Pinguini tattici nucleari: il messaggio per la loro città

Bergamo. Un piccolo centro lombardo che ad oggi risulta una delle zone d’Italia più colpite dall’emergenza Covid-19. Tanto che sono serviti i mezzi militari per portar via tutte quelle bare che non c’entravano più. Come hanno testimoniato i Pinguini Tattici nucleari.

Una situazione allarmante, con un crescente numero di contagiati e di deceduti, che sembra non voler porre fine ad un silenzioso massacro. Si, perchè i malati di Coronavirus, muoiono da soli. Nessuna faccia amica, tantomeno la mano della persona che ami a stringerti mentre stai scomparendo.

L’assessore Gallera, ha dichiarato «Medici e infermieri in questi 30 giorni hanno dedicato tutti se stessi, sono dei grandi eroi. E poi i cittadini: ognuno ha iniziato a essere protagonista della battaglia.»

«Abbiamo aperto un conto, ognuno ha partecipato come ha potuto. Dobbiamo restare a casa, dobbiamo continuare la battaglia, perché il virus “si nutre” dell’uomo: se lo trova si nutre, se non lo trova, muore. Dobbiamo mantenere il distanziamento sociale».

Ma nulla potrà togliere quella visione da fake news ma che è dolorosa realtà.

I Pinguini Tattici Nucleari, una delle band che lentamente si sta facendo strada nel panorama italiano, non più rivolti soltanto ad una nicchia di genere, l’hanno immortalato.

Con un lungo post, Riccardo Zanotti ha commentato la situazione che stiamo vivendo. «Un convoglio di mezzi mimetici che però non si mimetizzano per niente» dice e poi prosegue:

Stonano, in una via con il negozio di strumenti musicali che mi ha fatto mettere le mani sulla prima chitarra e fanno venire il mal di pancia, in una via con uno dei sushi più buoni di Bergamo e, proprio accanto, una gelateria strepitosa.

Questa è via Borgo Palazzo, uno dei cuori pulsanti della mia amata città.

 

 
 
 
 
 
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Sembra uno di quei video di fake news, ma non lo è. Qui vedete dei camion dell’esercito che trasportano dei defunti in altre città, perché qui a Bergamo ce ne sono troppi. Un convoglio di mezzi mimetici che però non si mimetizzano per niente, ed anzi ad ogni centimetro ci ricordano sempre più di quanto sia assurda la situazione che stiamo vivendo.

Stonano, in una via con il negozio di strumenti musicali che mi ha fatto mettere le mani sulla prima chitarra e fanno venire il mal di pancia, in una via con uno dei sushi più buoni di Bergamo e, proprio accanto, una gelateria strepitosa. Questa è via Borgo Palazzo, uno dei cuori pulsanti della mia amata città. Andarci di solito è come stare vicini di banco al tuo migliore amico delle medie: ti fa ridere e non riesci a star zitto. Ti mette di buonumore. Oggi no. L’unico pensiero che riesco ad avere ora è che non vedo l’ora di tornarci quando tutto questo sarà finito. Forza Bergamo. -Rik

Un post condiviso da Pinguini Tattici Nucleari (@pinguini_tattici_nucleari) in data:

Pinguini Tattici Nucleari “Sei speranza dentro agli occhi di chi resta”

Non è facile vedere negozi chiusi, non potersi incontrare con il proprio ragazzo o con gli amici, fare le cose di sempre, quelle banali, come una passeggiata.

Ed anche se ci stiamo abituando, forse, ingannando il tempo in milioni di modi, e ci diciamo che andrà tutto bene, non possono mancare quell’angoscia e quella depressione nel sentire indistintamente il canto di un uccello, perchè il resto è solo una lunga autostrada silenziosa.

L’amore per Bergamo è così forte che i Pinguini Tattici nucleari lo hanno sancito anche nello loro omonima canzone, contenuta nell’album Fuori dall’Hype: Ringo Starr.

Un brano lento, dolce, che metaforicamente si riferisce anche ad un ipotetica ragazza, che potrebbe essere ognuno di noi.

Commozione pura ed un vero e proprio Hype che sale al momento del ritornello che ci ricorda che «Se ti senti persa dentro alla malinconia, i giorni grigi, e cieli neri tu, ricordi che sei bella come casa mia».

E credo che tutti coloro che non abbiano mai visto Bergamo, siano almeno un po’ curiosi di sapere se questo centro sia davvero così bello. Quello che per ora sappiano e che ogni tanto nella vita devi solo aspettare, e sperare.

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