Correva l’anno 1999 e nelle sale uscì uno dei film che ha rivoluzionato la storia del cinema: Matrix. Riscopriamo insieme questo film, a vent’anni dalla sua uscita.

 

matrix-320x183 Vent'anni dall'uscita di Matrix: il film che cambiato la storia del cinema
Fonte foto: Dazed

 

Matrix è un film che non ha bisogno di presentazioni: è stata una pellicola che ha segnato la storia del cinema.

L’uscita di Matrix ha sconvolto il mondo del cinema, con la storia cervellotica che metteva in dubbio la stessa realtà. Ha dimostrato, fin da subito, di essere un cult e sono state tante le citazioni rimaste nell’immaginario collettivo, come la scelta fra la pillola blu e la pillola rossa.

Il film, uscito il 31 marzo 1999 negli Usa, è stato scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski (ora diventate sorelle).
Il film ha vinto numerosi premi, tra cui 4 premi Oscar, ma soprattutto ha avuto un forte impatto culturale, diventando opera di riferimento per le pellicole venute dopo.

Il protagonista, Thomas Anderson (interpretato da Keanu Reeves), è un programmatore di computer, con una vita segreta da hacker ed usa lo pseudonimo di Neo. Un giorno, sul suo pc, compaiono delle scritte misteriose, relative a “Matrix”. Cerca di saperne di più e viene condotto da Morpheus (Laurence Fishburne), un misterioso individuo che gli permette di conoscere tutto ciò che riguarda Matrix. Lo pone, così, di fronte ad una scelta:

“Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più”

Neo prende la pillola rossa e scopre che, il mondo in cui è vissuto fino a quel momento, non è altro che Matrix, una neuro-simulazione interattiva che viene somministrata agli umani, ormai resi schiavi delle macchine, che prendono energia da loro.

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Font foto: Pinterest

 

Uno degli elementi più importanti di Matrix sono sicuramente gli effetti speciali, soprattutto per l’uso e la diffusione del “bullet time”, una tecnica che permette di vedere ogni scena al rallentatore, mentre l’inquadratura sembra girare attorno alla scena ad una velocità normale.

Il film ha lasciato una vera e propria impronta culturale: oltre alle citazioni (come la già citata scelta tra pillola rossa e pillola blu), anche lo stile, presentato nel film, venne preso come ispirazione.
Nei primi anni 2000 impazzava nei negozi il modello di occhiale da sole portato da Neo e dai protagonisti nella pellicola: tutti volevano quegli occhiali da sole neri, modello super slim.
Iconici anche i cappotti neri lunghissimi, di pelle nera che, insieme agli occhiali da sole, erano la divisa dei protagonisti di Matrix, che hanno dettato moda negli anni 2000.

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Fonte foto: Premium Beat

 

Il film Matrix ha segnato la storia del cinema in diversi modi: è stato la pietra miliare della nuova virata del genere sci-fi, è stato rivoluzionario dal punto di vista degli effetti speciali, ha fatto da apripista al genere fantascientifico e cyberpunk, ma, soprattutto, è stato uno dei primi film, ad usare la tecnologia per regalare agli spettatori, una visione distopica della società.

La sceneggiatura scritta delle sorelle Wachowski si rifà anche alla filosofia: le registe hanno ripreso il Mito della Caverna di Platone, per descrivere una realtà simulata, in cui siamo tutti vittime; oltretutto, troviamo anche dei richiami al velo di Maya di Schopenhauer.

Negli anni, sono uscite tante curiosità riguardo il film.

Innanzitutto, gli attori che abbiamo effettivamente visto nel film, non erano quelli inizialmente pensati per i ruoli: prima di Keanu Reeves, il ruolo di Neo era stato proposto a Val Kilmer, Brad Pitt, Johnny Depp e Will Smith, mentre per la parte di Morpheus, prima di Laurence Fishburn, erano stati presi in considerazione Gary Oldman e Samuel L. Jackson.
Le registe lavorarono per oltre 5 anni e mezzo sulla sceneggiatura del film e scrissero 14 bozze di sceneggiature, prima di arrivare a quella che abbiamo visto trasposta.
Per tutta la durata del film, vediamo la pellicola con un filtro che vira sul verde: la scelta è stata fatta per dare la sensazione allo spettatore, di vedere tutto attraverso lo schermo di un computer dell’epoca.

In Matrix troviamo tutto: richiami alla filosofia ed alla sociologia, effetti speciali straordinari per l’epoca ed una storia che permette allo spettatore di dubitare di sé stesso e della sua realtà e che lo fa riflettere su chi è e su cosa fa.

Oggi sono vent’anni dall’uscita di Matrix nelle sale, un film che ha avuto un impatto culturale inaudito e che ha rivoluzionato il mondo del cinema.

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