Bastava una canzone a Sanremo, una canzone usata in uno spot pubblicitario o un tormentone: ecco che si diventava artisti richiestissimi, presenti dappertutto, per poi sparire.

Ecco le dieci meteore più veloci del panorama musicale italiano degli anni 2000.

 

lollipop-320x217 Vintage Friday: 10 meteore della musica italiana anni 2000
Fonte foto: Radio Deejay

 

Diciamo la verità: negli anni Duemila non abbiamo prodotto della gran musica e soprattutto il panorama musicale italiano era caratterizzato dalla comparsa di piccoli successi che monopolizzavano le radio e sparivano con la stessa velocità con la quale erano arrivate.

Potevano essere arrivate alla ribalta con un tormentone estivo, con la vittoria di Sanremo o come accompagnamento a qualche spot pubblicitario, tutte hanno in comune una cosa:

essere dei fenomeni passeggeri accecanti, ma molto rapidi.

Parliamo di cantanti che hanno sfondato con una, massimo due canzoni (che, ovviamente, ancora ricordiamo), ma che poi oggi sono tornati nel pieno dell’anonimato, nella migliore delle ipotesi a cantare per sagre di paese. Sono stati invitati a serate importanti, a trasmissioni televisive e sono stati sulla copertina di Cioè.

Ecco dieci meteore musicali che hanno caratterizzato il panorama musicale italiano.

Paolo Meneguzzi

Classe 1976, il nome è uno pseudonimo di Pablo Meneguzzo, è un cantautore italo-svizzero.

Partecipa a Sanremo nel 2001 e da lì inizia il suo successo in Italia. Suoi sono i singoli “Vero Falso”, “Non capiva che l’amavo” e “Lei è”, che parlano ovviamente di amore. Emerge nello stesso periodo di Tiziano Ferro e molti lo considerano un suo clone artistico.

Dopo alcuni singoli di successo, si eclissa dal panorama musicale italiano. È ancora in attività, ma non è stato più in grado di ritornare ai vecchi albori ed ora si considera un artista di nicchia, dallo stile più elettronico. Sicuramente da annoverare tra le meteore musicali degli anni Duemila.

 

 

Gazosa

Gruppo musicale pop rock italiano, formato dall’incontro di quattro giovanissimi componenti, all’epoca adolescenti; il gruppo si formò nel 1998 e si sciolse nel 2003.
La particolarità della band era la loro giovane età.

Parteciparono a diverse trasmissioni televisive, ma il successo fu raggiunto col brano “www.mipiacitu”, tormentone estivo che diventò il jingle di un famoso spot della Omnitel con Megan Gale e col quale parteciparono anche al Festivalbar.

Parteciparono di nuovo a Sanremo nel 2002, nella categoria Big ed arrivarono decimi.
Nessuno dei quattro ha più avuto successo, alcuni hanno definitivamente abbandonato la carriera musicale.

 

Zero Assoluto

Gruppo musicale pop italiano formato da Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci.

Il loro esordio è nel 1999 ma arrivano al successo solo nel 2005 con l’album “Semplicemente”, col quale raggiungono il doppio disco di platino, la canzone omonima rimane in classifica per ben trenta settimane.

Altro successo del gruppo è nel 2006 quando arrivano secondi a Sanremo con la canzone “Svegliarsi la mattina”; sempre nello stesso anno vincono il premio “Rivelazione dell’anno” al Festivalbar. Molti sono i successi del duo, tra cui “All Good Things (Come to an End) con Nelly Furtado ed “Appena prima di partire”. L’ultimo successo è il singolo “Per dimenticare” nel 2009.

Era un gruppo piuttosto di successo, forse da considerare come “meteora più lunga” rispetto alle altre, ma il duo alle radio non perviene più da parecchi anni.

 

 

Sugarfree

Gli Sugarfree sono un gruppo pop rock che si forma nel 2010 a Catania.

Ottengono il successo nel 2004 col singolo “Cleptomania” che occupa le radio per settimane. L’altro grosso successo della band è nel 2008 col singolo “Scusa ma ti chiamo amore”, colonna sonora dell’omonimo film di Federico Moccia.

Si definiscono ancora “in attività”, ma da diversi anni non li sentiamo più.

 

Finley

Protagonisti di diversi poster e copertine di “Cioè” sono i membri del gruppo rock italiano fondato a Legnano nel 2002.

Ottengono il successo negli anni d’oro di MTV e TRL con l’album “Tutto è possibile” e vinsero nel 2006 il Best Italian Act agli MTV Europe Music Awards.

Tanti sono i successi del gruppo, come “Ricordi” e “Fumo e cenere”, brani adatti ai periodi adolescenziali tristi e brani più ritmati come “Adrenalina” e la famosissima “Diventerai una star”.

Il loro ultimo album risale al 2016, ma sono lontani i fasti di TRL quando erano acclamati dalle orde di teenager urlanti.

 

Lollipop

Nella classifica delle meteore non può mancare il gruppo femminile (forse l’unico) delle Lollipop.

Il gruppo si forma nel 2001 in maniera totalmente mediatica, grazie alla trasmissione “Popstar!”, durante il quale vengono selezionate le cinque componenti.

Sbancano il lunario col singolo “Down Down Down”, totalmente in inglese, con la quale vincono il disco d’oro. Partecipano anche a Sanremo col singolo “Batte forte”, che arriva penultimo.

Si sciolgono nel 2004 e nel 201£ fanno una reunion (passata totalmente in sordina alle radio).

La band era stata formata con l’intento di creare una girl-band come le Spice Girls, tentativo che, come abbiamo visto, è rimasto molto lontano dal successo della famosa band britannica.

 

Velvet

Gruppo forse sconosciuto ai più, i Velvet rientrano pienamente nella categoria di meteore.

Il gruppo si forma nel 1998 con l’obiettivo di riprendere le sonorità dei Blur, degli Oasis e dei Radiohead.

Dopo diversi tentativi, arrivano al successo col singolo “Boyband”, che diventa il tormentone dell’estate 2001.

Band diversa dalle altre, che non punta al successo coi teenager e che passa molto in sordina, nonostante una buona sonorità.

 

 

Valeria Rossi

“Dammi tre parole, sole, cuore, amore”, chi se lo scorda il ritornello del tormentone estivo del 2001?

Valeria Rossi, classe 1969, viene scartata dal Festival di Sanremo del 2001 con questa canzone, che, però, arriva al successo durante l’estate, diventandone il tormentone. Canzone con testo banale quanto, però, di successo, le cui parole sono gironzolano ancora nella memoria di tutti.

Dopo altri singoli di poco successo, Valeria Rossi ha partecipato a diverse trasmissioni, ma verrà ricordata per quel tormentone che ancora non ci abbandona.

 

Paola e Chiara

Paola e Chiara è stato un duo femminile musicale italiano, formato da due sorelle milanesi.

Iniziano come coriste per il gruppo degli 883, ma nel 2000 raggiungono il successo col brano “Vamos a bailar (Esta vida nueva)”, sulla scia di una svolta sexy che ammicca ad un pubblico più trasgressivo. Il duo abbandona la via del rock, per rifarsi su canzoni nettamente più ballabili. Continuano su questa scia coi brani “Festival” e “Kamasutra”.

Dal 2007 iniziano carriere da soliste: Paola ha continuato nel mondo della musica, diventando anche icona gay e Chiara si è data alla recitazione.

 

 

Luca Dirisio

Chiudiamo con uno dei volti più presenti del panorama Duemila, che sembra scomparso dai radar musicali da diversi anni.

Luca Dirisio raggiunge il successo col singolo “Calma e sangue freddo”, tormentone estivo del 2004, che gli fa vincere il premio di “Artista rivelazione dell’anno” nel 2004 al Festivalbar.

Pubblica diversi successi come “Il mio amico vende il tè”, “La ricetta del campione” e “Se provi a volare”, la versione italiana della canzone “Breaking Free” del musical Disney “High School Musical”.

Complici forse un carattere non facile ed un tipo di musica ormai sorpassata, Luca Dirisio non è in radio da parecchi anni ed è una delle più note meteore musicali della musica italiana.

 

 

Queste erano le dieci meteore musicali italiane degli anni Duemila.

Artisti che hanno avuto un vero e proprio boom in quegli anni, nel quale bastava una canzone orecchiabile per poter sbancare il lunario, ma che, purtroppo, non sono riusciti a mantenere il successo.

Li riascolteremo un giorno? Chissà.

Per ora non ci resta che ricordarli con la loro musica e le copertine di Cioè.

0 pensiero su “Vintage Friday: 10 meteore della musica italiana anni 2000”
  1. Si poteva fare di più e meglio. La selezione degli artisti è sbagliata. È facile definire una meteora un gruppo che é durato poco e ha preferito sciogliersi oppure il cantante che non ha più successo come una volta ma nonostante ciò è ancora in attività, solo per il fatto che non ne viene parlato. Io direi di controllare meglio le proprie fonti. Sempre se ci sono. Preferirei articoli più chiari e precisi, non sai valutare bene le informazioni. Hai ancora tanto da imparare.
    E te lo sta dicendo un amministratore delegato di una casa discografica

    1. Buonasera signor Giacomo amministratore delegato di una casa discografica. Anzitutto grazie dei consigli, perché di sicuro da imparare c’è tanto, e per i prossimi articoli comtrolleremo ogni fonte ancora meglio di quanto già facciamo. In cambio le chiedo due cose: la prima se ci dice che azienda discografica amministra così ci documentiamo, la seconda, se non le scomoda, di consultare un libro di sintassi. Visto il suo ruolo di alto rango, mi sembrerebbe giusto che facesse discorsi che filano. Come vede tutti abbiamo da imparare qualcosa.
      Ancora infinite grazie per i suoi preziosi consigli.

  2. Cara signora Tania, blogger di The Web Coffee, penso che la mia sintassi sia l’ultimo dei suoi problemi. Questo equivale anche per quanto riguarda il nome dell’azienda per cui lavoro. Detto ciò, è palese la mancanza di professionalità che si delinea dal suo commento. Non credo di aver insultato o di aver leso anche in minima parte l’ operato della vostra Martina. Pertanto, non vedo il motivo per cui offendermi o mancarmi in qualche modo di rispetto. Piuttosto, ho cercato di dare dei consigli. Se consigli e “critiche” non si sanno accettare, consiglio un attento esame di coscienza, in quanto si può sempre migliorare e crescere. Concludo dicendo che, prima di esaminare la mia sintassi, è bene migliorare i vostri deficit.

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