Il 2020 è iniziato da 3 mesi, eppure ci sembrava di averle viste davvero tutte: pandemia, Australia che brucia, una quasi terza guerra mondiale, Giuseppe Conte che diventa sex symbol… ma poi… poi Barbara d’Urso e Matteo Salvini si mettono a pregare in televisione.

E’ quel tipo di cosa che, conoscendo entrambi i personaggi, ti aspetti, ma poi quando succede per davvero, in diretta, non sai cosa dire, non sai più cosa pensare.

Ma andiamo piano, cerchiamo di capire razionalmente cos’è accaduto.

Era una tranquilla serata del 29 marzo 2020: tutta l’Italia è chiusa in casa, per strada non c’è, almeno si spera, nessuno. Gli ospedali, invece, sono vivi, non si smette di lavorare per neanche un minuto. I casi di coronavirus aumentano, così come le morti.

I politici, il presidente del consiglio, cercano di dare il meglio di sé per affrontare questo periodo di crisi, cercando di fare ciò che è meglio non per ottenere voti, consensi, ma per l’italia. Beh, tranne un politico che ormai si fa conoscere bene.

Basta dire dj del Papeete, Mojito Boy, citofonatore compulsivo, alimentatore di fake news, nemico giurato delle noccioline della Nutella: abbiamo capito tutti di chi si parla, vero?

Ebbene, Matteo Salvini ne ha combinata un’altra. Durante quella bella serata del 29 marzo, ha deciso di recitare l’Eterno riposo in diretta a Non è la d’Urso, proprio con la conduttrice.

E la polemica sui social, si è scatenata.

Matteo Salvini recita in diretta l’Eterno riposo con Barbara d’Urso

“Permettimi dieci secondi per pensare ai 10mila italiani morti. Mi taccio e dedico loro un Eterno Riposo.”, dice, il leader della Lega.

“Se vuoi lo dico, lo posso recitare perché tanto tutte le sere io faccio il rosario. Non me ne vergogno, anzi sono orgogliosa di dirlo”, gli risponde subito la conduttrice, prendendo la palla al balzo.

Come se un cristiano avesse bisogno di dire che non ha vergogna a pregare. Come se un essere umano avesse bisogno di giustificare un’azione quotidiana, semplice, come ad esempio il nutrirsi. Perché, la preghiera per un cristiano, per un cristiano vero e non per uno che lo è all’occorrenza, che lo è per i voti, che lo è per l’audience, non ha alcun motivo di vergogna, e non deve neanche pensare che abbia motivo di doversi giustificare.

Ma, ancora una volta, la religione è stata usata come propaganda. Perché ormai non si possono più fare i comizi sbandierando, in un paese laico, il rosario. Perché forse la foto con il rosario di Medjugorje pubblicata solo la scorsa settimana, non è bastata.

Matteo Salvini, che recentemente è stato superato dalla sua amica Giorgia Meloni, ha deciso di marciare sulla religione, solo per ottenere, ancora, più consensi.

E come hanno reagito sui social alla preghiera in diretta?

Beh, i social, Twitter in particolare, ha dato il meglio di sé.

“Dopo la preghiera in diretta con Barbara D’Urso, Salvini domenica prossima si cimenterà in due miracoli: trasformare l’acqua in vino e le cazzate in voti.”

Il Rutto Sovranista, account satirico

Claudio Carrara di Brescia invece scrive un tweet che è un pugno al cuore per chiunque abbia perso qualcuno, per chiunque abbia un minimo di sensibilità ed empatia.

“Mio padre è morto in ospedale a Bg il 10/3… da solo, come ahimè tutti i positivi #Covid_19. questo squallido teatrino è un insulto alla sua memoria! Con che coraggio! Barbara D’Urso e Matteo Salvini dovreste vergognarvi! Non ci sono parole allo schifo!”

Claudio Carrara

Milady, invece, è arrabbiata e non ha paura a dirlo: “Adesso con la religione hanno passato il limite” inizia la donna, “io sono cattolica e sono furiosa per l’uso strumentale che ne viene fatto da costoro“.

E infatti ci sarebbe proprio un passo della Bibbia, precisamente Matteo (ma guarda le coincidenze!).

E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze… In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.”
(Vangelo di Matteo)

La preghiera di Barbara d’Urso e Matteo Salvini non è stato solo uno schiaffo dritto in faccia allo stato laico e ai religiosi, ma anche a chiunque possegga ancora un minimo di dignità.

Forse bisognerebbe spiegare al leader della Lega che va bene provare a fare il dj, in fin dei conti i sogni sono sogni, però la preghiera in diretta televisiva andrebbe lasciata al Papa e ai parroci, a coloro che non fanno distinzioni tra morti di pandemia e morti in mare.

Un pensiero su “Salvini e d’Urso: pensavate di averle viste tutte, e invece…”

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