La royal family si sa, fa sempre notizia. Ora il litigio tra Harry e William, ora il presunto tradimento di quest’ultimo nei confronti di Kate, poi la rivalità tra le due duchesse, e infine l’odio della regina Elisabetta nei confronti di Meghan. Ma in questo marasma di notizie che tanto allettano i media inglesi, ve ne sono altre che superano di gran lunga le bazzecole precedenti, perché vanno a toccare il cuore e a farci sentire un po’ più vicini a personaggi reali come il principe Harry.

Il duca di Sussex infatti, da sempre considerato l’animo rock o la pecora nera della famiglia reale, pare che con l’età stia crescendo e fa scelte più consapevoli. A breve ( a meno che non lo sia già) diventerà papà, ma l’arrivo di un figlio non lo esonera certo dai mille impegni presi. Tra questi insieme alla moglie Meghan, vi sono le attenzioni alle cause umanitarie e soprattutto il supporto ai più deboli.

Sì è svolta in questi giorni una tavola rotonda, Heads Together (charity istituita da William anni fa) dedicata al benessere mentale, alla quale era presente Mermaids, un’ associazione che in America sostiene le famiglie transgender, focalizzandosi soprattutto sui più giovani.

Il principe ha voluto incentrare il suo lavoro sui problemi che coinvolgono le minoranze, tra cui appunto i transgender. Ha messo in chiaro che sarebbe utile abbattere i tabù e i pregiudizi che avvolgono queste persone che sono intrappolate in un corpo diverso dall’identità che loro reputano di avere. Aiutarli a combattere la solitudine, la depressione, il non essere compresi. Stare accanto per comprendere quale può essere il giusto percorso da attuare, quale cura ormonale o psicoterapia. L’associazione ha dunque avuto spazio all’interno della tavola rotonda per poter parlare del lavoro quotidiano che svolgono, che non è mai facile.

In primis bisogna fare capire che essere transgender non è una malattia, ma può esserlo la disforia di genere, ovvero il malessere percepito da questi soggetti.

Comunque, il principe Harry si sta dimostrando il giusto erede di Lady Diana. Come la mamma, anche lui si sta interessando alle problematiche delle minoranze.

Non a caso, i membri della Mermaids hanno affermato che:

“le persone transgender oggi hanno a che fare con gli stessi problemi della comunità gay di 20 o 30 anni fa, gli anni in cui Lady Diana si interessò a loro per cambiare la pubblica percezione nei loro confronti”.

Inoltre, alcune voci riportano che dopo la nascita del baby Sussex, Harry e Meghan potrebbero trasferirsi in Africa, luogo nel quale il principe potrà svolgere la sua attività di portavoce del Commonwealth, beneficienza e promozione dell’Inghilterra, ma anche e soprattutto avvicinarsi ad alcune categorie sociali per aumentarne l’empowerment e aiutarle in una maggiore inclusione nella società.

“Parte del mio ruolo e del mio lavoro è dare visibilità a ciò che deve essere messo in luce, che si tratti di persone, situazioni o cause cui prendere parte.” -Harry di Sussex

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