Maserati un nome una garanzia. Nata per produrre esclusivamente vetture da corsa è diventata un simbolo delle supercar Italiane nel Mondo.

I tre fratelli Maserati, Alfieri, Ernesto e Ettore già attivi nel settore della meccanica fondano a Bologna un’officina specializzata nelle elaborazioni di motori Isotta Fraschini e Diatto il 1 Dicembre 1914.

Negli anni della prima  Guerra Mondiale, Alfieri brevetta un’innovativa candela d’accensione.

Al termine del conflitto  si dedica a pieno regime alle corse montando un motore Hispano-Suiza su una Isotta Fraschini.

Proprio con questa vettura si aggiudica insieme con il fratello Ernesto, la  Susa-Moncenisio del 1921, la corsa più importante dell’epoca.

La prima Maserati nel 1926

Nel 1926  nasce la  prima vettura Maserati : la Tipo 26 e contemporaneamente , Mario, il quinto fratello Maserati, crea il logo del tridente ispirandosi a quello presente sulla fontana del Nettuno in piazza maggiore a Bologna.

Quando nel 1939 la famiglia Orsi  acquisisce la proprietà del brand , la Maserati viene trasferita a Modena.

Nello stesso anno nasce la  8CTF, motore 3.000 cc a otto cilindri con due compressori, auto che vince per la prima volta per un’auto italiana la 500 Miglia di Indianapolis.

Il 1957 è l’anno della Maserati

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Il migliore anno della storia Maserati è il 1957 quando Fangio diventa campione del mondo in F1 per la quinta e ultima volta con quattro successi e due secondi posti in sette GP.

Questo anno strepitoso trasforma di fatto la Maserati  in casa automobilistica portando al debutto la prima vettura del Tridente prodotta su larga scala: la 3500 GT.

Maserati passa a Citroen

Nel 1968 il 60% delle azioni Maserati passa alla Citroen.

Tre anni più tardi in concomitanza con il lancio della Bora, un coupè nata per sottrarre clienti alla Lamborghini Miura la famiglia Orsi esce definitivamente dalla Maserati.

Nel 1973 a causa della crisi petrolifera la famiglia Michelin, proprietaria della Citroen, cede il brand francese alla Peugeot, ma i nuovi proprietari inaspettatamente decidono di mettere addirittura in liquidazione il mitico marchio sportivo emiliano.

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Fu Alejandro de Tomaso ad acquisire la maggior  parte delle azioni Maserati e dopo aver risanato i debiti della società, ecco che entra nel mercato  la terza generazione della ammiraglia, la Quattroporte del 1979 disegnata da Giugiaro e la Biturbo del 1981.

Gli anni 90 della Maserati

Nel 1993 la Maserati passa al Gruppo Fiat, che successivamente , passati  quattro anni cede il 50% delle azioni della società alla Ferrari.

La prima vettura del Tridente realizzata sotto la nuova gestione è  la 3200 GT disegnata da Giugiaro  svelata al Salone di Parigi del 1998.

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Nel 2001 la Casa emiliana si riaffaccia  sul mercato statunitense con la Spyder esposta al Salone di simile alla 3200 GT , anche se  il telaio viene parzialmente rivisto  per il motore 4.2 V8 Ferrari

Nel 2003 arriva la quinta generazione della Quattroporte che è  la prima auto del Tridente disegnata da Pininfarina ed è un grande successo.

Dopo 47 anni nel 2004 torna la presenza in pista  con la MC12, la vettura, dotata di un motore 6.000 cc V12 e di un telaio monoscocca in fibra di carbonio, che partecipa al campionato FIA GT e conquista la prima vittoria sul circuito tedesco di Oschersleben.

Quattro sono i titoli Piloti che arrivano dal 2005 al 2009.

Due i titoli Costruttori nel 2005 e 2007, anno dell’arrivo della Gran Turismo disegnata da Pininfarina e ben cinque campionati consecutivi per la scuderia Vitaphone.

Nel 2010 la serie FIA GT cambia nome in Mondiale GTI ma i risultati non cambiano: trionfo iridato per i  piloti e dominio tra i team per Vitaphone.

Ma i successi arrivano anche sul piano commerciale , dove  la gamma Maserati si arricchisce nel 2013  di due nuove ammiraglie, la sesta generazione della Quattroporte e la sorella minore la Ghibli, giunta alla terza serie

Oggi la Casa del Tridente  dimostra di essere pronta a tornare ai piani alti nell’universo delle super car Mondiali.

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