La serie TV Netflix più amata del momento è fedele ai romanzi di Julia Quinn?
Nel dicembre 2020, dopo mesi di lockdown e lunghi periodi di permanenza in casa, quando in molti si erano abituati a seguire Netflix e le molteplici serie TV disponibili, il colosso americano decise di mettere a disposizione degli utenti una delle tante novità: Bridgerton.
Si tratta di una serie televisiva creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes ambientata a Londra. La storia è tratta da una collana di romanzi Regency scritti da Julia Quinn e ha come protagonisti i fratelli e le sorelle Bridgerton, ben otto come i libri.
La prima serie riscosse un successo immediato, superando anche le più rosee aspettative, anche grazie al fascino di Regé-Jean Page nel ruolo del duca, pertanto si è deciso di proseguire e realizzare anche i capitoli successivi.
Il 25 Marzo 2022 sono quindi apparsi gli otto episodi della seconda serie, dedicata al Visconte Anthony, il primogenito.
Si tratta di uno dei pochi casi in cui anche gli appassionati di lettura possono godersi le avventure dei loro beniamini nel piccolo schermo senza temere perché tra la versione cinematografica e quella letteraria le differenze sono notevoli pertanto è possibile trovare novità e sorprese sia leggendo che godendosi la storia comodamente seduti sul divano di casa.
Bridgerton 1, Il duca e Io
Nel libro il Dica di Hastings ha problemi di balbuzie anche in età adulta tanto da avere difficoltà nella vita sociale, tant’è che ha un solo amico, Anthony Bridgerton, il Visconte nonchè fratello maggiore della dolce Daphne. Nella serie televisiva invece Simon è un uomo affermato, sicuro di se che ha superato il suo problema di linguaggio.
Anche l’appassionata e anticonvenzionale relaziono tra il primogenito dei Bridgerton e Siena Rosso viene solo accennato nei testi mentre svolge un ruolo importante nella serie Netflix.
Un altro particolare intrigante inserito nella trama televisiva, all’insegna della modernità e del senso di inclusione è l’esperienza di Benedict Bridgerton presso uno studio d’arte londinese.
Bridgerton 2, Il visconte che mi amava
Anche nella seconda serie le differenze tra libri e cinematografia non mancano.
A partire dal primo incontro tra il Visconte e Kate, che nel libro avviene in un’occasione mondana e “ufficiale” mentre nella serie Netflix avviene una mattina all’alba, in aperta campagna.
Nel proseguo della storia inoltre Anthony non vi è nessun “triangolo” amoroso tra Anthony e le sorelle Kate e Edvina. Quest’ultima nel libro desidera attirare l’attenzione del Visconte ben consia del suo dovere di sposare un uomo abbiente per salvare le finanze familiari, non si parla di sentimenti.
La scena del matrimonio mancato è un elemento presente solo nella serie TV.
Si tratta infatti di un espediente studiato ad arte per non inserire scene con troppe analogie con il legame tra il duca e Daphne.
Nel romanzo infatti quando Kate viene punta da un ape, il seducente primogenito della famiglia Bridgerton, colto dal panico, avvicina il volto alla pelle scoperta della giovane e inizia succhiare avidamente con l’intento di estrare il veleno ma, colti in questo atteggiamento poco consono, per conservare l’onore sono poi costretti a fidanzarsi e a sposarsi.
Nel libro la famiglia Sharma è in realtà la famiglia Sheffield ( nome conservato nella serie per la famiglia di origine di Mary, madre delle due ragazze), non proviene dall’India ma dalla campagna londinese e non vi è nessuno screzio tra nonni e nipoti.
Personaggi aggiunti o differenti tra la serie di Bridgerton e i testi di Julia Quinn
Bridgerton nella versione Netflix è multirazziale, una regina, un duca e diversi nobili di colore già nella prima serie e splendide ragazze indiane nella seconda, particolare che nei testi della Quinn non è presente.
Tra i protagonisti della serie vi sono delle figure che nei libri non vengono mai citate direttamente come la regina, il boxeur Will Mondrich, Madame Delacroix e altri che assumono una connotazione e dei comportamenti differenti.
Un’esempio lampante è Eloise che nei primi due testi letterari appare una figura a margine, spesso presente solo tramite i suoi scritti e fisicamente lontana dalle vicende mentre nel piccolo schermo si rivela una presenza costante e di una certa importanza.
E che dire della ormai nota Lady Whistledown? La ricerca quasi ossessiva della giovane Bridgerton dell’identità della scrittrice non viene mai citata negli scritti, ma ammettiamolo, da quel tocco di mistero e movimento che fornisce alla serie una marcia in più
Con queste premesse non possiamo che attendere la terza serie e scoprire nuovi intrighi, nuovi amori e nuove differenze!