I visionari: stile ed evoluzione del writing dagli anni 90′ ad oggi

Stile ed Evoluzione

Era l’estate del 1993 avevo solo 12 anni, ma quel numero segnò una svolta decisiva nella mia vita.

writing_1 I visionari: stile ed evoluzione del writing dagli anni 90' ad oggi

Comprai un libro sull’aerosol-art: “Subway art” che parlava della scena newyorkese dagli anni ’70 in poi e ne rimasi davvero folgorato.

Tornato da quel pomeriggio a Bologna con un mio amico e sua madre che ci aveva accompagnati, mi misi a studiare nei minimi dettagli tutti i dettami dello stile che trapelavano da quelle pagine.

Da come si piegavano gli stick nelle lettere, ai block-style con scritto mom, tutto rigorosamente su treno.

I pezzi di Dondi e Skeme per me rappresentavano il top dello stile e cercavo di copiare i ganci e le grafiche nei miei sketch-book.

Quell’anno mi trovavo in vacanza in Calabria, dai miei nonni e mio nonno mi concesse di ridipingere il muro esterno del giardino.

Fu così che con le prime hobby-color comprate in ferramenta, realizzai il mio primo graffito e davvero non era niente male per allora.

Poi le cose andarono avanti, io continuai a dipingere sempre rigorosamente a bomboletta e conobbi i nomi più importanti della mia città, mi inventai un nome: ci voleva una tag, una signature per guadagnarsi il rispetto.

Così il tempo passava, le cose si evolsero e io scelsi il liceo artistico per passione.

Progressivamente mi allontanavo sempre di più dalle lettere, per evolvermi nello studio dei puppet o meglio ero appassionato per i testoni, le facce, le maschere che allora andavano molto tra i writers come pezzo al posto della o nelle scritte.

In Italia negli anni ’90 era molto sviluppato il fenomeno delle convention hip-hop da Bologna, Rimini, Ancona e io vi partecipai dipingendo. Il ritrovo per le menti di tutti con le foto dei pezzoni più stilosi erano le pagine di A.L.: fanzine allora molto in voga ed ebbi la fortuna di pubblicare qualche foto anche lì.

(continua nella pagina seguente)

1 Comment

  1. Lucia

    Articolo scritto molto bene. .mancano foto dei tuoi primi pezzi

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