Varsavia, capitale della Polonia e città con una storia travagliata che si riflette negli edifici che si incontrano. Architetture gotiche, neoclassiche, ma anche sovietiche e moderne si mescolano e rendono Varsavia una meta turistica affascinante, anche se ancora poco gettonata.
Sull’aeroporto di Varsavia Modlin volano compagnie low cost a prezzi davvero stracciati, e anche il costo della vita è tendenzialmente basso. Ma l’atmosfera che si respira, soprattutto nel periodo invernale, con la neve e gli addobbi natalizi, è davvero unica.
Se volete trascorrere un week end all’estero, Varsavia è la città giusta: ecco come visitarla in 48 ore!
IL PRIMO GIORNO
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La Città Vecchia
Iniziate vostra visita a Varsavia esplorando i vicoli della Città Vecchia, o Stare Miasto. L’area, cinta dalle mura del Barbacane, è stata completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, gli abitanti di Varsavia l’hanno ricostruita con meticoloso rispetto per il suo aspetto precedente, tanto che l’Unesco ha dichiarato l’area patrimonio mondiale.
Nell’area, non perdetevi la Piazza del Mercato, con la statua della Sirenetta, considerata la sorella di quella di Cophenagen, e il Castello Reale, residenza della famiglia reale tra i secoli XVI e XVIII. L’interno del Castello è visitabile e spesso si incontrano scolaresche e gruppi che visitano questo luogo affascinante. Visitate inoltre la Cattedrale, la cui prima costruzione risale al 1390.
Se vi dovesse venire fame, nella zona trovate numerosissimi bar, ristoranti tipici e popolati da locals e bancarelle di street food. C’è solo l’imbarazzo della scelta!
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La Città Nuova
Spostatevi ora verso la Città Nuova di Varsavia, o Nowe Miasto. Passeggiate di nuovo tra le strade e arrivate fino alla Vistula, il fiume che attraversa la città. Non perdetevi la casa natale di Marie Curie, due volte premio Nobel, che nella città polacca è nata e ha compiuto i primi studi. Oggi, l’edificio ospita un museo a lei dedicato.
Non perdetevi inoltre il Monumento all’Insurrezione di Varsavia, che ricorda il tentativo dei cittadini di combattere per l’indipendenza polacca e contro l’occupazione nazista. Il monumento è estremamente dinamico e rende bene la drammaticità degli eventi.
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Il Ghetto
Dalla città nuova, attraversando il parco Krasinskich arrivate nella zona del Ghetto di Varsavia, il più grande tra i ghetti nazisti in Europa. Fate attenzione a dove camminate: dove sorgeva il muro che separava il ghetto dalla città vecchia oggi vi è una placca commemorativa.
Nella zona, non perdetevi il museo Polin, museo degli ebrei polacchi, che ripercorre la storia di questo popolo dal X secolo fino al secondo dopoguerra. Si tratta di una mostra- racconto che immerge il visitatore negli ambienti del museo, che ricostruiscono ciò di cui si parla: scuole, sinagoghe, villaggi. Fuori dal museo trovate invece il Monumento agli eroi del ghetto di Varsavia.
Visitate anche Umschangplatz, luogo da cui partivano i treni di deportazione per Treblinka, via Prozna, rimasta com’era negli anni ’40, e la via della Memoria, dove un’istallazione luminosa ricorda il ponte che collegava le due aree in cui era diviso il ghetto.
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La Strada Reale
Tornate alla Piazza del Castello, nella Città Vecchia, e imboccate la Strada Reale: era da qui che i re polacchi si recavano alle residenze estive.
Lungo questa strada incontrerete luoghi ed edifici di grande interesse, come il Palazzo del Presidente, L’università di Varsavia e la Chiesa di Sant’Anna.
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Palazzo e Parco Lazienki
Situati in fondo alla Strada Reale, e raggiungibili sia a piedi che con i mezzi pubblici, il palazzo e il parco permettono una full immersion in quella che era la Varsavia imperiale. Immersi nella natura, tra pavoni e scoiattoli, si trovano gioielli di architettura come l’Orangerie, il Giardino Cinese o il palazzo stesso, sfarzoso ed elegante.
Cercate anche la statua a Frederic Chopin, compositore a cui Varsavia ha dato i natali; in primavera e in estate, nel parco si tengono concerti di musica gratuiti proprio con le musiche del compositore: è un evento imperdibile!
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Il quartiere della Visula
La sera, tornate lungo la Vistula e cercate pub o locali di vostro gradimento: ce n’è davvero per tutti i gusti! Non dimenticate di passeggiare nel Parco delle Fontane, dove giochi d’acqua e istallazioni luminose regalano lo spettacolo ideale per concludere il vostro primo giorno a Varsavia.
IL SECONDO GIORNO
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Il quartiere Praga
Al di là della Visula, il quartiere Praga offre la possibilità di conoscere una Varsavia più genuina, ancora meno turistica e piuttosto “hipster”. Il nome del quartiere non ha nulla a che vedere con la Praga cecoslovacca, ma significa piuttosto “bruciare”, dato che l’area su cui sorge il quartiere era un tempo una foresta, bruciata per far spazio alla città in espansione.
Visitate lo Zoo e la vecchia fabbrica di vodka dove ora sorge il Museo dei Neon. Esplorate le strade di questo quartiere popolare, l’unico di Varsavia rimasto in piedi durante la Seconda Guerra Mondiale, e cercate le opere di famosi Street Artist. Spingetevi fino alla Cattedrale ortodossa e alle strade in cui è stato girato il film “Il pianista”, e scoprite così un quartiere un tempo decadente ma che sta rifiorendo grazie ad artisti, studenti e abitanti stessi.
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Il museo dell’Insurrezione di Varsavia
Dal quartiere Praga, con i mezzi è abbastanza semplice spostarsi fino al Museo dell’Insurrezione di Varsavia. Anch’esso, come il monumento nella Città Nuova, ricorda, rievoca l’insurrezione dei militari e della popolazione civile di Varsavia contro l’occupazione nazista dal 1° agosto al 2 ottobre 1944. Gli ambienti della struttura permettono di toccare con mano aspetti della vita quotidiani durante i giorni di guerra e di rivolta, con modellini in scala e ambienti ricostruiti.
Il museo è interattivo e merita una visita anche solo perché permette una full immersion in una pagina di storia ancora molto sentita dai polacchi. L’interno del museo vi è un’installazione di metallo che batte ritmicamente: rappresenta l’anima tenace dei polacchi resistenti, i cui nomi sono incisi sul “Muro della Memoria”.
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Il quartiere socialista
Può essere che abbiate già visto questa zona arrivando dall’aereoporto: è qui infatti che ferma la principale compagnia di trasporti da e per l’aereoporto di Varsavia. Tuttavia, tornate in questa zona e passeggiate tra grattacieli moderni, quasi una piccola New York, e edifici del socialismo sovietico.
Il simbolo della zona è sicuramente “Il mostro”, come viene chiamato dagli abitanti di Varsavia; si tratta del Palazzo della Cultura e della Scienza, che oggi ospita negozi, un cinema e una terrazza panoramica di cui è possibile ammirare una stupenda vista della città. Si paga, ma la salita è assolutamente consigliata!
Probabilmente, a questo punto il vostro week end a Varsavia sarà ormai giunto al termine. Se invece vi avanza ancora del tempo, considerate una visita al palazzo di Wilanow, considerato la Versailles polacca! Ci vuole circa un’ora con i mezzi dal centro città, ma vi sembrerà davvero di essere tornati indietro nel tempo fino ai tempi dell’Impero!