Considerata in passato una zona pericolosa e malfamata, Bari Vecchia è oggi il cuore di Bari, dove turisti e cittadini possono concedersi una piacevole passeggiata nelle calde sere d’estate.

Ma non è tutto. Perché, fra i suoi vicoli, la città vecchia riserva numerose sorprese.

Il punto di partenza per entrare in Bari vecchia è senza dubbio Piazza del Ferrarese, sipario di numerose sagre o feste.

In questa piazza, punto d’incontro fra l’elegante quartiere murattiano e il centro storico, non potrete non notare la “sala Murat”, sede di mostre ed esposizioni fotografiche, e alcuni resti della Via Appia-Traiana, costruita dai romani all’inizio del II secolo d.C.

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Foto di: Elena Ciccarone ©

 

Proseguendo lungo la strada, circondata da numerosissimi locali di ristorazione o pub, arriviamo a Piazza Mercantile, dove a rapirti sono i profumi di panzerotti e focaccia, provenienti dai forni situati fra i vicoli.

A farne da padrona è la Colonna della Giustizia, chiamata dai baresi “La Colonna Infame”, monumento simbolo di Bari Vecchia, dove nel ‘500 venivano abbandonati alla volontà del popolo i debitori fraudolenti.

Accanto a questa colonna è posta la statua di un leone “custode della giustizia”.

Da qui in poi ci si dovrà addentrare nei vari vicoli, dove inizia la vera magia.

Tra i vicoli e gli archi: Alla scoperta delle tradizioni

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Foto di: Elena Ciccarone ©

 

Ogni angolo e ogni arco conserva un po’ di tradizione, a cominciare dai piccoli “altarini” posti sui muri, postazioni dedicate alla preghiera con quadri raffiguranti San Nicola, patrono della città, circondati da fiori.

Parlando di tradizione non si può non passare dalla “Via delle orecchiette” situata nella zona dell’Arco basso, dove alcune donne sono dedite all’arte della preparazione della pasta fresca tipica del luogo: orecchiette e strascinate.

Un’usanza trasmessa di generazione in generazione di cui si fanno fedeli portatrici.

Abituate a veder passare i turisti, le signore munite di semola, acqua tiepida e tavoliere, preparano per strada veri e propri capolavori, raccontando a chi le ascolta, come siano venute a contatto con quello che allora era considerato un mestiere.

La città vecchia è anche dimora di numerose chiese, nascoste o meno, che contribuiscono a dare ancor più fascino al posto. Due le più frequentate, la Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola.

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Fonte: Elena Ciccarone ©

La Cattedrale di San Sabino, a cui è possibile arrivare tramite Largo albicocca, un bellissimo scorcio barese detto anche “la piazza degli innamorati”, si presenta con la sua cupola alta ben 35 metri, realizzata in epoca bizantina, in onore del primo patrono di Bari, San Sabino.

Fu considerato tale fino al 1087, quando a 62 marinai baresi di ritorno da Myra con le spoglie di San Nicola, fu posta una scelta. E da quel momento il patrono ufficiale divenne San Nicola.

Nella cripta barocca si custodiscono, inoltre, le reliquie di San Sabino e la tavola della Vergine dell’Odegitria.

Verso il Borgo Antico

Proseguendo lungo strada è possibile ritrovarsi nel “Borgo Antico” uno scorcio elegante e caratteristico circondato da svariate bancarelle di souvenir e vestiti, un piccolo mercato all’aperto dove non manca la presenza di statuette dedicate al patrono.

Ancora qualche passo ed ecco la chiesa più importante di Bari Vecchia: la Basilica di San Nicola.

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Fonte: Elena Ciccarone ©

Situata in Piazza San Nicola, questa bellissima struttura è sede non solo di fedeli cattolici ma anche ortodossi. E’ infatti possibile assistere alla celebrazione della messa sia secondo il rito cristiano, che ortodosso secondo il rito di Costantinopoli.

Nella cripta si incontra la Colonna Miracolosa, oggetto di devozione di infermi e persone alla ricerca dell’amore, e la tomba di San Nicola.

Qui il giro si conclude andando verso il lungomare Augusto imperatore che ci guiderà fino a Piazza del Ferrarese, punto d’inizio di questa passeggiata alla scoperta della cultura barese.

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