Viaggio in due luoghi spettacolari

Si fa presto a divenire critici d’arte.
Se pure non in un linguaggio ardito e al tempo stesso volgare come quello del Professor Sgarbi.
Vi sono posti in Italia che ti permettono di divenirlo anche senza preparazioni così scrupolose.
Posti in cui il tempo sembra fermo nel passato.
Dove ancora si respira, si vive la funzione per cui furono creati secoli or sono.
Per un caso della storia, entrambi sono in Toscana a pochi chilometri di distanza, e simili anche in architettura.
Mi riferisco a due ospedali, uno a Pistoia l’altro a Firenze: il Ceppo e Lo Spedale degli Innocenti.
La somiglianza è dovuta al fatto che la città d’arte cara agli amanti di Pinocchio fu sotto il dominio Mediceo che creò in città elementi cari alla capitale del Granducato.

Soprannominato anche “l’ Ospedale degli Orfani”, lo Spedale degli Innocenti si trova in piazza Santissima Annunziata .

Fu il primo orfanotrofio d’Europa e una delle prime architetture rinascimentali, forse la prima in assoluto, su progetto iniziale di Filippo Brunelleschi.

Nella costruzione brunelleschiana le timide vocine rieccheggiano in uno spazio loro riservato chiamato Casa Bambini mentre in facciata i piccoli putti robbiani abbracciano il visitatore.

 

A Pistoia la facciata parla della Misericordia e di San Giacomo, patrono della città mentre parte dell’edificio è ancora speranza per molti malati, soprattutto coloro che devono sottoporsi a dialisi o bambini affetti da handicap dell’apprendimento.

A Firenze lo spettacolo e l’arte sono sopra i putti della Robbia, a Pistoia è sotto, nel sottosuolo della città.

 

Un passaggio creato dove un tempo vi era un fiume interrato durante la costruzione dell’ospedale. Raccoglie la storia di Pistoia e del Ceppo, chiamato così a seguito della miracolosa fioritura di un ceppo in pieno inverno nel 1200.

Si possono vedere ancora i cocci del vasellame un tempo usato nel nosocomio, anche da pazienti appestati.

Si vede ancora il primitivo sistema igienico, come anche la fede a Santiago, protettore dell’ospedale di cui Pistoia custodisce una reliquia.

In questi luoghi ti senti dentro la storia e l’arte rivivendola nel mondo moderno e contemporaneo.

Chissà se proprio per questo motivo che nel 1835 Ludwig I di Baviera commissionò a Leo von Klenze una versione tedesca dello Spedale fiorentino (oggi ufficio postale) nella sua piccola Firenze chiamata Monaco.

SITOGRAFIA:

http://www.girandolina.it/pistoia-sotterranea-e-museo-ospedale-del-ceppo/

http://storiedibambini.org/sedi/firenze/

http://www.istitutodeglinnocenti.it/

 

 

 

 

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