare una pagina, per quanto grossa, è un apprendimento complesso per un bambino e lo state aiutando a formare quella che si chiama mobilità fine, ossia tutti quei movimenti che poi userà per scrivere, legare le scarpe e fare grandi imprese con le proprie mani.

Un libro non ha mai fatto male a nessuno, al massimo lo ha reso libero.

Articolo di Erika Franceschini

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