“Di giorno, di notte, sette su sette” se avete letto questa frase cantando allora probabilmente conoscete Diego Caterbetti, in arte Naska.

Il giovane cantautore italiano sta diventando famoso nel panorama musicale tra video youtube, concerti e live su twitch. Si è fatto un nome grazie al suo lavoro sodo ed anche al suo “fare schifo”. Naska è allo stesso tempo il cantautore con alle spalle una solida cultura musicale e il ragazzino che gira un video (videoclip di punkabbestia) nudo in mezzo alle mucche perché è divertente.

Ma chi è Naska?

Diego Caterbetti nasce a Civitanova Marche nel 1997; appassionato sin da piccolo di musica, finito il liceo si trasferisce a Milano per cercare la sua strada.

Nonostante i periodi caratterizzati da lavori di diverso genere, vita sregolata, solitudine da quarantena, Naska non smetterà mai di scrivere canzoni. Inizierà nel 2014 a pubblicare pezzi su youtube, nel 2017 nasce il suo primo singolo “X season” seguito da “Art Attack Freestyle

Il 6 marzo 2020 esce il suo primo Ep “Alo/ve” e il 4 marzo 2022 il suo primo album in studio “Rebel”.

Nonostante abbia iniziato con il rap semplicemente perchè più facile da registrare e montare su youtube, il suo è un cuore punk rock, trapiantato nella grande e bellissima Milano che l’ha fatto crescere sia personalmente che professionalmente. A proposito del suo rapporto con la città dichiara:

Milano per me è sia il paese dei balocchi, sia una seconda mamma che mi ha accolto e mi ha messo davanti tante opportunità. Una di queste è stata quella di diventare  indipendente. E non sto parlando della musica: indipendente nel senso che non vivevo più con i miei e quindi dovevo gestire la casa, pagare l’affitto, le bollette, trovarmi un lavoro ecc. Mi ha fatto diventare grande, ma allo stesso tempo divertire.

Schermata-2022-10-11-alle-16.32.52-860x1067 Naska - ritratto del ribelle  dal cuore punk

Tramite le live su twitch si mantiene in contatto con i suoi fan che nei primi periodi l’hanno addirittura aiutato economicamente nell’acquisto del materiale per produrre musica.

Influenzato dai Blink192, i Sum41 e la scena emo trap americana con Lil Peep, crea uno stile unico raggiungendo un sound davvero ancora poco conosciuto in Italia.

Il ragazzo con le cufffiette nelle orecchie che ha ricercato la sua indipendenza, sta crescendo e maturando, incanalando tutte le emozioni nei brani che raccontano storie, esprimono rabbia, amore, gioia; sta diventando il simbolo di quel punk che nel nostro paese non ha mai raggiunto un vero e proprio successo commerciale ma è rimasto più di nicchia. Ricordiamo che Naska è di quella stessa regione, le Marche che hanno visto crescere anche personaggi come Fabri Fibra e Nesli.

Naska – Alo/VE

Alo/Ve è il primo EP del cantante marchigiano, uscito il 6 marzo 2020, per “Yalla Movement” e prodotto da Big Fish.

L’EP è composto da sei tracce che raccontano di storie d’amore finite (come in “Dormi“) o che raccontano le dinamiche della relazione (come in “A letto sveglio“) disagio giovanile (come in “California“) incomprensione da parte degli altri, soprattutto dagli adulti (come in “Tu che ne sai“) o ancora ironia sugli idoli musicali, il club del 27 (come in “2024“) sul non fidarsi degli altri (“Non fidarti”)

Il linguaggio utilizzato nel testo è molto semplice, richiama alla quotidianità della nostra generazione, sempre alla ricerca del meglio per il proprio futuro, che cerca di non perdersi tra alcol e droghe, di superare le sofferenze amorose. I brani contenuti nell’EP sono caratterizzati da influenze emo trap e punk e da atmosfere che ricordano gli anni 90/2000, in alcuni brani infatti ricorda molto i Finley di “adrenalina” e “ricordi”.

Schermata-2022-10-11-alle-16.31.39-860x850 Naska - ritratto del ribelle  dal cuore punk

Naska – Rebel

https://rapteratura.it/recensioni/alo-ve-di-naska-crossover-per-le-nuove-generazioni/

Naska – Rebel

Il primo album in studio di Naska esce il 4 marzo 2022 e comprende 10 tracce. All’interno dell’album tra i brani ritroviamo “Mamma non mi parla” ” Spezzami il cuore” e “Punkabbestia” che l’artista aveva pubblicato l’anno precedente come singoli.

Ciò che unisce questi pezzi sono le melodie accattivanti e i testi con i ritornelli che entrano in testa già a primo ascolto. Anche qui come in Lo/Ve vengono trattate tematiche legate alla quotidianità, questa volta però più personali infatti nel disco sentiamo solo la voce di Naska senza featuring.

Anche in Rebel ritroviamo le influenze musicali che hanno condizionato la scrittura di Naska come i Blink 182, i Sum41, ma anche i Nirvana e in generale il rock classico. Ad esempio, “Polly” è un riferimento all’omonimo brano dei Nirvana, , mentre “Non ditelo ai miei” ricorda Scotty Doesn’t Know dei Lustra.

In Rebel vediamo alternarsi pezzi più rock e ribelli come i sopracitati “Mamma non mi parla” ” Spezzami il cuore” e “Punkabbestia” o anche “7 su 7” canzone dal ritornello che rimane in testa e dal ritmo ballabile, che vanno a contrastare con altri pezzi dalle atmosfere più soft come “O mi uccidi” ed “Horror” intrise di ricordi di una storia d’amore e “Rebel” un omaggio a sua sorella, ribelle come lo stesso Diego.

Naska – 5 frasi dalle sue canzoni

Vi lasciamo con 5 frasi tratte dalle sue canzoni che ci hanno colpito:

Magari devo stare solo, magari mi pento
Devo trovare la mia strada e sicuro mi perdo […]
Ti cerco tutte le notti sotto le mie coperte
[…]
Alti come meteore
Cadremo come neve
Saremo soli io e te
Fiori sulle macerie

(Dormi)

Avrò un biglietto solo andata, una chitarra scordata
Due valigie e l’hangover del fine settimana
[…]
Vorrei andarmene via, magari sì, in California
Ho preso una sbornia, mentre pensavo a te

(California)

E no, non è più domenica
E con le cuffie in testa, ti aspetterò lì
Dove eri tu, in Porta Genova […]

E sarò solo un altro sbaglio mai corretto

Un altro squarcio nel petto

E resterò comunque il pazzo che a letto ti aspetta sveglio

(A letto sveglio)

Non dormiamo mai, oh no, Milano manicomio
Coi capelli sporchi e gli occhi tipo Ozzy Osbourne
La gente che ci vede in giro, in faccia quel sorriso
Di chi pensa che per fortuna non è figlio mio

(7 su 7)

Credo nel fuoco, nell’odio
Nel pogo e nello sfogo
Che io un giorno sarò morto
E che nessuno è mai risorto
E tu non credergli, ma fidati quando ti dico:
“Piuttosto che ascoltarli vieni a fare schifo
Con me

(Fare schifo)

fonti

fonti

“ALO/VE” di Naska, crossover per le nuove generazioni?

Rebel: il punk è tornato. L’intervista a Naska

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