Conosciuta per il ruolo della principessa Margaret nella serie The Crown, Helena Bonham Carter è senz’altro una delle donne più poliedriche di Hollywood. Artista a trecentosessanta gradi e grande attivista per i pari diritti da decenni, non si può non considerarla una vera femminista.
Ultima novità in fatto di beneficienza è la sua collaborazione con il brand Brora.
Helena ha sempre amato sperimentare con la moda. E dunque perché non unire questa passione con la sua attività di attivista?
È proprio questa la base della sua nuova linea cashmere dal tocco empowering, creata in collaborazione con Brora il brand di maglieria preferito di Kate Middleton per una limited edition ispirata alla Belle Époque e alle suffragette.
A seguirla in questo progetto la modella e scrittrice Laura Bailey e l’ex top model Erin O’Connor entrambe ambasciatrici di Save The Children, tramite cui hanno realizzato dei capi per la collezione che comprende sei pezzi disegnati da ognuna di loro.
Anche Helena Bonham Carter non poteva che infondere parte del suo spirito femminista in alcuni dei suoi capi, prima fra tutti la sciarpa con lo slogan “Phenomenal Woman”, un riferimento all’omonima poesia di Maya Angelou, scrittrice icona delle donne afroamericane e simbolo di girl power in tutto il mondo.
«La sciarpa è nata con il mio desiderio di riportare in auge le suffragette. L’anno scorso era il centenario del suffragio femminile, quest’anno è il centenario di Save the Children e la sua fondatrice Eglantyne Jebb – anche se non era una suffragetta – nel 1921 ha scritto la carta dei diritti del bambino»
Ben 180 centimetri di tessuto i cui colori sono stati scelti per assomigliare alla celebre fascia indossata da Emmeline Pankhurst.
Tra le creazioni dell’attrice spiccano inoltre un top in cashmere, un cappello a cuffia e degli scaldabraccia: tutti regali perfetti per sé o per i propri cari in questi giorni freddi e al tempo stesso un profitto ideale per tutti bambini del mondo, in stato di disagio.
Questo è l’obbiettivo. Il 10% delle vendite saranno devolute in beneficienza ai minori e alle donne in situazioni di difficoltà, ai progetti di educazione, salute e protezione dei minori nel mondo.
Un piccolo gesto per un enorme risultato. Niente male non trovate?
Fonte: VanityFair.it