L’influenza stagionale è un problema molto comune nonché diffuso a tutte le età, soprattutto nei mesi freddi in cui tendiamo a passare molto più tempo al chiuso in compagnia di altre persone. Si tratta di una condizione contagiosa che si presenta anche in modi diversi su soggetti con passati clinici particolari e che è importante inquadrare per non causare allarmismi e stati di tensione, ansia e preoccupazione visti i tempi che corrono.

Sintomi più comuni

Tra la sintomatologia più frequente dell’influenza stagionale c’è il verificarsi di febbre intermittente. Il problema risiede per lo più nella confusione che vige tra i cittadini per quel che riguarda una semplice rinite virale, nota più comunemente come raffreddore, e altre condizioni dalla sintomatologia simile come influenza stagionale, rinite allergica o sinusite.

Cos’è l’influenza stagionale?

In particolare, l’influenza è una patologia respiratoria causata dai cosiddetti virus influenzali. Essa è definita stagionale perché si presenta per lo più durante il periodo invernale, quando siamo a più diretto contatto con i liquidi corporei di altre persone in ambienti chiusi. Alla base dell’epidemiologie di influenza stagionale c’è la tendenza evolutiva del virus che muta presentando variazioni antigeniche che eludono la risposta immunitaria dell’ospite per sopravvivere e continuare a diffondersi con rapidità.

Cosa è importante sapere?

I sintomi dell’influenza stagionale, dopo un periodo di incubazione generalmente breve, si manifestano attraverso febbre, brividi, dolori ossei, mal di testa, mialgia, malessere, astenia, mal di gola, raffreddore, congiuntivite e tosse non catarrale. Per individuarla da un punto di vista diagnostico, generalmente, il medico si sofferma osservando i sintomi del paziente, sebbene sia ormai noto a tutti che l’unica certezza di individuazione è costituita dall’isolamento del virus influenzale attraverso esami di laboratorio analisi.

L’importanza di rivolgersi al medico

Oggi più che mai è importante per le grandi istituzioni sanitarie, per i medici curanti e per il mondo scientifico diffondere informazioni verificate e utili ai cittadini per comprendere meglio tale fenomeno. L’influenza stagionale, prima del 2019, era considerata una sorta di “prassi” che poteva capitare a tutti noi e per la quale molti decidevano di sottoporsi al vaccino antinfluenzale, soprattutto le categorie più deboli della popolazione.

La sintomatologia è la risposta dell’organismo all’influenza stagionale, oggi monitorata con molta attenzione e, soprattutto, sottoposta ad una vigilanza e ad una cautela più stringente. Proprio per questo è importante comprendere che la febbre e i sintomi derivanti dall’influenza intestinali sono risposte fisiologiche di difesa dell’organismo per le quali è importante valutare con il medico in che modo agire per tornare a stare meglio.

Non ricorrere a rimedi fai-da-te

fruit-g9a2cef279_1280-960x640 Sintomi più comuni dell'influenza stagionale     

Il trattamento farmacologico o gli esami consigliati sono da valutare sempre in base a quanto stabilito dal medico, tenendo conto che la sintomatologia dell’influenza intestinale può essere molto simile ad altre condizioni, tra cui prolungata esposizione al sole, attività sportiva intensiva, debilitazione dell’organismo per stress e tensione, sinusite, allergia e via discorrendo. Ecco perché l’ascolto dei sintomi è importante ma mai quanto l’intervento del parere medico che sicuramente saprà individuare rapidamente le cause e predisporre il precorso di cura più consono.

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