Quando sei del sud ed emigri, per cercare di comporre il puzzle della tua vita, reduce dai milioni di discorsi che per anni hanno invaso la tua mente, sai già che non sarai più la stessa, ma ti aspetterà una vita da fuorisede.

E poi, tra una briscola ed una partita di burraco con tua nonna, ascolti le sue storie della Germania, quando ogni città tedesca diventava la comunità di ritrovo degli italiani in cerca di fortuna. Quando si poteva andare in pensione a cinquant’anni e, con la “liquidazione” si riusciva a rendere felice qualche figlio, regalandogli l’arredamento o, addirittura, una casa.

E sei sempre più conscia che queste parole resteranno per sempre dei frammenti, delle cartoline che si sbiadiscono di anno in anno, di racconto in racconto. E sai che, nonostante tu abbia l’accento più marcato del mondo, dovrai mettere da parte le tue radici, sistemarle in una valigia enorme e portarla con te lì dove probabilmente non ti adatterai mai.

Per quanto tu possa essere fortunato nel trovare la cordialità, per quanto tu possa realizzarti nella tua vita, saprai sempre che quella valigia non sarà mai così grande per raccogliere tutto quello che avrai lasciato a casa.

È vero ciò che si dice, al sud piangi due volte “quando arrivi e quando vai via”.

Ed è questa la sensazione di chi osserva, con gli occhi del cuore, una foto, che urla più di cento parole.

In inverno, “giù” si va al mare, e non c’è pioggia o neve che tenga. Quei piccoli fiocchi irregolari, sapranno rendere meraviglioso il paesaggio che, seduto su una panchina, leggendo un libro, saprai racchiudere in uno scatto.

Perchè l’inverno esiste solo nel cuore di chi sa già che dovrà trovare un nuovo mare, innamorarsi di una nuova sabbia, specchiarsi nei ciottoli lucidi e levigati dallo scorrere dell’acqua.

Perché l’odore del sugo della pastasciutta della domenica, mescolato alla salsedine è tipico quanto il rumore di auto e moto che, instancabilmente scorrono veloci nelle grandi città. Sai che dovrai correre, perché le lancette della vita hanno un ritmo cadenzato, e non ti eri mai accorto di come trascorressero veloci le ore.

Così sarai una persona diversa anche tu. Ma saprai sempre che, quando ti sentirai solo, buio della tua casa. Potrai sederti sul pavimento, scoprirne un lembo chiudere gli occhi e sentire quasi profumi, voci e suoni della tua terra, del sud. E non sarai più solo.

italy-1215353_960_720 Vita da fuorisede: quando emigri dal sud
L’immenso piano della campagna, leggermente ondulato, il mare così maestoso, il cielo così infinito e sereno costituiscono una trinità grandiosa e singolare.
(Paul Schubring)


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