Siamo cresciute tutte ascoltando, leggendo e guardando in videocassetta le classiche favole Disney, favole in cui le trame sembrano più o meno le stesse. In particolare, se parliamo dei cartoni in cui c’è una protagonista femminile, la storia d’amore è all’ordine del giorno.

C’eravamo convinte che per essere salvate, c’è bisogno del principe azzurro.

Ecco, la storia di Vaiana, la giovane protagonista del film Disney “Oceania”, ci insegna esattamente il contrario.

E cioè che le donne non hanno bisogno di un uomo e che niente e nessuno può impedir loro di raggiungere un obbiettivo. Neanche il grande e grosso Maui, che in una normalissima situazione avrebbe fatto timore un po’ a tutti. Ma non a lei. 

Screenshot_20191020-200618-960x547 Vaiana: la svolta femminista (e ambientalista) delle favole
Fonte Foto Youtube

Oceania, le avventure di Vaiana.

Vaiana Waialiki è una fanciulla nata e cresciuta su un’isola polinesiana, Motunui, isola che comincia a subire i primi drastici avvenimenti di una maledizione che ha colpito anni prima altre isole della Polinesia: i pesci scarseggiano, la natura marcisce. Tutto ciò a causa di Maui.

Maui, semidio e mutaforma, anni prima rubò il cuore verde all’isola di Te Fiti. Cuore che ha il potere di creare la vita.

Maui voleva prenderlo e donarlo all’umanità, per dare agli uomini la possibilità di creare la vita. Tuttavia, durante il “furto” qualcosa va storto, il grande mutaforma si scontra con il demone di lava Ta Kā e nella battaglia perde il cuore verde, ed insieme ad esso anche il suo amo magico, che gli permetteva di trasformarsi. Dopodiché, scompare.

Mille anni dopo, la piccola Vaiana, figlia ed erede del capo della sua piccola isola, viene scelta dall’Oceano stesso per ripristinare il cuore della dea.

Vaiana propone al padre di superare il reef per trovare più pesce, ma lui glielo proibisce.

La nonna paterna Tala le rivela allora che un tempo i suoi antenati erano marinai e il padre un giorno, volendo oltrepassare il reef (barriera corallina), perse il suo migliore amico per le tempeste che affrontarono in mare. Per questo motivo non voleva che né la figlia né nessun altro oltrepassasse il confine.

Tala però sapeva che l’oceano aveva scelto la nipote per riportare il cuore al suo posto.

Per farlo però, Vaiana dovrà prima ritrovare Maui.

In punto di morte, infatti, la nonna sussurra alla nipote di partire alla ricerca del semidio.

Una volta trovato Maui, dovrà convincerlo a rimediare al danno da lui causato, e partire insieme a lui alla ricerca dell’amo magico, prima, e in seguito alla volta dell’isola per restituire il cuore a Te Fiti.

Screenshot_20191020-200742-960x389 Vaiana: la svolta femminista (e ambientalista) delle favole
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Il coraggio di una giovane donna per la salvezza.

Diciamocelo: avevamo bisogno di una favola moderna.

Avevamo bisogno delle avventure di questa meravigliosa ragazzina, di un prototipo di donna differente, una donna che combatte, che rifiuta di arrendersi, che mette a rischio la sua stessa vita per salvare il suo popolo.

Insomma, la Disney si è ormai evoluta: vedi Pocahontas,  Mulan, Merida, Elsa, Tiana.

Vaiana rappresenta tutto ciò che una moderna eroina dovrebbe essere: ci insegna quanto una donna possa esser forte e coraggiosa di fronte agli ostacoli ed alle disavventure.

Forza di volontà, indipendenza e determinazione: questi i suoi caratteri predominanti.

E noi vogliamo credere che l’Oceano abbia scelto Vaiana proprio per questo. Aveva la grinta e l’energia giusta.

L’Oceano ha creduto in lei, sapeva che ce l’avrebbe fatta.

E ridando la “luce” al suo popolo ha donato a noi tutte la consapevolezza di poter essere invincibili se lo vogliamo davvero.

Annapaola Brizzi

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