Per Laurie non esiste scrittura senza traduzione: per lei le due cose sono strettamente connesse tanto che l’una non potrebbe esistere senza l’altra. Il suo approccio alla scrittura è avvenuto molto presto, iniziando con le fanfiction ai tempi in cui queste consistevano soltanto in un finale alternativo per cartoni e film Alle superiori la svolta: ha iniziato a scrivere storie inedite, frutto della sua fantasia e sono arrivati anche i concorsi di scrittura. Qualcuno è riuscita a vincerlo, aggiudicandosi il podio dei premiati. All’università la scelta si è dimostrata quasi naturalmente obbligata: Lingue e Letterature straniere sembrava la unica strada verso la sua passione per la scrittura e la traduzione. Ha collaborato anche con una piccola casa editrice, cimentandosi con la sua prima traduzione. E da allora non si sono lasciate più. Dalla traduzione di testi editoriali Laurie, nel tempo, ha imparato a migliorare le sue doti sia di traduttrice, sia di scrittrice. Diversi romanzi rosa sono stati il suo banco di prova e crescita, facendone il settore di sua specializzazione, fino a quando non ha deciso di buttarsi in una nuova sfida: scrivere il suo primo romanzo. Per quanto sia gratificante fare ciò che piace, avere a che fare con testi altrui significa rispettare stile di scrittura degli autori, rispettare la loro “voce”, attenersi al piano di qualcun altro. E spesso questo può essere frustrante. Dalla voglia di dar vita alla propria fantasia, alla propria voce, nasce il primo libro di Laurie, L’abbraccio delle onde, in cui un uomo, sfidando la sorte, rimane folgorato da una creatura misteriosa. Non la solita trama, ma qualcosa di diverso che non tutti si aspettano. Nonostante la pubblicazione del romanzo, Laurie non ha però abbandonato il mestiere di traduttrice e adesso ha modo di poter seguire entrambe le strade che più l’appagano: la traduzione e la scrittura.

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