Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, e Jill Biden, moglie del neo-eletto presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è una grande donna con il cuore e le origini italiane, conosciamo insieme la Sicilia di Jill Biden. 
Una storia, quella della First Lady , che ha inizio in Sicilia: terra d’incontri tra culture diverse nel cuore del Mediterraneo già dall’antichità, dai fenici ai greci, romani, arabi e normanni.
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La Sicilia di Jill Biden-The Web Coffee
Ma non solo: la Sicilia nella sua storia è stata terra di emigranti, uomini e donne che tra otto e novecento scelsero il mare e l’America per un futuro migliore.

La Sicilia di Jill Biden: da dove nasce la sua storia?

Tra gli emigranti figura un certo Gaetano Giacoppa, proveniente da un paese del messinese, Gesso.
Ellis Island non ha significato solo l’arrivo nella Terra degli Uomini Liberi ma anche il cambio del nome, cosa che avveniva spesso in caso di cognomi strani alle orecchie americane.
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La Sicilia di Jill Biden-The Web Coffee

Joe e Jill: un amore forte

Una sua nipote Jill Jacobs, nata nel 1951 a Hammonton, sposò un certo Joe Biden nel 1977, divenendo la matrigna dei suoi due figli del primo matrimonio, Beau e Hunter.
La prima moglie di Biden, così come la figlia muoiono in un incidente d’auto nel 1972; i due avranno in seguito una figlia, Ashley, nel 1981.

Da Giacoppa ad un semplice Jacobs: la Sicilia di Jill Biden racconta la sua storia

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La Sicilia di Jill Biden-The Web Coffee
Insegnante e scrittrice, Jill Jacobs è molto attiva nella filantropia in particolare nei diritti umani.
Seguì il marito nella carica di vicepresidente degli Stati Uniti dal 2009 al 2017, sotto la presidenza di Barack Obama.
Con la first lady Michelle Obama creò la Joining Forces in supporto a soldati e veterani, promuovendo la lettura con il programma Book Buddies.
Ora lei è arrivata dove nessun altro italiano, né italoamericano, è mai arrivato: alla Casa Bianca come moglie del 46° presidente degli Stati Uniti.
Nelle stesse Stanze dove Eleanore Roosevelt diede impulso al ruolo di first lady, dove Jaqueline Bouvier Kennedy mise in risalto il mobilio della residenza presidenziale e con essa la manifattura americana, aprendo al pubblico le sale di rappresentanza.
Quelle sale dove Hillary Clinton seppe gestire la politica interna come moglie di Bill e come Segretario di Stato e dove Michelle Obama aprì un mondo vegetale  per lottare contro obesità, razzismo e bullismo.
Uno dei temi, dei valori su cui si basa l’America è il meltingpot, un crogiuolo di diverse culture, proprio come la Sicilia e dell’immigrazione dal Sud America.
Dopo Melania Knavs, moglie slovena del presidente Trump, tocca a Jill Biden portare avanti la missione benefica, filantropica della first lady degli Stati Uniti d’America.
Come quella franco americana (1929-1994) Jacqueline, moglie e vedova instancabile del grande John FitzGerald Kennedy (1917-1963 alla Casa Bianca dal 1961 al 1963) che ha aperto la casa e quanto rappresenta al semplice cittadino, senza distinzione di credo o colore della pelle.
Vi sono stati grandi uomini in quell’Executive Mansion da George Washington fino a Biden ma sono state le donne a rappresentare la Casa Bianca, ad aprirla a trasmettere, di presidente in presidente la continuità dei valori dichiarati da Jefferson.
Ora la Sicilia, come in passato la Francia e la Slovenia, può vantare una propria ambasciatrice nel cuore del potere stelle e strisce. Ruggero II, tra Cefalù e Palermo, ha saputo creare un unione partendo da mondi diversi.
I secoli passano e il potere ora è Washington DC.
Ora tocca a Jill Biden trasmettere in America il sole dei mosaici di Palazzo Reale ed il valore che ispirano per tutti noi, unendo nella cultura Italia e Stati Uniti.
PS. non si chiama nè Hillary, nè Lisa. Non è presidente ma solo First Lady ma la Sicilia di Jill Biden arriva alla Casa Bianca aiutata da una Vicepresidente che è entrata nella storia. 

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