Le luci della seconda puntata di Pechino Express si spegne con la musica, in sottofondo, di Zerocalcare (The Funeral dei Band of Horses). Un finale amaro per gli Atletici, che vengono eliminati dopo una gara al cardiopalma tra le rovine dei Castelli di Cotone.

Le otto coppie rimaste sono sopravvissute a un saliscendi di emozioni costanti, passando dalla raccolta delle mele a quella dei gamberi di lago. Tra un passaggio mancato, un radiatore esploso e rifugi per la notte alquanto improbabili, vediamo come se la sono cavata le coppie nella seconda puntata di Pechino Express.

La resurrezione delle belle e impossibili – Il trionfo di ItaliaBrasile.

Contro ogni pronostico (erano state massacrate dalla nostra critica proprio qui) ItaliaBrasile sovvertono le regole della logica e vincono questa poetica tappa tra le rovine romane. Al primo pit-stop, durante la prova immunità, la coppia era risultata ultima.

Tra un pianto, una preghiera e un’attività di animazione su un pulmino, le ItaliaBrasile sono riuscite a fare propri gli stimoli non proprio gentili di Costantino. Alla lunga, imparano. Promosse con pieno merito.

Citando i Pinguini Tattici Nucleari: “chi l’avrebbe mai detto?”

Beautiful? No, Pechino Express – La strana avventura dei fidanzatini

Nonostante non abbiano mai rischiato l’eliminazione, i fidanzatini sono apparsi decisamente sottotono in questa seconda puntata di Pechino Express. La coppia, composta da Rita Rusic e Cristiano di Luzio, ha messo in evidenza tutte le problematiche che possono uscire da una gara come quella della Rotta dei Sultani.

Nascono così incomprensioni, litigi davanti alle telecamere e lacrime di sfogo. La soluzione? “Non parliamone”. Bocciati con riserva

Abbiamo finalmente i villan di questa edizione di Pechino Express – Scienziati malvagi

pechino4-320x216 La seconda puntata di Pechino Express 2022: sultanati fatali per gli Atletici
La seconda puntata di Pechino Express ci mostra chi sono i veri villain: gli scienziati! – Fonte: Sky

Partiti in sordina, Barbascura X e Andrea Boscherini hanno finalmente trovato il proprio posto nella trasmissione: quello dei villain. Se fossero arrivati tra gli ultimi due, le ItaliaBrasile li avrebbero sicuramente eliminati.

Gli scienziati, al momento, sono l’unica coppia che non ha offerto supporto ai propri compagni di avventura. Va bene lo spirito di competizione, ma bisogna ricordargli che questa è una sfida di beneficenza. Non conta tanto vincere, quanto partecipare.

Attenzione, però, perché questi cattivi hanno il cuore di panna: commovente la scena relativa alla seconda nottata, quando Andrea si lascia andare dopo aver osservato una bambina prodigarsi per aiutarli. Alla fine, molto molto in fondo, non sono cattivi. Al massimo malvagi.

Ciro Ferrara padre dell’anno – La rimonta di Padreefiglio

Ciro Ferrara è un campione, nello sport e nella vita. Questo lo sappiamo tutti. Ha trionfato in diverse occasioni con Napoli e Juventus e ha imparato quella che si può definire una mentalità vincente. Avere l’occasione di trasmetterla, sul campo, al proprio figlio è una fortuna incredibile.

La loro prova durante la seconda puntata di Pechino Express ci mostra, esattamente, cosa può scattare nella mente di ognuno di noi di fronte a un’avventura di questa portata. Innamorati, sempre di più.

Qualcuno fermi quelle due – Mammaefiglia sono ancora la coppia da battere

Ancora una volta, vincono loro. Ancora una volta, chiudono davanti a tutti. Ancora una volta si godono una giornata di relax mentre i compagni di avventura sono costretti a sfacchinare lungo la Rotta dei Sultani.

Natasha Stefanenko e Sasha Sabbioni si confermano la coppia da battere. Intelligenti, bellissime e, soprattutto, con uno spirito di avventura al di sopra di qualunque aspettativa. Superano le difficoltà della pesca dei gamberetti, lottano e si spronano a vicenda. Coppie così fanno bene al morale.

La rotta sbagliata. Di nuovo. – L’inesistente senso dell’orientamento degli Indipendenti

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La seconda puntata di Pechino Express mette in difficoltà gli indipendenti. Fonte: Sky

Pechino Express, per Bugo e Cristian Dondi, si è aperto nel modo peggiore: sbagliando strada. La coppia conferma lo scarsissimo senso dell’orientamento anche durante la seconda puntata. Per loro la cartina è un mero strumento con cui ripulirsi dai regali non richiesti delle galline (gentile presente di Costantino durante la gara).

Chiamatela sfortuna,  scarsa capacità di adattamento, definitela un po’ come volete. Nel momento in cui, su quattro parziali, per tre volte si finisce in coda, scatta la preoccupazione. Sono adatti a questa gara? Rimandati, per il rotto della cuffia.

Sciacalli all’angolo – Il cuore non va oltre il sultanato

Gli Sciacalli. The Jackal. A discapito del nome inquietante, Fru e Aurora sono il volto migliore di questa stagione di Pechino Express. Genuini, sorridenti e incredibilmente in linea con quella che è la loro presenza scenica.

Nonostante questa dose di buoni sentimenti, chiudono la tappa al sesto posto, a un passo dal rischio eliminazione. Perdersi tra le meraviglie delle rovine romane può essere divertente, ma non lo è in una gara in cui il tempo è tutto. Non vogliamo perderli troppo presto. Anzi, non vorremmo perderli mai.
Rimandati, per fortuna.

Atletici in coma celebrale – Giusta eliminazione da Pechino Express

Bruno Fabbri, compagno di avventure di Alex Schwazer, si è definito in coma celebrale all’arrivo della tappa conclusiva della seconda puntata di Pechino Express. Mai termine medico fu più azzeccato. Durante questa seconda prova emergono tutti i limiti evidenti di chi vorrebbe vivere un’avventura unica, ma che deve farlo con il proprio tempo.

Non l’ideale, in questa competizione. Resterà però impresso, negli spettatori, il cuore di questi due campioni. Meritatamente bocciati, ma quanto ci dispiace.

Non fermarsi mai, di fronte a nulla – La folle corsa dei Pazzeschi

Ci sembrava giusto commentarli qui. In fondo, in perfetta contrapposizione con gli Atletici. Alex Schwazer e Bruno Fabbri non chiedono, ringraziano. Non se ne approfittano, ma cercano una strada diversa. Una strategia corretta, ma decisamente poco utile ai fini della gara.

I pazzeschi hanno inventato un nuovo modo di gareggiare. Un nuovo metodo per andare avanti con merito. Chiedere, con una faccia tosta, tostissima. Chiedere e ottenere. Chiedere, ottenere e avere ancor di più di quanto richiesto. Uno stratagemma che, al fine della competizione, è estremamente efficace. Potrebbero essere loro i veri antagonisti di Madreefiglia. Promossi.

 

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