Gli anni Duemila sono stati anni “particolari”, pieni di nuova tecnologia, prime serie tv come le intendiamo ora e mode molto discutibili. Oggi, per il Vintage Friday, stiliamo gli “indispensabili” per un teenager di quegli anni.

 

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Fonte foto: Twitter

 

Gli anni Duemila vengono detti il “decennio breve”, a causa della velocità con la quale si sono susseguiti gli avvenimenti e le innovazioni, specie quelle in campo tecnologico.

Gli anni Duemila, infatti, hanno regalato, soprattutto agli adolescenti, i primi cellulari, le prime esperienze in Rete, i primi iPod.

Erano anni in cui Internet si affacciava timidamente nelle nostre case, anche se bisognava aspettare per la connessione, sentire rumori strani e scegliere fra il funzionamento di Internet e quello del telefono di casa.
C’erano i primi cellulari, resistenti e sempre con la batteria carica, che personalizzavamo con tante cover colorate.

Erano gli anni delle mode improbabili, con jeans a vita bassissima o dalle forme improbabili, magliette sopra l’ombelico, cappelli brutti, paillettes come se piovesse, tute in acetato e coprispalle.
Furono anni veloci, senza una particolare impronta identificativa, leggeri, ricchi di eventi e molte volte di cattivo gusto. Furono gli anni dei primi reality in televisione, ma anche delle serie tv, finalmente, con una cadenza settimanale fissa.
Ma gli adolescenti degli anni Duemila cosa dovevano avere per risultare “alla moda”?

Ecco alcuni “indispensabili” per un teenager negli anni Duemila.

 

MSN

 

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Fonte foto: datadvisor.fr

Windows Live Messanger, chiamato comunemente MSN, era un sistema di messaggistica istantanea della Microsoft. Prima di Whatsapp, gli adolescenti degli anni Duemila comunicavano così. È stato chiuso definitivamente il 31 ottobre 2014 e con la sua chiusura, si è chiuso anche un pezzo della nostra adolescenza.
Era più che un semplice modo per rimanere in contatto: c’era la possibilità di fare gruppi, di disturbare coi famosi “trilli” che richiamavano l’attenzione quando la risposta tardava ad arrivare, c’era la possibilità di far sapere che canzone stavi ascoltando (mandando dei messaggi subliminali alla cotta dell’epoca) oppure mettere lo stato “invisibile” per scappare da eventuali scocciatori e continuare liberamente a chiacchierare con gli altri.
Oggi, con Whatsapp e le chat dei vari social, sembra assurdo non avere una risposta quasi immediata, ma tutto è iniziato con MSN, che ci ha dato la possibilità di messaggiare a qualunque ora del giorno e rimarrà sempre nei nostri cuori, nonostante delle terribili ed imbarazzanti mail, come “principessa@gmail.com” o “cucciola@gmail.com” , che abbiamo opportunamente cambiato col passare degli anni.

 

Blog di MSN

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Fonte foto: Creation Guide

Menzione speciale ai blog di MSN. Collegato all’indirizzo di messaggistica, c’era la possibilità di crearsi un blog personale sul quale scrivere i propri pensieri. C’era la possibilità di decorarlo con sfondi, scritte glitter (molto apprezzate a quell’epoca) ed immagini. Di solito nei blog vedevamo testi di canzoni, pensieri personali, foto di pomeriggi passati con gli amici, un vero e proprio riassunto dell’adolescenza, il tutto condito con testi quasi illeggibili per colpa delle abbreviazioni come “xkè” (perché) e “xò” (però). Dei veri e propri santuari dell’adolescenza anni Duemila che sono stati eliminati con la cancellazione di MSN.

 

Jeans a vita bassa e baggy jeans

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Fonte foto: Stylosophy

Gli anni Duemila ci hanno regalato un modo nuovo di portare i jeans, che fortunatamente è rimasto segregato a quegli anni.
Quasi tutti i teenager indossavano i jeans a vita bassissima, sia ragazzi che ragazze, a costo di far vedere anche l’intimo; il tutto coordinato a magliette cortissime per le ragazze, il che metteva in mostra tanta pelle.
Tra i modelli più venduti c’erano i baggy jeans: pantaloni larghi, dalle forme più improbabili, quasi sformati, che toccavano terra e che, diciamoci la verità, non donavano veramente a nessuno.

Diddl

 

 

diddl-fc686202-1d6a-4d7b-89a6-1b7332b31f3-resize-750 Vintage Friday: gli "indispensabili" degli anni Duemila
Fonte foto: Alchetron

Diddl è un personaggio nato nel 1990 dal disegnatore tedesco Thomas Goletz. Era un topino bianco, con guance rosa e piedi enormi. Nonostante il personaggio sia nato negli anni Novanta, ha avuto il vero boom commerciale negli anni Duemila.
Diddl era presente su qualsiasi oggetto possibile: borse, diari per scuola, ma soprattutto sottoforma di peluche.
Era il regalo più gettonato per le ragazzine, che lo volevano come peluche gigantesco, ma anche come portachiavi col proprio nome sulle perline.
Diddl è uno dei personaggi chiave degli anni Duemila e negli armadi abbiamo sicuramente qualche gadget con lui o con Diddlina, la sua fidanzata.

 

Macchinette fotografiche usa e getta

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Fonte foto: Amazon.it

Quando la scuola organizzava una gita, c’era solo una cosa in comune per tutti noi teenager: i genitori non ti avrebbero mai dato la macchinetta fotografica digitale.
Perciò, come sopperire a questa mancanza di fiducia, in un periodo in cui ancora i cellulari con fotocamera non erano alla portata di tutti?
Semplice, la macchinetta fotografica usa e getta.
Potevano essere acquistate anche nei supermercati ed in vendita c’erano diverse marche, costavano una decina di euro e ti permettevano di fare una ventina di foto, che poi venivano sviluppate al ritorno. La maggior parte delle volte, però, erano sfocate.

 

TRL

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Fonte foto: Wired

TRL era l’acronimo di Total Request Live, programma televisivo italiano andato in onda su MTV Italia dal 1999 al 2010. Nel programma si alternavano le esibizioni degli artisti, con qualche intervista, alla classifica dei dieci video più votati dagli spettatori tramite il web.
Gli artisti invitati erano sia italiani che stranieri ed erano quelli in voga in quegli anni, come i Lunapop, Natalie Imbruglia o i Tokio Hotel.
Andava in onda dopo pranzo ed era una parentesi divertente per ascoltare la musica in voga e guardare i video degli artisti.
È sicuramente una delle trasmissioni televisive che vorremo di nuovo guardare (insieme al canale MTV).

 

Nokia 3310

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Fonte foto: ebay

 

Quasi tutti, negli anni Duemila, hanno avuto un cellulare Nokia 3310. Era uno dei cellulari più comuni e ne furono venduti 126 milioni di esemplari.

All’epoca avevamo bisogno solamente di un cellulare che potesse fare chiamate e che potesse mandare messaggi, proprio per questo il Nokia 3310 era perfetto, nonostante una memoria veramente limitata, che poteva contenere appena dieci messaggi (quindi, era importante saper scegliere quali tenere).

A differenza dei moderni smartphone, che si rompono dopo appena una caduta, il 3310 era indistruttibile, si vociferava che sopravvivesse anche ad un volo di tre piani di palazzo. C’erano solo due modi per romperlo: dargli fuoco o farlo cadere in acqua.

Oggi la batteria degli smartphone dura appena un giorno (infatti, ci siamo attrezzati quasi tutti con i power bank) col 3310 potevi stare tranquillo anche per una settimana, la batteria era infinita.

Inoltre, erano in commercio tantissime cover, così da poterlo modificare come si voleva e soprattutto c’era Snake, il gioco col serpente che tutti noi vorremmo ancora sul nostro modernissimo smartphone.

 

Festivalbar

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Fonte foto: Tvblog

 

Prima dei vari Wind Music Awards e Coca Cola Summer Festival, c’era un solo festival musicale estivo da guardare in televisione: il Festivalbar.
Era un festival musicale che ancora ci ricorda l’estate, coi suoi pezzi gettonatissimi e le esibizioni quasi sempre in playback.
Ma erano gli anni Duemila e a noi non importava nulla, se non ascoltare le canzoni dei nostri artisti preferiti, con cui passare le sere estive.
Tanti i personaggi iconici di quegli anni che l’hanno presentato, come Fiorello o Michelle Hunziker e tanti gli artisti che hanno partecipato, tra cui Eros Ramazzotti, Vasco Rossi, Tiziano Ferro, le T.a.T.u.
Semplicemente musica, estate e felicità.

 

 

Cioè

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Fonte foto: ClioMakeup

Cioè era una rivista settimanale rivolta ad un pubblico adolescenziale e preadolescenziale principalmente di sesso femminile. Trattava gli argomenti più disparati, come musica, cinema, gossip, ma erano presenti anche consigli sull’amore, sulla sessualità, il tutto arricchito da test del tipo “Dimmi che musica ti piace e ti dirò che ragazzo fa per te”.

Due erano gli elementi più apprezzati della rivista: i poster, quasi sempre raffiguranti cantanti ed attori in voga in quegli anni, che staccavamo dalla rivista ed attaccavamo sui muri delle nostre camerette, sognando di poter incontrare i nostri idoli ed i gadget in regalo con la rivista, perlopiù rossetti, ombretti, portachiavi e collanine.

Su Cioè erano rappresentate le passioni di ogni adolescente e qualcuno avrà conservato ancora qualche numero della rivista come reliquia.

La contrapposizione tra emo e truzzi

Negli anni Duemila, come abbiamo già detto, la moda era molto discutibile. Ma c’erano due grossi filoni: gli emo ed i truzzi, che la maggior parte delle volte erano in opposizione tra loro.
I truzzi ascoltavano musica house, si vestivano con abiti sgargianti e di colore fluo e portavano i capelli con creste con molto gel per i maschi e con frangette asimmetriche per le ragazze.

Gli emo erano un misto tra dark e qualcosa di molto triste: portavano abiti perlopiù scuri, jeans molto stretti, molto eyeliner, ascoltavano musica triste e portavano lunghe frange sopra gli occhi.
Popolavano entrambi l’universo Netlog (e chi conosce, sa) e molte volte si stanziavano nelle piazze italiane, in poli opposti.

 

MySpace

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Fonte foto: HuffPost

MySpace è stato l’antenato di Facebook: fu il primo social network di massa. La struttura era molto simile a quella di Facebook: c’era un’immagine profilo, dei post da condividere e si poteva comunicare con gli altri.
Fu la vetrina di molti artisti, come ad esempio Adele o gli Arctic Monkeys, che si sono fatti spazio nel mondo della musica con questo social network.
Purtroppo non è stato al passo coi tempi ed è stato surclassato dai nuovi social.

 

Questi erano gli “indispensabili” per un teenager anni Duemila. Anni veloci, fatti di prime tecnologie e mode veramente imbarazzanti.

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