Come tutti ben sappiamo, la salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente, oggi, sono una priorità assoluta, per questo si sono create le auto “amiche dell’ambiente” 

Facendo un analisi completa, sulla situazione odierna, in fatto di salute ambientale, i gas nocivi al pianeta, che ogni giorno si espandono nell’atmosfera, sono molteplici.

L’ anidride carbonica e i suoi effetti

In particolare l’anidride carbonica (Co2), forma gassosa, che, immessa nell’atmosfera, incrementa la situazione già molto negativa dell’effetto serra.

Le conseguenze sono quelle di cui, stiamo vendendo noi stessi,ogni giorno, gli effetti, come il cambiamento delle condizioni climatiche.

Automobili “amiche” dell’ambiente

Un grande impatto, su queste dinamiche, lo hanno le automobili.

Anche se negli ultimi anni, per ovviare a questa problematica di inquinamento globale, dato dal grande afflusso di autovetture in circolazione, si sono creati motori più “ecologici”, questo non basta.

Il Diesel “eco”, non basta.. 

Prendiamo ad esempio il motore Diesel, alimentato da gasolio.

Qualche anno fa aveva un indice di emissione Co2 altissimo,ad oggi è stato reso molto meno inquinante.

Questo, grazie all’integrazione della “trappola antiparticolato” (Co2).

Questa innovazione, anche se sta dando dei riscontri positivi, non è sufficiente.

Veicoli “Ibridi” 

La situazione, dunque, non è ancora soddisfacente.

Il Rapporto tra produzione di autovetture e impatto ambientale, ha indotto ingegneri, alla creazione di auto, dette, “Ibride”.

I veicoli Ibridi, sono da dividere in tre categorie, in base all’alimentazione alternativa di cui dispongono:

  • METANO ;
  • GPL ;
  • ELETTRICO ;

Metano, il primo a scendere in pista.. 

L’alimentazione a metano, essendo un gas naturale, riduce la fase di smog ed inquinamento intorno ad un 20%.

Inoltre un veicolo a metano, non scarica le polveri sottili nell’aria circostante.

Gpl, più “ecologico”? 

Per quanto riguarda il Gpl, il discorso è un po’ più complesso.

Rispetto al metano ( come abbiamo accennato, essere un gas naturale), il Gpl è un gas, che si ottiene dalla lavarazione del petrolio liquefatto.

La composizione è principalmente costituita da Propano e Butano, derivanti appunto, da un processo di lavorazione di petrolio allo stato greggio.

Un veicolo alimentato a Gpl, è comunque efficiente , riesce a ridurre del 10 %, l’emissione di Co2 nell’aria.

La svolta dell’elettrico? 

La terza opzione, molto più recente,è quella di un alimentazione, con impatto ambientale, completamente pari allo 0, per quanto riguarda anidride carbonica e immissione di polveri sottili.

Non bisogna fare, però, l’errore di considerare l’alimentazione a forma elettrica, come soluzione definitiva al problema ecologico.

Facciamo chiarezza

La soluzione elettrica, non è la soluzione al problema.. e il motivo è semplice :

per fornire la quantità necessaria di energia elettrica alle vetture, si usano le centrali alimentate a carbone fossile, in Cina e in altri paesi

Dunque l’alimentazione ad energia elettrica è direttamente proporzionale alla produzione della stessa in centrali produttive da risorsa fossile.

Inoltre da non tralasciare e sottovalutare, il problema dello smaltimento delle batterie ricaricabili, di cui  questi veicoli, sono forniti.

Composte da Litio e Cobalto, hanno una longevità della loro autonomia che non supera gli 8 anni di vita.

In conclusione cosa si può affermare?

Facendo una considerazione, con l’introduzione di veicoli “ibridi”, sicuramente si hanno dei benefici ecologici.

Rapportandoli, inoltre, ad un sempre minore utilizzo di carburanti tradizionali, potrebbero dar vita, ad uno scenario ambientale,sicuramente molto più positivo di quello odierno, ma…

Ma…resta il fatto che, per dare veramente una svolta importante al problema dello smog,dovremmo fare un salto nel passato, per esempio, ai tempi del “Carro di Cugnot”…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *