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I tarocchi nel cinema: come hanno influenzato la settima arte?

I tarocchi, con le loro immagini evocative, sono state in grado di interessare gli artisti di diversi campi, tra i quali il mondo del cinema.
Questa antica pratica divinatoria, si è rivelata una inesauribile fonte di ispirazione per molti registi, che hanno deciso di integrarla in modo creativo nelle loro opere.
Esploriamo, allora, la relazione tra le carte mistiche e il cinema, evidenziando come tali carte evocative siano state utilizzate per arricchire le narrazioni cinematografiche. Pronti ad un viaggio attraverso il simbolismo e l’introspezione psicologica?

 Simboli dell’universo? Come interpretarli

Capiamo cosa sono i tarocchi. È un mazzo di carte, ognuna di esse decorata con immagini simboliche che rappresentano archetipi umani, situazioni e concetti. Tali simboli, sono stati in molti casi una vera e propria ispirazione artistica nel cinema.
I registi, infatti, hanno utilizzato queste iconografie per arricchire alcune caratteristiche dei personaggi, dando ulteriore complessità ai loro personaggi e alle trame dei loro film.

L’uso dei tarocchi nella cinematografia

Molti film hanno integrato il mazzo di arcani e minori nella loro trama o nella caratterizzazione dei personaggi.
Un esempio iconico è rappresentato da “il settimo sigillo” di Ingmar Bergman, in cui il protagonista gioca a scacchi con la morte, in una scena ricca di simbolismo e allegoria che richiama direttamente l’immaginario legato al mondo mistico.
Un altro film, come “Eyes Wide Shut” Di Stanley Kubrick, usa I tarocchi per creare un’atmosfera di mistero e suspance, in cui le carte divinatorie fungono da guida per il viaggio del protagonista attraverso le sue ossessioni e i suoi desideri più oscuri.

Un viaggio attraverso i tarocchi con “il settimo sigillo”

“Il settimo sigillo” è uno dei capolavori indiscussi del cinema mondiale, diretto dal regista svedese Ingmar Bergman nel 1957.
Il film, ambientato durante l’epoca medievale, offre una profonda riflessione sulla vita, la morte e la ricerca di significato nell’esistenza umana.
Nel film, uno dei temi più cruciali, è proprio l’uso simbolico dei tarocchi, che permea la trama e offre uno sguardo inquietante e avvincente sulla condizione umana.

Metafora della vita e della morte

Nel film, infatti, Bergman utilizza i tarocchi come simbolo della lotta umana per comprendere il significato della vita e accettarne la sua inevitabile fine.
Il cavaliere Block gioca a scacchi con la morte, rappresentata come inevitabile e spaventosa.
Questa scena, è stata interpretata come una illustrazione visiva delle carte arcane, in cui i personaggi rappresentano le diverse carte del mazzo e la partita diventa una vera e propria lotta umana per la sopravvivenza.

La metafisica dietro i simbolismi e il misticismo nel film

Immagine-WhatsApp-2024-02-13-ore-23.18.47_103bfa07-320x320 I tarocchi nel cinema: come l’arte si fonde al misticismo
Come l’arte si fonde al misticismo

Bergman, con questa metafora, esplora i temi metafisici come la fede, il dubbio e la ricerca di un senso all’esistenza.
La presenza costante delle carte divinatorie nel film offre uno sguardo profondo ed inquietante sulla condizione umana, invitando lo spettatore a riflettere sul significato della vita e sulla relazione con il tema della morte.

Eyes Wide Shut e il viaggio alla scoperta della psiche umana

Il film di Stanley Kubrick “Eyes Wide Shut” sin dalla sua uscita nel 1999, ha suscitato dibattiti e diverse interpretazioni.

Ambientato nella New York dell’alta società, il film segue il viaggio psicologico del protagonista, il dottor Bill Harford, attraverso una serie di eventi misteriosi e sensuali che mettono in discussione le sue prcezioni sulla vita e l’amore.
Uno degli elementi più intriganti del film è l’uso simbolico dei tarocchi, che aggiunge profondità metafisica alla trama e offre uno sguardo enigmatico sulla psiche umana.

Le carte arcane come specchio dell’anima

I tarocchi, sono stati da sempre considerati uno specchio dell’anima umana, riflettendo i desideri, le paure e le aspirazioni più profonde dell’individuo.
Nel film, Kubrick utilizza queste carte come elemento visivo e narrativo per esplorare la psiche dei suoi personaggi e creare una atmosfera misteriosa.

Il rituale segreto

Sono i tarocchi, nel corso del film, a fungere da guida interpretativa del protagonista, aiutandolo a navigare attraverso i labirinti della sua mente e comprendere i significati nascosti dietro gli eventi che lo circondano.
Grazie alle carte divinatorie, il protagonista esplora i suoi desideri più profondi, offrendo uno sguardo intimo sulla sua psiche e sulle sue percezioni sui sentimenti.

I tarocchi nell’immaginario collettivo: uno strumento narrativo

Oltre ad essere usati come simboli visivi, le carte mistiche sono usati anche come strumento narrativo nella cinematografia, per poter guidare lo sviluppo della trama e dei personaggi.
Ad esempio, ne “il mago del tempo” di Guillermo del Toro, il protagonista scopre un misterioso mazzo che predice il suo destino e lo aiuta a superare le sfide della sua vita.
I tarocchi, quindi, hanno una presenza significativa nel mondo del cinema, dove vengono magistralmente utilizzati per arricchire le narrazioni con simbolismo, mistero e introspezione psicologica.
La loro natura ricca di significati rappresenta una fonte creativa di ispirazione per registi e sceneggiatori, che li impiegano per esplorare temi universali attraverso l’arte cinematografica.

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