Il nuovo murales del celebre street artist apparso a New York rivela, ancora una volta, un forte messaggio politico dedicato all’artista curda Zehra Dogan

E’ apparso all’angolo tra Houston Street e Bowery a Manhattan il nuovo murales di Banksy, l’artista dal volto celato. Ancora una volta si spinge oltre i limiti etici e legali per mandare un forte messaggio politico a proposito di Zehra Dogan, condannata nel luglio 2016.

Zehra Doğan, artista poliedrica, si dedica non solo alla pittura ma è una giornalista e fotografa che denuncia, seppur con difficoltà, la vita travagliata a Erdogan e la condizione delle donne appartenenti a questa minoranza etnica.

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L’emblematico dipinto che è costato il carcere all’artista curda

 

L’opera di Doğan mette in scena la distruzione di Nusaybin da parte delle forze di sicurezza nazionali. Le bandiere turche che sventolano sui tetti delle case distrutte in uno scenario apocalittico, la Guernica del 21 secolo, un manifesto di una propaganda definita “terroristica”.

Dopo il primo processo dal quale è stata assolta per mancanza di prove sufficienti Dogan ha ribadito in un tweet, ora scomparso: 

“ Ho ricevuto una condanna di due anni e 10 mesi solo perché ho dipinto bandiere turche su edifici distrutti. Ma è stato il governo a causare tutto ciò. Io l’ho solo dipinto”.

In questi giorni la storia di Zehra Dogan è stata rilanciata da molte testate.

In collaborazione con l’artista Borf, che a suo tempo ha già scontato una condanna per aver espresso le proprie idee attraverso un’ opera, l’anglosassone Banksi ha denunciato questa vessazione in un murales lungo 20 mt.

 

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Nell’opera di Bansky il motivo centrale è il numero dei giorni che l’artista curda ha gia trascorso in carcere simboleggiati da 4 linee verticali sbarrate. In alto a sinistra appare il volto di Zehra Doğan celato tristemente dietro le sbarre. 

Un segno di protesta verso la legge e verso la libertà d’ espressione di ognuno di noi, qualsiasi mezzo venga utilizzato per farlo.

Su un edificio poco distante dal murales a lei dedicato è apparsa un’altra opera di Bansky, raffigurante un topo in fuga tra le lancette di un orologio.

Banksy ha dichiarato al New York Times«mi dispiace molto per lei. Ho disegnato cose che avrebbero meritato molto di più una condanna».

L’artista inglese ha voluto esprimere la sua vicinanza anche attraverso l’hashtag #FREEzehradogan sul suo profilo instagram.

 

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