Esplorare il mondo è la tua ragione di vita? Non desideri altro se non partire per terre lontane? Non ci sono dubbi, si tratta della sindrome di wanderlust, la malattia del viaggiatore.

C’è chi spende i soldi in vestiti, gioielli, tecnologia o cene di lusso. C’è chi invece risparmia ogni centesimo pur di riempire quella valigia 55x40x20 e volare via. La sindrome di Wanderlust è la malattia del viaggiatore. Ne è affetto chi non può fare a meno visitare ogni posto del pianeta,  chi si emoziona soltanto a parlare del viaggio che farà o che tanto sogna.

passport-2714675_960_720-320x256 Dottore, non voglio guarire: sono affetto dalla “Sindrome di wanderlust”

I dieci “sintomi” della sindrome di wanderlust, per scoprire se ne sei affetto anche tu

  1. Ogni cosa costosa che vedi nei negozi, la paragoni al prezzo di un biglietto aereo.
  2. Dopo che sei sceso dall’aereo, dal treno, nave o macchina che sia, pensi già al prossimo viaggio
  3. Non sai stare fermo in un posto, la tua casa è il mondo e la staticità di uccide.
  4. Non c’è posto al mondo che non vorresti visitare, vorresti girare il mappamondo, indicare un punto e partire.
  5. Hai una cassetta di risparmi dedicata solo ai viaggi, dove anche il centesimo conta.
  6. Controlli ogni giorno offerte di voli e pacchetti per partire.
  7. Quando torni da un viaggio, non fai altro che parlare di quello che hai visto con tutti e pensi sempre di aver visto troppo poco di quel posto.
  8. Per te viaggiare non significa andare in vacanza, ma esplorare.
  9. Organizzi il tuo viaggio perfettamente, stando attento a non tralasciare nulla del posto in cui andrai.
  10. Sei libero, senza preconcetti. Ogni paese che visiti è per te un tassello in più della tua personalità.

Se leggendo questi dieci punti  vi siete accorti di essere affetti anche voi da questa  “terribile” sindrome di wanderlust, qui sotto c’è qualche consiglio per voi, non per guarire, ma per continuare ad essere malati!

Essere affetti dalla malattia del viaggiatore, non è semplice. Il desiderio di viaggiare è forte, ma spesso le tasche sono vuote. Vediamo come si può continuare a soddisfare la propria voglia di vedere il mondo anche con pochi risparmi!

car-2365809_960_720-320x213 Dottore, non voglio guarire: sono affetto dalla “Sindrome di wanderlust”

-Cercare voli economici:

 Per cercare dei voli a basso prezzo e con degli orari decenti, dobbiamo armarci di tanta pazienza. Possiamo utilizzare vari motori di ricerca che automaticamente confrontano i voli più economici, come Skyscanner, Volagratis, Momondo. Alcuni di questi siti ci offrono delle tabelle con i giorni e i mesi dell’anno, evidenziando i periodi più economici per la destinazione che abbiamo scelto.

Possiamo anche aiutarci con Google flights, inserendo la nostra mail e la destinazione ci aggiornerà sui cambiamenti di prezzo del volo.

Un trucco è quello di provare a prenotare l’andata ed il ritorno separatamente, perché a volte il prezzo cambia molto. Infine, attenti a non fare le vostre ricerche sempre con lo stesso dispositivo, perché vi accorgerete che i prezzi altrimenti non cambieranno mai!

-Cercare un alloggio economico:

Per trovare un alloggio che faccia per noi, magari ben recensito, in zona e comodo, possiamo rivolgerci a varie piattaforme.

Con Booking ad esempio, possiamo pagare direttamente in struttura e fino ad un certo limite di tempo la cancellazione è gratuita. Molto efficace è Trivago, che confronta vari prezzi di hotel.Con  Expedia,  possiamo creare un pacchetto volo+hotel molto conveniente.

Se vogliamo soggiornare in un appartamento, possiamo cercarlo attraverso Airbnb, che ci metterà direttamente in contatto con l’affittuario.

MALATI DELLA SINDROME DI WANDERLUST, NON DIMENTICATE DI:

-Prenotare almeno 3 mesi prima della partenza.

-Cercare di conoscere un minimo il posto dove andrete,  per comprendere che spesa vi aspetta e quanti giorni ci vorranno per visitarlo.

-Non fatevi prendere alla sprovvista, organizzatevi il più possibile tutto da soli. A volte i pacchetti per turisti possono essere molto sconvenienti.

-Vivete tutto a 360 gradi,senza smettere mai di essere curiosi del mondo.  La sindrome di wanderlust non è una malattia, è un dono.

earth-2611137_960_720-320x186 Dottore, non voglio guarire: sono affetto dalla “Sindrome di wanderlust”

 

” Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre andiamo, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole” – Charles Baudelaire

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *