Filantropia: Amore verso il prossimo, come disposizione d’animo e come sforzo operoso di un individuo o anche di gruppi sociali per promuovere la felicità e il benessere degli altri.

Il termine Filantropia deriva dal greco Filìa, ossia amore, e Anthropos, ossia uomo, è un sentimento che può essere identificato con l’amore nei confronti del prossimo, con l’estrema generosità verso gli altri, ed è per questo che molto spesso quando si parla di filantropia si fa riferimento alle attività di beneficenza o di volontariato.

In senso istituzionale è il sostegno ad attività socialmente utili tramite l’erogazione di risorse frutto della generosità di persone o imprese. La filantropia non ha lo scopo di redistribuire fondi, ma è un investimento in grado di generare ricchezza. Promuove capitale sociale, reddito, occupazione e partecipazione alla vita comune.

La storia del termine Filantropia

  • Il termine nasce in Grecia, dove viene originariamente usato come sinonimo di “affabilità”, “cortesia”.
  • Si evolve quindi in età ellenistica, fino ad indicare un atteggiamento benevolo, da parte dei sovrani, nei confronti dei sudditi.
  • Nell’antica Roma, il Circolo degli Scipioni ( II° secolo a.C ) utilizza il termine con il significato di “cultura letteraria e filosofica”. Nasce così il nuovo termine “humanitas”.
  • Cicerone eredita l’ideale dell’humanitas e contribuisce a rafforzarlo attraverso le sue opere teoriche e alcune orazioni.
    Egli promuove il concetto di philanthropìa (filantropia), il sentimento di benevolenza verso gli uomini, che comporta il dovere di fare del bene agli altri. Egli sostiene la necessità di una cultura ampia e ricca, che valorizzi la letteratura, la poesia, la filosofia, la storia, e la preparazione retorica. La filantropia, nella sua visione, è fondamentale sia nell’attività pubblica sia in quella dedicata agli studi e agli interessi personali.
  • Il termine trova poi nuovo slancio con la rivendicazione illuministica di diritti uguali per tutti gli uomini (liberté, égalité, fraternité), trovando vasta applicazione pratica nel 19° secolo, con la fondazione di ospedali, l’apertura di scuole, la promozione di iniziative culturali e tutto ciò che mira ed è messo al servizio della felicità ed il benessere degli uomini (le così dette “opere di filantropìa”).
  • La filantropia moderna si presenta soprattutto in quei paesi (come quelli anglosassoni) nei quali lo sviluppo capitalistico aveva avuto non solo un ritmo più rapido e grandioso ma aveva serbato sempre la coscienza di un iniziale impulso religioso. Il filantropo si adopera per promuovere il miglioramento delle condizioni sociali. Il suo sforzo è rivolto all’intera umanità.
humanity-2045992_1920-320x147 Filantropia, dalle origini del termine ad oggi: definizione, storia e curiosità
Fonte: Pixabay

La filantropia in Europa ai giorni nostri

Secondo i dati raccolti da Donors and Foundations Networks in Europe (DAFNE) e da European Foundation Centre (EFC) tra il 2012 e il 2014 ci sono più di 129.000 “Fondazioni di pubblica utilità” in Europa, con erogazioni annuali complessive di oltre 53 miliardi di euro.
Queste cifre rappresentano le prime stime coordinate mai prodotte sul settore delle Fondazioni benefiche in Europa, attraverso 19 Paesi europei.

Le 19 nazioni includono 15 Stati dell’Unione Europea, insieme a Liechtenstein, Svizzera, Turchia e Ucraina.

Sette nazioni – Germania, Polonia, Ungheria, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito – rappresentano più di tre quarti (79 %) delle Fondazioni di pubblica utilità sul totale.

La Germania ha circa 19.150 fondazioni di beneficenza, seguita da Polonia (15.778), Ungheria (14.907), Spagna (14.196), Svezia (13.700), Svizzera (12.909) e Regno Unito (12.400).

Le stime non includono le organizzazioni che perseguono scopi privati, ma solo quelle che investono i propri fondi per scopi educativi, culturali, religiosi, sociali o di altro.

Filantropia al Femminile

Secondo il Centre on Wealth and Philanthropy del Boston College, le donne erediteranno il 70% dei 41 trilioni di dollari in trasferimenti di ricchezza intergenerazionale previsti per i prossimi 40 anni.

Tra il 2010 e il 2015 la ricchezza privata detenuta da donne è cresciuta da 34 a 51 trilioni di dollari, un aumento del 50% in soli cinque anni.
Nella lista dei miliardari di Forbes del 2018, le donne erano 256 su un totale di 2208 voci: un massimo storico.

Questo sembra favorire l’entrata in scena di nuove generazioni di «givers», donne imprenditrici impegnate in piani ambiziosi su ambiente, scienza, diritti e istruzione.

Fonte : Vanity Fair

Curiosità

Nel 2013 il Centro Ipsos ha chiesto agli italiani il significato del termine “filantropia”. Due su tre lo ignoravano.

Speriamo di aver contribuito alla riduzione di questa percentuale con questo piccolo articolo!

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