Ginny e Georgia 2, considerazioni e opinioni sulla serie TV che racconta le vicende di un’adolescente tormentata ma responsabile e di una giovane madre fuori dagli schemi.

Tra le due serie ho riscontrato delle analogie, in particolare nella prima serie, ma anche molte differenze. Analizziamole insieme in attesa della terza serie

Ginny e Georgia 2. Come Rory e Lorelai ?

Quando, lo scorso anno, mi sono imbattuta per la prima volta in questa “strana coppia” la mia mente è tornata ad una serie TV vista una ventina d’anni fa: “Una mamma per amica”.

L’apparente analogia era evidente perché entrambe parlavano del rapporto controverso tra una madre giovane e single e la figlia adolescente. Ginny e Georgia da una parte, Rory e Lorelai dall’altra.

Madre e figlia sono legate da un forte affetto e un senso di complicità molto simile ad un’amicizia. Le madri credono di comprendere pienamente le figlie che, in un certo senso, si ritrovano a svolgere il ruolo delle persone adulte ma le analogie si fermano qui.

Le due ragazze mi sono sembrate simili per la loro intelligenza, la curiosità, il senso di responsabilità, l’irrequietezza tipica dell’adolescenza, il rapporto altalenante con i rispettivi padri, i dubbi legati ai primi amori ma vi sono anche evidenti differenze.

Rory è serena e circondata da persone che la amano, è cresciuta in una cittadina tranquilla e nonostante la sua indole introversa e ha un buon rapporto con la madre. Lorelai è immatura e infantile ma solare e positiva. Non ci sono misteri, intrighi strani, torbidi segreti.

Ginny e Georgia invece hanno un rapporto controverso, la figlia si autoinfligge dolore fisico, è vittima di paure e complessi. Avverte il peso della responsabilità anche nei confronti del fratello più piccolo e inizia a sospettare che la madre abbia dei segreti pericolosi. Il loro legame è solido ma non sempre sereno.

Ginny e Georgia 2

Nella seconda serie Ginny e Georgia si differenzia notevolmente dal vecchi telefilm e prende una direzione completamente diversa.

Ginny e Georgia 2 è caratterizzata da colpi di scena, ritorni inaspettati, amori adolescenziali e non. Un pizzico di suspance, mistero, flash back e cambi di ritmo completano il quadro.

Ritroviamo Ginny, in compagnia di Austin ( il fratellino) a casa del padre, l’affascinante Zion ( interpretato da Nathan Mitchell, doppiato da Francesco De Francesco).

Sembra tranquilla ma è tormentata e sopraffatta dai dubbi. La calma e il senso pratico del padre la rassicurano tanto da confessargli il suo “segreto” ma si vede anche costretta a tornare a casa dalla madre.

Il rapporto tra Ginny e Georgia sembra essersi irrimediabilmente incrinato e la complicità di un tempo si vede solo a sprazzi. La giovane sembra aver eretto un muro di sfiducia e sospetto che la madre riesce a superare solo nei casi in cui le difese della figlia si abbassano.

La giovane sembra non fidarsi più della genitrice e in più occasioni cerca di avvertire Paul, sindaco della cittadina e futuro sposo di Georgia.

In Ginny e Georgia 2 ritroviamo anche i gemelli Marcus e Max a cui Ginny si lega sempre di più. Un intricato labirinto di amore e amicizia tipico dei ragazzi di quella fascia d’età.

A mio avviso i temi trattai sono troppi e alcuni non hanno avuto lo spazio adeguato per poter essere compresi appieno ma nel complesso si tratta di un racconto interessante.

Non si tratta di un capolavoro della cinematografia ma il finale aperto lascia con il fiato sospeso.

Come previsto gli ascolti sono schizzati decretando l’ennesimo successo di una formula vincente: Due donne complici, con un forte legame affettivo e una serie di misteri e intrighi da dipanare.

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