Chi era Piero Angela? omaggiamo uno dei grandi divulgatori italiani

Il 13 agosto 2022 ci ha lasciati uno degli uomini che più di tutti è riuscito ad unire il pubblico italiano: Piero Angela.

Noi della generazione 90/2000 siamo cresciuti in un’epoca di tante piccole scoperte. Non esisteva ancora il boom dei social network e per uscire con i nostri amici, si andava sotto casa a suonare al campanello. Era il tempo delle prime crush televisive, delle boyband che conoscevamo il sabato pomeriggio guardando top of the pops. Era l’epoca che adesso rimpiangiamo con nostalgia e che certo non può essere racchiusa in due parole di un articolo, ma era anche il periodo in cui in tv trasmettevano Superquark.

Ci si sedeva accanto ai nostri genitori e si guardava Piero Angela mentre tentava con pazienza, affabilità, gentilezza e sorriso, di spiegarci come girava il mondo. Ed eravamo disposti anche a rinunciare ad un sabato sera con gli amici per una puntata di cultura.

Superquark va in onda ancora oggi, anzi, la Rai ha voluto cambiare il palinsesto per omaggiare Piero Angela.

Facciamo allora un viaggio nella vita di quest’uomo cosi magari, sapremo rispondere un giorno alle generazioni future alla domanda “Chi era Piero Angela?”

Schermata-2022-08-15-alle-21.39.00 Chi era Piero Angela - omaggio al divulgatore d'Italia

Chi era Piero Angela – gli anni prima di superquark

Piero Angela nasce a Torino nel 1928. Cresce con alle spalle gli importanti insegnamenti di suo padre Carlo, medico antifascista che si distingue ed ottiene l’onorificenza Giusti tra le nazioni per aver salvato la vita ad alcuni ebrei.

Non ama molto la scuola, infatti a proposito dei suoi anni scolastici afferma: Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino “ludendo docere”, cioè “insegnare divertendo

Sin da piccolo però sviluppa una passione per la musica, in particolare per la musica Jazz; con il nome d’arte Peter Angel inizia a suonare nei jazz club torinesi fondando un gruppo con il batterista Franco Mondini.

La svolta arriva però tra il 1951-52 quando la RAI lo richiede come collaboratore per un programma sulla storia del jazz. Interrompe, pur mantenendo viva la sua passione, la sua carriera da musicista per intraprendere quella del giornalismo.

Inizialmente conduce il telegiornale e fa da corrispondente estero ma nel frattempo inizia ad interessarsi all’arte del documentario e realizza una serie di divulgazioni scientifiche, partendo da il futuro nello spazio sulla missione Apollo, e continuando con Destinazione Uomo (dieci puntate), Da zero a tre anni (tre puntate), Dove va il mondo? (cinque puntate), Nel buio degli anni luce (otto puntate), Indagine sulla parapsicologia (cinque puntate), Nel cosmo alla ricerca della vita (cinque puntate).

Questa fu la fiamma che gli ha permesso di diventate uno dei più grandi divulgatori scientifici italiani apprezzati dal grande pubblico divenendo uno dei personaggi culturali che ora l’Italia piange.

Chi era Piero Angela – lavoratore, marito, padre

Accanto ai primi successi di carriera, Piero Angela è stato accompagnato da Margherita Pastore, sposata nel 1955. A proposito del rapporto con sua moglie, Angela ha dichiarato che con lei vi è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Quando si sono conosciuti lei era una giovane promessa della scala, ma per amore ha rinunciato a tutto. Lui ha dichiarato di essersi sentito in colpa per averle interrotto la carriera sebbene lei avesse dichiarato di essere felice.

Mia moglie mi ha aiutato molto. È più di metà del mio successo. Ha rinunciato alla carriera e portato pazienza per le mie assenze. Mi ha seguito in tutte le mie peregrinazioni. Ha tirato su due figli magnifici“.

Suo figlio Alberto Angela ha seguito la carriera del padre (è infatti conduttore di programmi come Ulisse il piacere della scoperta e Passaggio a Nord Ovest).

E’ stato proprio lui a dare l’annuncio della sua morte scrivendo sui social “Buon viaggio papà”. Ci si chiede se sarà lui ora l’erede di Superquark o se la trasmissione rimarrà senza conduttore per un pò e verrà esclusa dal palinsesto (cosa altamente improbabile data l’importanza che ha rappresentato negli anni).

Spesso si sono ritrovati a lavorare fianco a fianco ed avevano in programma una nuova edizione di Superquark; a tal proposito Alberto aveva detto:

Un appuntamento importante per chi ama il sapere. Soprattutto quest’anno che Piero, mio padre, festeggia ben 70 anni di lavoro in RAI. Ha iniziato nel 1952, quando ancora non esisteva la televisione, ed è tutt’ora in prima serata su RaiUno. Per me non può che essere un onore e un piacere poter partecipare al suo programma con i miei servizi”

Schermata-2022-08-15-alle-21.41.35-860x864 Chi era Piero Angela - omaggio al divulgatore d'Italia

Chi era Piero Angela – Superquark

Nel 1981 nasce Quark.

“Il titolo Quark è un po’ curioso e lo abbiamo preso in prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto quark, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose

Con questo spirito Piero Angela ha ideato una trasmissione che con un linguaggio semplice, a mezzo di cartoni animati e pareri degli esperti, ci spiegava il mondo. La prima puntata, che allora era una novità nel panorama televisivo ancora poco pregno di trasmissioni, soprattutto divulgative, venne vista da oltre 9 milioni di telespettatori.

Quando si comprese che la trasmissione aveva delle grandi potenzialità, si passò ad allungarla per prendere più fette di pubblico e per fare concorrenza alla nascente mediaset. Nacque dunque Superquark nel 1995.

Si tratta della versione estesa, di due ore (rispetto a un’ora di Quark) e ad oggi conta più di 300 puntate. Il successo che ha avuto ha portato anche alla creazione di “spin-off” (episodi monotematici, puntate speciali e diverse versioni del programma originale).

Nel tempo Piero Angela si è affezionato agli italiani cosi come il suo pubblico a lui. Ha lasciato dunque un ultimo saluto con una lettera pubblicata sulla pagina di Superquark, che conclude affermando:

Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio.

Chi era Piero Angela – l’addio social

Appassionato e curioso, è questo ciò che l’ha reso vicino a tutti noi.

Dal mondo politico a quello dello spettacolo, in tanti gli hanno reso omaggio.

 “Ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente” (Mattarella)

“Ancora poche settimane fa a viale Mazzini mi parlava dei suoi futuri progetti. Questo è il segreto: ad ogni età, dai 18 anni ai 100, guardare sempre avanti, pensare sempre a quello che si può fare e mai guardare indietro con rimpianto, con nostalgia o con soddisfazione. Questo era il suo segreto, il segreto della sua vitalità” (Corrado Augias)

“L’Italia deve molto a Piero Angela, ogni italiano gli deve qualcosa, per aver imparato qualcosa da lui” (Pippo Baudo)

Il pubblico sui social lo ricorda con affetto, condivide le sue massime, ci ricorda le grandi perdite di questi anni. E’ stata infatti chiesta una petizione per rendere il 13 agosto 2022, giornata nazionale della divulgazione scientifica.

Ovviamente vi è anche una grande fetta di individui a cui non piaceva, che lo criticava e non condivideva il suo modo di fare, ma qui abbiamo deciso di non parlarne.

Preferiamo lasciarvi qualche frase di Piero Angela che sicuramente ci darà insegnamenti.

Chi era Piero Angela – aforismi

  • La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle domande.
  • Morire è un’avventura nei profondi abissi dell’inconscio e del subconscio, un viaggio verso la più lontana delle supernove e, al contempo, verso il più profondo dei fondali marini.
  • Per un genitore è importante capire che suo figlio più ancora che un ingegnere o un medico, deve saper diventare un uomo
  • L’amore, dunque, colpisce in modo subdolo, spesso improvviso. È un sentimento irrazionale che penetra dolcemente e invade tutto l’organismo, come un’endovenosa che si diffonde capillarmente e che modifica il nostro modo di pensare e di agire. Provocando, a volte, una narcosi totale.

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