Cosa vuol dire essere un “vero uomo”?

Ce lo spiega Gillette.. e non si tratta del macho che vi aspettate.

Il nuovo spot di Gillette España, presenta infatti sei celebrità ispaniche, Paco León, Dani Martín, David Silva, Jesús Vidal, Pau Ribes e Rubén Errebeene-Ariel Rec, le cui storie ispirano le nuove generazioni con valori quali integrità, rispetto, duro lavoro, onestà.

In questo #PrideMonth che celebra l’orgoglio della comunità LGBT, parlare di certe tematiche è d’obbligo.

I marchi sono particolarmente bravi a “cavalcare l’onda” durante questi eventi, con packaging particolari e frasi ad effetto, e quindi spesso la comunità LGBT si vede rappresentata unicamente da bandiere arcobaleno stampate ovunque.

Questo fenomeno viene definito pinkwashing, o in questo caso “rainbow washing“, ed indica la promozione di enti o prodotti attraverso atteggiamenti di apertura nei confronti di una specifica causa. 

Ma quello che ha fatto Gillette con il suo ultimo spot, è qualcosa di diverso.

Brand Activism di Gillette

In realtà questa di Gillette è l’ultima pubblicità di una campagna molto più ampia, che affronta i vari volti della mascolinità.

Sempre quest’anno, infatti, aveva abbattuto gli stereotipi maschilisti con lo spot a sostegno del #metoo, mostrando i vari modi in cui la mascolinità tossica si insinua nelle nostre vite, tutti i giorni, ed ispira negativamente le nuove generazioni.

Purtroppo però qualcuno non l’ha presa benissimo: sebbene lo spot avesse unicamente lo scopo di sottolineare che certi comportamenti sbagliati possono essere dannosi, le polemiche sono state molteplici.

Le critiche per questa “svolta femminista“, hanno portato ad un vero e proprio boicottaggio.

Ma Gillette non demorde, e sfida gli uomini a fare di meglio: ha lanciato, infatti, la campagna #MyBestSelf che modifica il precedente slogan”the best a men can get” in “the best a man can be“.

Non più “il meglio che un uomo può ottenere”, ma “il meglio che un uomo può essere”.

“Perché i ragazzi di oggi saranno gli uomini di domani.”

L’addio ai luoghi comuni

I bambini oggi crescono condizionati da determinati limiti e stereotipi imposti dalla società: macchinine, mostri, la lotta, il calcio.

Guai a dare una bambola ad un maschietto! E non parliamo della cucina giocattolo.

Un uomo dev’essere forte, deve sapersi difendere, deve badare alla famiglia e sostenerla economicamente, dev’essere quello che “porta i pantaloni” in casa.

Ancora oggi definiamo un uomo che sceglie di rinunciare al lavoro per badare ai figli, “mammo”.

Perché non semplicemente, papà?

Cosa vuol dire essere un “vero uomo”?

Insomma, il vero uomo dev’essere necessariamente un macho, magari anche palestrato, non piange mai..e soprattutto non usa il rossetto!

Giusto?
Assolutamente no.

In 50 secondi Gillette ci insegna che essere un vero uomo significa altro.

Vuol dire riuscire ad ammettere di aver paura. Essere tanto forte da riuscire a cambiare, nuotare controcorrente.

Un vero uomo è tale quando sceglie di mettere la famiglia al primo posto. Quando esprime le proprie idee senza sovrastare l’altro.

Quando pratica il rispetto, l’integrità, l’onestà.

Quando crede, e pratica, l’uguaglianza di genere.

Un uomo, un vero uomo, può essere chiunque egli voglia..anche una regina.

https://youtu.be/7LodIgC3MI0

 

 

 

 

 

 

 

 

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