La primavera è la stagione della rinascita ed è presente anche nel mondo del cinema. Per il Vintage Friday, vediamo 5 film che sanno di primavera.

hd-aspect-1514996011-marie-antoinette-sofia-coppola-768x400-1-320x167 Vintage Friday: 5 film che sanno di primavera
Fonte foto: Frammenti rivista

Ah la primavera: fiori, colori e tanto polline.

Battute a parte, la primavera è una delle stagioni più amate, simbolo di rinascita, grazie al risveglio della natura che abbiamo ciclicamente in questo periodo.

Nonostante sia una stagione dalle forti connotazioni simboliche, è più raro vedere la primavera rappresentata su pellicole, rispetto alle altre stagioni. Nonostante ciò, ci sono dei film che riescono a rappresentarla comunque: nei colori, nelle ambientazioni oppure per il simbolo di rinascita che incarnano.

 

Vediamo allora cinque film che sanno di primavera.

 

Il giardino segreto (1993)

Film del 1993, diretto da Agnieszka Holland e tratto dall’omonimo romanzo di Frances Hodgson Burnett del 1910. Si tratta del terzo adattamento cinematografico del romanzo, dopo le versione del 1919 e del 1949 e prima della quarta del 2020.

Ci troviamo in una sinistra villa gotica situata nella brughiera inglese, dove vive una famiglia che nasconde un segreto: uno splendido giardino, nel quale possono fiorire amicizie e amori e dove è possibile fuggire dalle sofferenze del corpo e della mente.

La protagonista è la piccola Mary Lennox, una bambina di 10 anni, ormai orfana, che va a vivere dagli zii. Qui, dopo aver scoperto l’esistenza del giardino segreto, scopre anche l’esistenza di Colin, un bambino della stessa età di Mary, costretto a rimanere a letto perché creduto afflitto da una grave malattia.
Colin e Mary si rifugiano spesso nel giardino segreto e scoprono che Colin, qui, è in grado di camminare e giocare liberamente.

Il film, così come il romanzo, racconta una storia di amicizia tra due bambini, che si prendono cura l’uno dell’altra.
La rappresentazione del “giardino segreto” esprime il senso primaverile del film, non solo a livello estetico, ma anche sotto il punto di vista simbolico: la primavera risveglia i sensi assopiti ed è teatro di nascita e crescita.

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Fonte foto: Warner Bros

 

Big Fish (2003)

Film fantasy del 2003, diretto da Tim Burton e con protagonista Ewan McGregor.
La pellicola è ambientata in Alabama e segue l’emozionante storia di Edward Blossom e di suo figlio William.

Edward è un uomo loquace e una delle sue doti è quella di raccontare storie incredibili sulla sua vita, lasciando i suoi interlocutori meravigliati e sorpresi. Le sue sono storie molto fantasiose: dall’incontro con un uomo alto 5 metri a quello con una vecchia strega da un occhio solo, ma anche la storia di come sia riuscito a pescare un grandissimo pesce nel giorno della nascita di suo figlio.

Presto William, però, si rende conto anche dell’assurdità delle storie raccontate dal padre, perdendo la fiducia in lui.
Ma quando Edward, ormai anziano, si ammala gravemente, William tornerà nella casa dei genitori, intraprendendo uno straordinario viaggio per scoprire la verità dietro i racconti del padre.

Il film è una favola moderna che mette a risalto il rapporto tra padre e figlio, ma anche il potere dell’amore.
In una delle storie raccontate da Edward, l’uomo si ritrova in un campo di narcisi gialli, insieme alla donna che vuole conquistare: si tratta anche di una delle scene più famose del film.

In Big Fish respiriamo costantemente un’atmosfera di gioia e la primavera è presente nel suo aspetto più bambinesco e allegro.

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Fonte foto: Film 4 Life

 

Racconto di primavera (1990)

Nella nostra lista di film primaverili non potevamo che inserire anche Racconto di primavera, film del 1990, diretto da Eric Rohmer. Si tratta del primo capitolo del ciclo dei Racconti delle quattro stagioni.

Jeanne è un’insegnante di filosofia, fidanzata con Mathieu. Quando quest’ultimo parte per il weekend, la ragazza dovrebbe stare nel suo appartamento, ma lo considera fin troppo disordinato per viverci. Così, accetta l’invito di Natacha, una ragazza appena conosciuta ad una festa, la quale la invita a dormire a casa sua.

Tra le due nasce subito una grande confidenza ed entrambe si sfogano riguardo le loro vite, tra relazioni e legami famigliari difficili.
Le due decidono di andare insieme nella casa di famiglia di Natacha per vedere la primavera che ha riempito i fiori del giardino. Ma Natacha ha l’obiettivo di far mettere insieme suo padre con la sua nuova amica Jeanne, all’insaputa di entrambi.

Quello che colpisce del film è sicuramente la capacità del regista di esprimere l’acerbità delle due protagoniste, attraverso i dialoghi.
Rohmer riesce a mettere su pellicola un ampio ventaglio di emozioni e di sentimenti in questo primo capitolo delle stagioni, rappresentando la primavera mediante la voglia di cambiare e di rinascere delle protagoniste.

Ma la storia ci mostra anche una contrapposizione: se la primavera, solitamente, viene descritta come la stagione in cui sbocciano gli amori, in Racconto di primavera, gli amori tendono verso la loro fine.

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Fonte foto: Spietati

 

Marie Antoinette (2006)

La primavera è anche colori pastello e atmosfera zuccherosa e quale film riprende questi canoni più di Marie Antoinette?
Marie Antoinette è un film del 2006, diretto da Sofia Coppola, con protagonista Kirsten Dunst.

Nel film ripercorriamo la vita di Maria Antonietta, promessa in sposa ad appena 14 anni a Luigi XVI. La sua vita si scontra con le usanze di Versailles e viene continuamente ignorata dal marito. Ma da tenera adolescente, diventa una sovrana viziata e frivola, che suscita un odio viscerale da parte del popolo.

Il film è esteticamente molto appagante, grazie alle tonalità pastello usate, che ricordano molto i colori della primavera.
Ma la stagione dei fiori e della rinascita si rispecchia molto anche nella personalità della stessa protagonista: Maria Antonietta è una sovrana leggera e frivola, che pensa alle feste, ai balli e ai pettegolezzi, più che ai suoi doveri da sovrana, rappresentando la primavera nel suo lato infantile e capriccioso.

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Fonte foto: Coming Soon

 

Spring Breakers (2012)

Se finora abbiamo visto il lato fanciullesco della primavera, con Spring Breakers ne vediamo il lato sfrenato, a causa dello “spring break”, la tradizionale settimana di vacanze che gli studenti americani hanno ad ogni inizio di primavera, caratterizzato solitamente da sballo e vacanze sfrenate.

Il film è diretto da Harmony Korine e vede come protagonisti Selena Gomez, Ashley Benson, Vanessa Hudgens, Rachel Korine e James Franco.
Brit, Candy, Cotty e Faith hanno intenzione di organizzare la vacanza più folle della loro vita, in occasione del loro spring break. Ma per trovare i soldi scelgono un metodo poco ortodosso e decidono di rapinare un fast food.

L’esperienza divide il gruppo: se da una parte Faith continua a sentirsi in colpa per ciò che hanno fatto, Brit e Candy sono assuefatte dalla loro esperienza. Arrivate in Florida, le quattro ragazze vengono arrestate per possesso di droga, ma il criminale Alien paga la loro cauzione per farle uscire. Per alcune di loro sarà solo l’inizio di un baratro di eccessi e autodistruzione.

Spring Breakers è un film votato all’eccesso, che mette in risalto diversi contrasti di cui sono protagonisti gli adolescenti americani e della loro “doppia natura” in merito agli spring break.

La pellicola mostra un baratro di eccesso, droghe e allucinazioni in cui cadono le protagoniste, senza nessun accenno di rivalsa o di pentimento.

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Fonte foto: Vulture

 

Questi erano i 5 film che sanno più di primavera.

E voi quale preferite?

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