Mio fratello rincorre i dinosauri: il libro su la Sindrome di Down

A soli 19 anni Giacomo Mazzariol ha scritto un libro che non solo è diventato un bestseller ma che adesso ottiene anche la sua trasposizione cinematografica. Il titolo, Mio fratello rincorre i dinosauri, racchiude l’essenza di quello che viene raccontato: la storia di due fratelli, Jack e Giò, che imparano a convivere insieme nonostante un’importante differenza. Jack infatti, dovrà imparare ad accettare suo fratello Giò che di cromosomi ne ha uno in più.

Mio fratello rincorre i dinosauri può essere considerato un romanzo di formazione, in quanto viene raccontata l’infanzia e l’adolescenza di Jack, un ragazzo come tanti che impara nel corso degli anni ad affrontare la “disabilità”, se cosi vogliamo chiamarla, di suo fratello. Il percorso che conduce all’accettazione è lungo e tortuoso.

Quando Jack viene a scoprire che presto avrà un fratellino, che secondo i genitori sarà “speciale”, ha soltanto cinque anni e questo termine porta a fargli credere che Giò avrà dei poteri come i supereroi. Ma alla nascita il bambino è tutto fuorchè un eroe da fumetto. Piuttosto, come Giacomo descrive tra le righe del suo libro, è soltanto diverso. Una diversità che l’autore narra con termini ricchi di significato e per nulla banali, come ci si potrebbe aspettare da un autore che non ha una grande esperienza alle spalle.

Gli occhi erano cinesi, o venusiani, non sapevo decidermi; o di qualche altro pianeta con cristalli luminosi che sbucavano dalla sabbia e dieci lune viola nel cielo. Anch’io ho un taglio degli occhi un pò orientale, in questo si vede che siamo fratelli, ma i suoi erano proprio tanto orientali. 

Crescendo, quando Jack inizia a comprendere cosa possa comportare avere un fratello con la Sindrome di Down, decide quasi di eliminare dalla sua testa la presenza di un altro maschio nella sua famiglia. E’ questo il periodo adolescenziale, uno dei più delicati che l’essere umano si ritrova ad affrontare, in quanto si presentano una serie di cambiamenti non soltanto fisici ma anche relazionali che portano il soggetto alla ricerca della sua vera identità.

Se il processo non avviene nel migliore dei modi, potrebbe accadere che l’individuo sviluppi patologie psicologiche più o meno gravi, come disturbi alimentari (anoressia, bulimia) o comportamenti antisociali (come il non rispetto per le regole, l’uso di droghe o alcol). Durante questa fase Jack nasconde suo fratello agli amici e alla ragazza che ama.

mazzariol1-1-960x640 Mio fratello rincorre i dinosauri: la sindrome di Down come non l'avete mai pensata
Mio fratello rincorre i dinosauri


Mio fratello rincorre i dinosauri: accettare la diversità

“Che accidenti stavo facendo? Mamma diceva che amare un fratello non vuol dire scegliere qualcuno da amare; ma ritrovarsi accanto qualcuno che non hai scelto, e amarlo.”

Tuttavia, piano piano, osservano la vitalità, il sorriso, la spontaneità e l’amore incondizionato per qualsiasi cosa che abbia a che fare con il mondo dei dinosauri, Jack inizia a capire che anche Giò ha una sua personalità. Anche Giò ha i suoi sentimenti che esprime a modo suo. Riesce a entrare nel mondo del fratellino, accettando la sua diversità e lasciando che anche chi lo circonda possa davvero vedere tutte quelle qualità che Giò possiede e che egli aveva ignorato o nascosto agli altri.

Mio fratello rincorre i dinosauri: Attraverso questo percorso di conoscenza che Jack fa nei confronti di suo fratello, Giacomo Mazzariol permette al lettore di entrare nel vivo della quotidianità di una famiglia che si è ritrovata davanti a qualcosa inizialmente sconosciuta e dal nome che faceva quasi spavento.

La Sindrome di Down può non essere una malattia facile. Può spaccare le famiglie, può portare ad un rifiuto di quel figlio tanto idealizzato, bello e perfetto, che potrà essere come tutti gli altri. Ma può anche portare alla scoperta di un tesoro importante: anche una persona con un cromosoma in più, può essere come tutti gli altri. Magari soltanto a modo suo, e se soltanto ci si ferma ad osservarla, proprio come Jack fa con suo fratello mentre è perso tra i suoi giocattoli.

Mio fratello rincorre i dinosauri ha ottenuto la sua trasposizione cinematografica ad opera del regista Stefano Cipani, che non è estraneo al tema della disabilità. Ha infatti girato un cortometraggio, While God is Watching us, che racconta di un ragazzo disabile affetto da una malattia terminale.

La pellicola è stata presentata al Festival del cinema di Venezia come Evento Speciale alle Giornate degli autori e vede nel cast attori dal calibro di Alessandro Gassman, Isabella Ragonese, Rossy de Palma e i piccoli Francesco Gheghi (Jack) e Lorenzo Sisto (Giò).

Se già il libro ha commosso i lettori, che grazie allo stile fresco e giovanile, che arriva dritto al cuore, utilizzato dall’autore per raccontare gli eventi, si sono immedesimati nelle vicende della famiglia Mazzariol, il film dovrebbe aggiungere emozioni grazie alla possibilità di dare un volto ai protagonisti e poter far immergere lo spettatore attraverso gli sguardi, i dialoghi, le musiche e le ambientazioni create.

Il film è disponibile nelle sale dal 5 settembre e la visione (oltre che la lettura del libro) è caldamente consigliata, data l’importante tematica della diversità che viene affrontata, che potrebbe essere di supporto a tutti coloro che si ritrovano a relazionarsi con la sindrome di Down, ma anche a chi si discosta dalla diversità o non riesce a comprenderla appieno. Preferisce bullizzare piuttosto che empatizzare.

Insomma, è la storia di Giovanni, questa. Giovanni che ha tredici anni e un sorriso piú largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello a un barbone e scappa via… Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti si sciolgono e cominciano a imitarlo… Giovanni che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secche.

https://www.youtube.com/watch?v=HTJ5-MwuZwI

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