Ormai siamo assuefatti da Netflix e dal binge-watching: ci divoriamo le serie tv in una notte, senza pause pubblicitarie e senza aspettare la “prossima puntata”. Ma quando non era ancora così? Oggi ricordiamo le dieci serie tv che guardavamo negli anni 2000.

I primi anni Duemila ci sembrano dietro l’angolo e li ricordiamo come se fosse ieri, inconsapevoli che siano passati già quasi vent’anni dall’inizio del nuovo millennio.

Quando guardavamo la televisione, dovevamo sorbirci le immense pause pubblicitarie, dovevamo aspettare ansiosi la puntata successiva e dovevamo pregare tutte le divinità che i palinsesti non decidessero di terminare la trasmissione di certi programmi a metà, senza darci alcun finale.

Una cosa del genere sembrerebbe impossibile da vivere oggi: Netflix, lo streaming ed i servizi on-demand ci permettono di seguire tutti i programmi che vogliamo senza pubblicità, con la possibilità di fermare se dobbiamo andare al bagno o a prenderci uno spuntino e soprattutto di fare lunghissime maratone (molte volte notturne) per finire le nostre serie preferite.

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Fonte foto: Wired

Ma a chi nei primi anni Duemila era un adolescente e iniziava a seguire le sue prime serie tv, ciò non era permesso.

Ricordiamo le dieci serie tv che guardavamo quegli anni (senza i benefici di Netflix):

 

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Fonte foto: Wired

Streghe

Serie televisiva statunitense di genere fantasy, andata in onda tra la fine degli anni Novanta e la prima metà degli anni Duemila.

La serie raccontava la storia di tre sorelle, inizialmente Prue (Shannen Doherty), Piper (Holly Marie Combs) e Phoebe (Alyssa Milano) che scoprono di essere streghe.

La serie toccava sia temi fantasy, come la lotta contro i demoni, la lotta tra bene e male, creature magiche come fate, angeli bianchi e neri, demoni, ma anche temi realistici, come le storie d’amore delle protagoniste, le loro delusioni, il rapporto fra le tre sorelle.

Chiunque l’abbia seguito è rimasto col cuore spezzato quando la Doherty ha lasciato lo show e con la conseguente morte del suo personaggio.

Fortunatamente è subentrata Paige (Rose McGowan), altra sorella scomparsa, che è entrata nel cuore degli spettatori.

Attraverso le otto stagioni della serie, abbiamo pianto, riso e tenuto il fiato nel vedere la vita di tre sorelle sconvolta dall’arrivo della magia nelle loro vite.

 

 

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Fonte foto: Mondo Fox

Buffy

Prima dei vari “The Vampire Diaries” e “True Blood”, c’era una sola serie tv che parlava di vampiri: Buffy. Serie televisiva statunitense horror-action andata in onda dal 1997 al 2003.

La protagonista era Buffy (Sarah Michelle Gellar) impegnata nella vita a dividersi tra la sua vita tra studentessa e cacciatrice di vampiri.

Anche in Buffy convivevano elementi realistici e fantasy, ma soprattutto tutti i fan non possono dimenticarsi del triangolo amoroso tra la protagonista, Angel e Spike (entrambi vampiri), faida amorosa che ha diviso fandom ed amicizie, a seconda delle preferenze per l’uno o per l’altro.

 

 

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Fonte foto: Cosmopolitan

Una mamma per amica

Il titolo originale sarebbe “Gilmore Girls” ed è una serie televisiva statunitense andata in onda tra il 2000 ed il 2007, tornata sui nostri schermi (di Netflix) recentemente per un revival non proprio apprezzato da tutti.

Non c’era ragazza che non prendesse la serie come vera e propria bibbia per la sopravvivenza durante l’adolescenza.
La serie racconta la storia di Lorelai (Lauren Graham) e sua figlia Rory (Alexis Bledel), che, con appena sedici anni di differenza, si considerano più migliori amiche che mamma e figlia.

Durante la serie vedremo la storia delle due ragazze Gilmore tra i primi amori di Rory (con conseguente dibattito su chi fosse il migliore tra i suoi pretendenti), gli amori che tornano e se ne vanno di Lorelai, il difficile rapporto coi nonni (i genitori di Lorelai) ed i diversi screzi fra le due, ma il tutto basandosi su due fondamentali capisaldi: il cibo spazzatura e il caffè.

Con ironia ed impertinenza, siamo cresciute con Rory e Lorelai, perché “se sei stata una Gilmore, lo sarai per sempre”.

 

 

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Fonte foto: DrCommodore

Scrubs

Allontaniamoci dal genere adolescenziale, per presentare una serie cult del genere: Scrubs.

Parliamo di una serie televisiva statunitense andata in onda dal 2001 al 2010. Racconta le vicende dei medici J.D. (Zach Braff) e Turk (Donald Faison), dal loro primo giorno di tirocinio in ospedale. Si tratta di una serie unica nel suo genere, perché parliamo di una “medical comedy”.

Nel corso delle otto stagioni (si, la nona non va contata) vedremo le avventure quotidiane di J.D. e Turk alle prese col loro lavoro e coi colleghi: Elliot (che avrà un interminabile tira e molla con J.D. per tutta la serie), Carla (futura moglie di Turk), Cox (mentore di J.D.) e Kelso (primario dell’ospedale), il tutto condito dalle fantasie del protagonista, nelle quali si rifugia nella maggior parte delle occasioni e che rappresentano dei veri e propri momenti comici.

Non aspettatevi solo momenti comici, però, Scrubs è una serie che, quando meno te l’aspetti, ti distrugge l’anima.

 

 

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Fonte foto: Movieplayer

The O.C.

Conosciuta ai molti anche solo per la sigla da cantare a squarciagola, The O.C. è una serie televisiva teen drama statunitense, trasmessa dal 2003 al 2007.

La serie è incentrata su Ryan Atwood (Benjamin McKenzie), ragazzo con diversi problemi con la legge che viene adottato dalla ricca famiglia dei Cohen e stringerà subito una grande amicizia col figlio Seth Cohen (Adam Brody), personaggio che ha sdoganato la figura del nerd sfigato, portandolo finalmente in tv e dandogli una certa dignità.

Le loro vite s’intrecceranno con quelle delle due amiche Marissa Cooper (Misha Barton) e Summer Roberts (Rachel Bilson).

La serie è un vero e proprio teen drama che tocca tutti i classici filoni del genere: amori finiti, tradimenti, droga, alcol, amicizia e rapporti famigliari.

SPOILER

Chiunque sia cresciuto con The O.C. sarà rimasto segnato definitivamente dalla morte di Marissa: la scena nella quale Ryan prende in braccio il corpo ormai esanime di Marissa, con la canzone “Halleluja” in sottofondo, rimarrà per sempre incisa nei nostri ricordi.

 

 

 

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Fonte foto: Coming Soon

Dawson’s Creek

Ed eccoci arrivati al capostipite dei teen drama, la fonte dalla quale tutte le serie successive hanno attinto.
Parliamo di una serie televisiva statunitense del genere teen drama, andata in onda dal 1998 al 2003.

La serie racconta le vite di alcuni adolescenti, come Dawson (James Van Der Beek, famoso soprattutto per il famosissimo meme tratto proprio da questa serie), Pacey (Joshua Jackson), Joey (Katie Holmes) e Jen (Michelle Williams, che ha iniziato proprio da qui la sua sfolgorante carriera da attrice).

La serie fece scalpore per il linguaggio realistico e fin troppo esplicito per l’epoca per raccontare gli adolescenti, in un’epoca in cui il perbenismo la faceva da padrone. Trattava i soliti argomenti adolescenziali: amori, amicizia, sogni per il futuro, ma è il vero e proprio caposaldo del genere.

 

 

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Fonte foto: Mondo Fox

Malcolm

Prima che Bryan Cranston diventasse un “cuoco” di metanfetamina in Breaking Bad, era il padre di Malcolm.
La serie è una sitcom statunitense andata in onda dal 2000 al 2006.

Si differenzia molto dalle altre sitcom per la rottura della “quarta parete” che permette ai protagonisti di rivolgersi direttamente agli spettatori.

Malcolm (Frankie Muniz) è il terzogenito di una famiglia piuttosto bizzarra e la serie segue proprio le avventure di questa famiglia nella vita quotidiana, che rappresenta la quintessenza della famiglia americana.

 

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Fonte foto: Wired

Lost

Non ci sono numeri per quantificare le ore che i fan di Lost hanno impiegato per elaborare teorie sulla serie.
Parliamo di una serie televisiva statunitense, mandata in onda dal 2004 al 2010, ad opera di J.J. Abrams.

L’incipit della storia racconta di un incidente aereo, che si schianta su un’isola apparentemente disabitata. I sopravvissuti cercano di trovare una via di fuga, ma si rendono presto conto che non sarà semplice, perché molte sono le implicazioni, come portali temporali, botole misteriose, personaggi che riescono a camminare sull’isola, che invece erano bloccati sulla sedia a rotelle sulla terraferma, entità misteriose.

Nonostante la serie sia una delle più discusse e criticate per il suo finale, Lost rimane una delle pietre miliari nelle serie tv, una serie che ha rivoluzionato il mondo televisivo e che è difficile da incasellare in un solo genere.

Il dramma di vederlo negli anni Duemila era proprio il fiato sospeso con cui guardavi i finali di stagione ed il fastidio che provavi per dover aspettare quasi un anno per la stagione successiva.

 

 

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Fonte foto: Amazon.com

Chuck

Serie televisiva trasmessa dal 2007 al 2012. Raccontava le vicende di un nerd, Chuck (interpretato da Zachary Levi), che riceve una mail criptata della CIA e che inconsciamente scarica tutte le informazioni segrete del file nel suo cervello tramite un supercomputer neurale, chiamato Intersect, che funge da database.

Chuck viene preso sotto l’ala protettrice di alcuni agenti, tra cui Sarah (Yvonne Strahovski), di cui si innamora e con la quale intreccerà una storia d’amore travagliata per tutte le cinque stagioni.

La particolarità della serie sta proprio nella caratterizzazione del protagonista come vero e proprio nerd: la serie è infatti ricca di citazioni nerd, come quelle di Star Wars. Questa serie ha aiutato a sdoganare la figura del nerd sfigato, trasformandolo, per una volta, nell’eroe.

 

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Fonte foto: Rolling Stone

Friends

Chiudiamo con la serie simbolo degli anni Novanta, che chiude i battenti nel 2004, dopo ben dieci anni di trasmissione.

La storia è famosissima, vengono raccontate le vicende di un gruppo di sei amici: Rachel, Monica, Phoebe, Ross, Chandler e Joey, seguendone il corso della vita, soprattutto attraverso i primi passi dell’età adulta, come una casa tutta propria, il lavoro dei sogni, il matrimonio e i figli, ovviamente, tutto in chiave “comedy”.

La serie è talmente un cult da essere superfluo parlarne: tutti la conoscono e tutti la amano. Il finale di stagione, andato in onda il 22 settembre del 2004, ha segnato la fine di un’era, la loro e la nostra.

 

Queste sono per noi le migliori serie degli anni Duemila: forse era snervante guardarle quando erano in onda, ma l’attesa e la suspense che creavano hanno segnato tutti noi telespettatori degli anni Duemila, che adesso siamo felicissimi di poterle riguardare, senza aspettare anni per un finale.

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