Sempre meno concorrenti in gara, meno occasioni per poter emergere e meno possibilità di sbagliare. Masterchef 12 ci regala una serata splendida, che si apre con la black mistery box, che manderà i peggiori al pressure, continuerà con uno chef internazionale a dominare in lungo e in largo la scena e si chiuderà, come sempre, con un’eliminazione. Mentre i cuochi affilano i coltelli, la masterclass accoglie il super ospite Jeremy Chan.

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I peggiori al pressure: la black mistery box mette alla prova il gusto

La black mistery box è un confronto con il proprio palato, una sfida contro sé stessi. Di fronte agli aspiranti chef appaiono dieci cubetti di gelatina, dai sapori più disparati. Cinque minuti per assaggiare e indovinare gli ingredienti. I concorrenti dovranno inventarsi una ricetta solo con ciò che avranno riconosciuto.

Lavinia è stata la grande protagonista di questa prova, ed è riuscita a indovinare nove ingredienti su dieci. Peccato per il mango, il terzo cubo, confuso con la papaya. Il frutto esotico, invece, non è sfuggito a Francesco, che però potrà abbinarlo solo con l’aceto. Ollivier e Mattia, i due concorrenti che dovevano maggiormente esaltarsi di fronte a questa difficoltà, si sono fermati a sei.

Quarantacinque minuti di tempo per inventarsi un piatto e una tendenza decisamente opposta rispetto alla prima fase. Chi ha avuto meno ingredienti ha sfoderato una prestazione migliore. Parola di Antonino Cannavacciuolo e Chef Locatelli.

Edoardo vince la Mistery Box: a lui il compito di mettere in crisi i tre peggiori

In questa prova non verranno chiamati i migliori, ma i peggiori: questi si dovranno sfidare in un pressure test all’ultimo sangue. Laura e Bubu sono i primi concorrenti a salvarsi grazia a un ottima prova, mentre Edoardo risulta essere il migliore della sfida.

Nelle retrovie, invece, finisce Mattia, che presenta una mousse di salmone ricolma di errori. Un piatto minimal, che non riesce a valorizzare i sei ingredienti indovinati. Anche Lavinia finisce dietro la lavagna, ma viene penalizzata per la pessima preparazione. Il porro, infatti, è rimasto completamente crudo. Ulteriore nota di disappunto a causa della somiglianza del piatto con quello di Ollivier.

Anche Hue crolla nel tritacarne dei peggiori, con una fettina ricolma di frutti tropicali e un film dell’orrore per descrivere il piatto. Idea pessima ed esecuzione persino peggiore. La carne, protagonista principale, non viene esaltata e nasconde quarantacinque minuti di lavoro.

 

Il secondo mappazzone della stagione viene offerto da Giuseppe, che presenta un dolce salato. L’idea non è malvagia, in questo caso è stata la preparazione a far cadere in castagna Beri Cooper.

L’ultimo dei condannati è Francescone, che ha dovuto inventare un piatto con due soli ingredienti: mango e aceto. Il piatto, in realtà, è anche buono, ma il concorrente viene penalizzato per le poche gelatine indovinate. Giusta la strigliata di Bruno Barbieri, che lo riprende per la scarsa serietà e professionalità.

Nel giudizio dei tre giudici ha pesato tanto la rabbia di Chef Barbieri. Troppi errori tecnici, troppi errori per aver preso sottogamba la prova. Tra i pochi a salvarsi c’è Hue, che viene premiata per il gusto della salsa.

L’altro concorrente a evitare il pressure, nonostante una strigliata clamorosa, è Francescone. Bruno Barbieri, letteralmente, se lo mangia, a causa dei suoi atteggiamenti. Sara, poi, ha smascherato la sua farsa: aveva indovinato più di due ingredienti. Mattia, Lavinia e Giuseppe saranno i protagonisti del pressure test.

Pairing Food: la chimica abbina il cibo a Masterchef 12

Protagonista di questa prova è il food pairing, uno studio scientifico che indica quali alimenti si combinano perfettamente grazie alla loro composizione molecolare. Grazie a questa arte, si possono azzardare abbinamenti folli.

Gli chef presentano tre combinazioni folli, che Edoardo, in quanto vincitore della mistery box, ha avuto la possibilità di combinare uno dei suoi compagni. A Mattia vengono assegnati lavanda e sedano rapa, la coppia più semplice. Acciughe e anguria a Lavinia. Beri Cooper, Giuseppe, dovrà confrontarsi con caffè colombiano e sogliola.

La sfida è difficilissima e i concorrenti avranno solo quarantacinque minuti di tempo per inventare una soluzione al dilemma. Uno dei tre, senza ombra di dubbio, andrà a casa. La maggior parte dei concorrenti tifa per Mattia, mentre Lavinia e Giuseppe paiono più abbandonati. Alla fine, nessuno dei tre concorrenti al pressure è rimasto contento delle scelte di Edoardo.

Beppe si prende un rischio clamoroso: la polpetta panata con il caffè. Gli occhi dei concorrenti si focalizzano su di lui e Beri Cooper capisce che la strada, forse, non è quella giusta. Piano B: sogliola in crosta con burro al caffè. Anche Mattia è costretto ad un’uscita di emergenza: gli gnocchi non gli riescono. Infine Lavinia arriva a friggere le acciughe, nella disperata ricerca di un piatto da presentare.

Tre piatti, troppi errori: si salva chi sbaglia meno

Nessuno dei concorrenti, in sintesi, riesce a seguire una linea di pensiero. Tra errori rimediati sulla linea di porta e azzardi degni di cucine da incubo, la prova si conclude nell’insoddisfazione generale.

Giuseppe è il primo a presentare un piatto: “lago salato” è una sogliola in crosta su letto di caffè zuccherato. Non è una ricetta, ma un fine pasto in cui è caduto del pesce. Mattia, invece, presenta una millefoglie di sedano rapa e lavanda: palesemente il piano B di un piatto che non è riuscito.
Infine Lavinia, che porta alici fritte e brodo di cocomero. Un piatto sbagliato su diversi fronti, una Caporetto.

La disfatta del pressure test ha messo davvero alla prova i tre aspiranti chef, ma nessuno di loro è riuscito a emergere. Vengono premiati non i migliori, ma i meno peggio. Il primo a salvarsi è Mattia, che nonostante gli errori ha presentato un piatto commestibile. Lavinia si riesce a salvare grazie alla salsa di verdure, che ha spento il sale fritto dell’acciuga.

Giuseppe viene penalizzato per l’idea, per la preparazione e per i sapori proposti. Deve togliersi il grembiule e lasciare la cucina di Masterchef 12.

A Masterchef 12 arriva Sua Altezza Jeremy Chan: uno skill test da incubo

I concorrenti rimasti in gara, ora, ammontano a tredici, e dovranno confrontarsi in uno skill test proibitivo. Di fronte a loro, uno dei massimi esponenti della cucina mondiale. Ladies and gentleman, entra in scena a Masterchef 12 Jeremy Chan, due stelle michelin e l’American Express Once to Watch.

La classe dovrà affrontare uno skill test davvero particolare. Il tema della prova sarà “i cinque sensi” e l’uso che ne viene fatto in cucina. Chi meglio, dunque, di Jeremy Chan come commissario esterno? Come è già accaduto in passato, l’ospite avrà una particolare qualifica. Lo chef stellato, infatti, potrà costringere i concorrenti a ripetere una preparazione, potenzialmente anche all’infinito.

I concorrenti si confrontano con un impiattamento dello chef inglese, che è riuscito a trattare la guancia di maiale con grande raffinatezza. “Sembra una ballerina della Scala” sostiene Silvia. Ha ragione. I concorrenti avranno trenta minuti per conquistare gli occhi degli chef. Non sarà, infatti, una prova di gusto, ma estetica. Anche gli aspiranti chef dovranno usare la guancia di maiale.

Jeremy Chan, nel frattempo, passeggia tra i concorrenti e miete vittime tra le preparazioni. Nicola e Bubu sono i primi fermati, ma la prendono sportivamente. Anche Lavinia viene colpita dall’inflessibile Jeremy Chan. Anche Edoardo subisce lo stesso destino e così a cascata tutti gli altri. Parola chiave: ordine e pulizia.

Nonostante la prova sia a un passo dalla conclusione, Jeremy Chan non ha pietà alcuna. Continua a imporre preparazioni da rifare anche a due minuti dal gong e gli aspiranti chef sono palesemente in difficoltà.

Hue, Roberto e Leonardo sono i primi a presentarsi. Il piatto “anonimo” di Hue è meraviglioso, ma ha usato il guanciale al posto della guancia. Per questo, dovrà cucinare di nuovo. Anche Roberto, nonostante l’impegno, viene rimandato a posto. Infine Leonardo, che ha eseguito una preparazione senza senso. Il primo terzetto viene cassato per intero.

Silvia non ha concluso il suo piatto e nonostante la dedica a Jeremy Chan dovrà tornare a cucinare. Anche Lavinia viene rinviata a giudizio. Edoardo, un po’ di logica, un po’ di culo, si salva. E’ lui il primo promosso. La serie di bocciature interrotta dall’estroso ventiseienne viene ripresa immediatamente con Mattia.

Nicola porta una “guancia a prima vista”. Esteticamente, è uno dei piatti più convincenti e riesce a conquistare l’approvazione di Jeremy Chan. Il ravennate sale a far compagnia a Edoardo nonostante il daltonismo.

“Vedo, mi viene voglia di mangiare”. Poche parole, dette da Jeremy Chan a Bubu, bastano per scaldare il cuore del giovane cuoco. Anche lui viene promosso: sale a tre la quota dei sopravvissuti. Laura purtroppo non è riuscita a completare la preparazione e per questo dovrà nuovamente cucinare.

Il piatto di Sara è troppo caotico e anche lei subisce lo stesso destino della maggior parte dei suoi compagni di classe. Per Francescone arriva una bocciatura senza appello. Anche Ollivier, a sorpresa, viene bocciato.

Alla ricerca del gusto perduto: chi riuscirà a imitare Jeremy Chan?

Il secondo step metterà al centro della scena il gusto. Jeremy Chan presenta un capolavoro, una ricetta con più di cinquanta spezie tra pepi e peperoncini, che accompagnano un polpo preparato con diverse preparazioni.

I concorrenti dovranno preparare un piatto perfettamente bilanciato con un solo gusto: l’amaro. Una sensazione particolare, che generalmente allarma il palato dei commensali. Gli aspiranti chef dovranno riuscire a trovare un perfetto equilibrio mentre Jeremy Chan si aggirerà tra i banchi come un falco. Sarà lui a decretare se una preparazione è adeguata oppure no.

Come nella prima prova, lo chef inglese si aggira tra gli aspiranti chef. Il primo frame, però, lo conquista Sara. Il suo rapporto col fegato è speciale grazie a un ricordo che lo lega alla madre. Questa volta, però, non ci sono grossi errori, anzi.

I complimenti dello chef alzano il morale della truppa, ma dopo i primi giudizi positivi ricomincia la strage delle preparazioni. Sono diversi i concorrenti che dovranno ingegnarsi per ripetere un lavoro. Paiono in grave difficoltà Lavinia e, per la prima volta in questa edizione, Ollivier. L’aspirante chef cosmopolita dovrebbe trovare diversi punti di contatto con Jeremy Chan, ma il peso delle aspettative lo sta schiacciando.

Hue, questa volta, non può sbagliare e la sua seconda dedica a Jeremy Chan è un colpo al cuore. La cuoca vietnamita fa centro e viene premiata con la balconata. Anche Roberto, nonostante alcune incertezze, viene premiato.

Leonardo, invece, prede la strada inversa rispetto ai suoi compagni di masterclass e torna in postazione, senza idee o risultati. Il piatto di Laura, esteticamente, è bellissimo e anche il sapore degli ingredienti viene esaltato. Piatto da ristorante che vale la balconata.

Il piatto di Silvia è il terzo mappazzone della stagione, senza alcuna ombra di dubbio. Troppi ingredienti, troppa confusione. Lavinia, questa volta, non sbaglia. Continua l’altalena, ma la traiettoria è finalmente in salita: verso la salvezza e oltre. Decisivo il radicchio caramellato.

La presentazione londinese di Mattia vince e convince e il suo piatto vale il volo. Senza dubbio, il piatto di Sara è uno dei più invitanti della serata. Una ricetta piena, che si lascia mangiare e che vale la balconata. E’ arrivato l’amore che l’aspirante chef ha messo nel piatto.

Francescone propone la sua “Parigi Experience”, ma il piatto è vicino al boulevard of broken dreams. Il piatto è triste, come il suo umore. Anche Ollivier presenta il suo piatto ed è il secondo rigore sbagliato della giornata.

Un tuffo nel buio: Jeremy Chan propone un assaggio al buio per la salvezza

Per il terzo step dello skill test, Jeremy Chan ha proposto un piatto che viene servito in menù al suo ristorante, ogni sera. I concorrenti hanno avuto un’ulteriore difficoltà: dovranno replicare un piatto che non hanno visto. L’assaggio, infatti, è avvenuto a occhi bennati.

Diversi chef si trovano in difficoltà nel riconoscere l’elemento principale proposto da Jeremy Chan. La zucchina è stata la grande incognita. I concorrenti hanno avuto la possibilità di porre una domanda al cuoco stellato e Francesco si è fatto prendere troppo la mano.

Ne è nata una discussione con tutti i colleghi in balconata, che si è protratta sino alla fine della prova. Gli chef, invece di stemprare la tensione, hanno acceso ulteriormente gli animi.

Prima dell’assaggio, viene svelato il vero volto del piatto proposto da Jeremy Chan. Riso, zucchine e crema bernese si sono fuse in un piatto tremendamente difficile. Per gli aspiranti chef la prova era quasi impossibile. Alcuni ci sono andati più vicini di altri.

Leonardo è il primo a salvarsi tra i quattro reduci grazie a una salsa bernese perfetta. Lo segue Francesco. Nonostante le polemiche e le diatribe, l’aspirante chef super sale in balconata. Al fotofinish, Ollivier riesce a portare a casa una salvezza insperata. Non ha usato l’uovo, ma la salsa aveva lo stesso sapore.

Rimane Silvia al centro della scena. E’ lei, dopo una prova estenuante, a lasciare la cucina di Masterchef 12.

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