Streghe: perchè il cappello a forma di cono?

La storia racconta delle Streghe di Subeshi, in Cina, che furono accusate di praticare la magia, nel II sec. a. C. ed i loro resti mummificati ha riportato, nel loro abbigliamento, la presenza di un cappello a punta sulla testa. L’esistenza delle due sorelle, quindi, rappresenta forse la prima reale prova dell’esistenza delle streghe.

Durante il Medioevo, invece, era la religione ebraica a vedersi attribuire i cappelli appuntiti collegandoli, oltretutto, a Satana. La partecipazione ai riti della Cabala aveva fatto intendere che gli ebrei, dopo un patto con il diavolo, avessero avuto la possibilità di detenere poteri magici. Proprio così, nel 1200, tutti gli ebrei ungheresi furono costretti ad indossare questi cappelli per permettere al popolo di identificarli. Il cappello a forma di cono, in quegli anni, acquisì un nome, Judenhat (“cappello ebraico o cornuto”) e divenne un bersaglio durante l’antisemitismo, quando la caccia alle streghe era all’ordine del giorno.

Nell’Europa Medioevale, poi, l’appellativo di “strega” si riversò sulle donne che producevano la birra in casa. Queste, furono sospettate di essere erboriste, il che le rendeva automaticamente praticanti la magia. Poi, il fatto di indossare cappelli molto simili a quelli già citati, avevano decretato il pregiudizio nei loro confronti. Ogni donna che osava sfidare le norme patriarcali, svolgendo una professione maschile, tra il 1700 ed il 1800 veniva considerata maga o adoratrice di satana.

Con l’avvento del libro del 1900, il Mago di Oz, seguito, nel 1939 dal film, il cappello a forma di cono viene definitivamente associato a questa figura. A questo ha contribuito anche il personaggio della Strega dell’Ovest che è nota per aver indossato un cappello alto e appuntito, facendo entrare di diritto questo elemento nell’abbigliamento da strega.

Perchè le streghe indossano le scarpe a punta?

Spesso abbinato a figure goliardiche, come elfi e giullari di corte, dal XIV al XVI secolo, le scarpe a punta facevano parte delle tendenze popolari. Fu la chiesa, in seguito, a considerare queste calzature come facilmente associabili ad azioni controverse, al sesso e al peccato, a causa della loro forma che ricordava vagamente quella fallica. Addirittura si iniziò a spargere la voce che le scarpe a punta non permettessero ai fedeli di inginocchiarsi durante la preghiera, venendo additate come “artigli di Satana”.

Fu proprio l’idea del legame con il demonio ad abbinare le scarpe alla figura della strega, soprattutto perchè erano indossate in maggior misura dalle donne. Chiunque possedeva queste calzature aveva deciso di compiere due gesti: o liberarsene per sempre, o nasconderle in un angolo remoto della propria abitazione per proteggersi dal male.

Mantello e cappe: l’outfit della strega

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5 curiosità sulle streghe: perchè si vestono così?

Centinaia di anni fa, mantelli e mantelli erano considerati capi che offrissero protezione ed erano molto famosi durante il medioevo. Il legame con le streghe, però, può risalire, molto probabilmente, allo spettacolo teatrale Dracula, rappresentato in Inghilterra, in cui la protagonista indossava un mantello, che legò indissolubilmente questo capo al vampirismo e alla stregoneria.

Le streghe e il manico di scopa

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Avete notato che l’outfit della strega è sempre completato dalla presenza del manico di scopa? Ecco però la verità. L’uso della scopa non era inizialmente quello del volare, almeno, non per le streghe. In realtà il mito della strega volante rappresenta più che altro una leggenda urbana, fondata dall’immaginazione allucinata delle streghe che sfregano unguenti sui genitali per riuscire a facilitare il volo magico. Anche qui, quindi, è di nuovo il concetto di sesso a riapparire, fondendosi con la tradizione popolare.

Le calze, invece?

Le calze sono l’unico accessorio che non è realmente collegato alla figura delle streghe, come spiega il motivo che le ha abbinate. Durante gli ultimi anni del 1800 sino alla fine degli anni ’20, il logo della Ipswich Hosiery presentava una vecchia strega che indossava le calze. Era ancora il periodo dei duri e truci processi alle streghe, il cui ultimo risale al 1878. Nel 1927 il brand modificò il logo, inserendo altre streghe, rendendo forte l’idea che il completo fosse composto proprio in questo modo. Tuttavia, comunque non esiste alcun dato storico a raccontare l’uniforme di una strega aggiungendo anche le calze.

Allora, voi conoscevate la storia reale dietro a questo costume? Conoscete altre curiosità interessanti?

 

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